|
Appunti scientifiche |
|
Visite: 1786 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:ImpresaIMPRESA A) INIZIATIVA ECONOMICA Art. 41 Cost. - L'iniziativa economica Informazione gratuita on-line in crisiInformazione gratuita on-line in crisi In Italia è molto diffusa l'informazione giornalistica Il comportamento del consumatoreIl comportamento del consumatore Utilità totale e marginale Per utilità economica |
Per utilità economica di un bene si intende l'attitudine reale o presunta a soddisfare un bisogno. L'utilità totale, ovvero la soddisfazione totale derivante dal consumo di un certo bene, aumenta all'aumentare del consumo ma con un tasso decrescente. Questo perché l'utilità marginale - cioè l'utilità addizionale aggiunta da ciascuna ultima unità addizionale del bene - sarà decrescente.
Nella ricerca della massima utilità, il consumatore non può prescindere dal vincolo di bilancio. Questo è determinato dai prezzi dei vari beni, dal livello del suo reddito e in particolare da quella parte di reddito che egli ha deciso di destinare al consumo. Graficamente il vincolo di bilancio si rappresenta con una retta i cui punti indicano per quali quantità del bene x (sull'asse delle ascisse) e del bene y (sull'asse delle ordinate) la spesa è uguale. In tal modo, sovrapponendo tale grafico alla famiglia di curve di indifferenza (v. infra), il consumatore sarà in grado di individuare la combinazione di beni ottimale da cui può trarre la massima soddisfazione impiegando tutto il reddito che ha deciso di destinare al consumo. Tale punto di equilibrio coincide con il punto di tangenza della retta del vincolo di bilancio con una delle curve di indifferenza.
Una variazione del reddito del consumatore si rifletterà, naturalmente, sul suo comportamento economico. Tralasciando in questa sede l'influenza delle variazioni di reddito sul rapporto consumo - risparmio, vediamo cosa accade al "piano" del consumatore. Nel caso di un aumento del reddito disponibile possono essenzialmente accadere due cose: a) il consumatore aumenta la propria domanda; b) il consumatore sostituisce un certo bene con uno più costoso che adesso può permettersi (es. caffè invece di tè). Analogamente, in caso di una riduzione del reddito, il consumatore oltre a ridurre probabilmente la sua domanda, potrà indirizzare la stessa su beni surrogati o comunque alternativi che possano garantirgli una soddisfazione analoga ad un minor prezzo.
La curva di indifferenza costituisce il luogo geometrico delle varie possibili combinazioni di due diversi beni che garantiscono al consumatore la medesima soddisfazione. Solitamente si studia non una sola curva ma una famiglia di curve di indifferenza. Quelle più esterne rappresentano le combinazioni via via di maggior soddisfazione. In tal modo, sovrapponendo tale diagramma con la retta del vincolo di bilancio (v. supra) il consumatore sarà in grado di individuare la combinazione di massima soddisfazione.
Il consumatore, come abbiamo già avuto modo di osservare, non ha la possibilità di soddisfare completamente ogni suo desiderio data la naturale limitatezza del suo reddito (pur grande che sia): dovrà quindi comportarsi razionalmente cercando di ottimizzare il proprio "piano" di spesa. A tal proposito abbiamo già visto come il vincolo di bilancio coordinatamente alle curve di indifferenza possa indicare la migliore combinazione possibile fra due beni e come la sostituzione di un bene analogo ma dal diverso rapporto prezzo/utilità concorra allo scopo.
I beni inferiori sono quei beni che possono surrogare altri beni di maggior pregio ma di prezzo maggiore (come l'orzo rispetto al caffè). Naturalmente non si tratta di una classificazione oggettiva (certe persone potrebbero preferire l'orzo al caffè a prescindere dal suo prezzo e potendosi permettere l'uno e l'altro).
La domanda di un bene, dal punto di vista dinamico, è funzione (cioè dipende) non soltanto dal prezzo del bene stesso, ma anche di altri elementi quali: i prezzi di altri beni, il reddito del consumatore, i gusti e le preferenze del consumatore.
L'offerta di lavoro ha quattro dimensioni: ammontare della popolazione, percentuale degli individui con una occupazione retribuita, numero medio di ore lavorate, qualità dello sforzo produttivo. All'aumentare dei salari, sull'offerta di lavoro si esercitano due effetti opposti: l'effetto di sostituzione spinge ogni lavoratore a lavorare più a lungo grazie alla maggiore retribuzione di ciascuna ora di lavoro; l'effetto reddito esercita un'influenza nel verso opposto, in quanto salari più alti significano che ora i lavoratori possono permettersi più tempo libero, insieme ad una maggiore quantità di merci. In corrispondenza di un certo salario critico, la curva di offerta può piegarsi all'indietro. L'offerta di lavoro di persone eccezionali, assai dotate, è perfettamente anelastica: le loro retribuzioni sono in gran parte "rendita economica pura".
Appunti su: appunti su curve di indifferenza e vincolo di bilancio, |
|
Appunti vigneto | |
Tesine costruzione | |
Lezioni Finanza banche | |