L'ATOMO NELLA STORIA: DA UNITÀ
INDIVISIBILE DELLA MATERIA A PROBABILE FONTE DI ENERGIA
1 GENESI DELLA RICERCA Se già dalla fine dell''800 si era
dimostrato che l'atomo - per gli
antichi greci considerato l'unita più
piccola ed indivisibile della materia - presentava al suo interno particelle
minori [nucleo = protoni (1911, E. Rutherford) + neutroni
(1932, J.
Chadwick ; elettroni (1897, J. J. Thomson ],
i primi studi sulla possibilità di scindere questa entità risalgono all'ultimo
anno della Grande Guerra, nell'ambito della ricerca di una nuova forma di
difesa, dell'esercito inglese, nei confronti dei sommergibili nemici. Rutherford per primo, pubblicò una relazione in
cui illustrava come fosse riuscito, bombardando con particelle alfa - ovvero nuclei di Elio [He] espulsi da atomi radioattivi - un elemento, a trasformarlo
in elementi diversi. Egli, partendo da un atomo di Azoto [N], riuscì infatti ad ottenere ioni di Idrogeno [H] ed Ossigeno
[O]. Non si trattava di una comune reazione chimica - nella quale sarebbe stata
coinvolta solo la parte esterna degli atomi [elettroni] - bensì di una vera e propria trasmutazione nucleare. La
transmutatio materiae non è una novità del secolo scorso; era ciò che
già gli alchimisti cercarono di realizzare a partire dal Medioevo - cercando di
trasmutare metalli non preziosi in Oro
[Au] o Argento [Ag] -, ma con scarso
risultato - soprattutto a causa delle minime quantità di energia impiegate e
delle scarse conoscenze tecniche -. Mentre i precursori dei moderni scienziati
si interrogavano però su questioni di tipo morale, nelle relazioni di Rutherford
non si trovano osservazioni di sorta.
Alchimista: Proibite ai potenti e ai loro armigeri
l'accesso ai vostri laboratori, poiché essi abuseranno del sacro mistero
ponendolo al servizio della potenza.
I primi esperimenti iniziarono con non poche difficoltà; la
piccola quantità di radio con cui Rutherford svolgeva i propri studi gli
venne addirittura sequestrata poiché era enemy alien property, ovvero,
proprietà del nemico: i 250 mg di Radio
[Ra] gli erano infatti stati prestati dagli austriaci. In seguito alle ricerche
da lui condotte aveva tuttavia espresso la convinzione secondo cui non si
sarebbe mai riusciti a sfruttare l'energia celata nell'atomo.
Rutherford: Noi viviamo su un'isola di
fulmicotone per accendere il quale, grazie a Dio, non abbiamo ancora trovato il
fiammifero.
2 LA REAZIONE DELLE MASSE Il terrore di una prossima fine del
mondo in seguito a queste scoperte non pareva dunque, per il momento, una
possibilità da prendere in considerazione, tanto distanti apparivano dalla
realtà comune tali scoperte scientifiche; l'opinione pubblica non rivolgeva ad
esse, anzi, alcuna attenzione.