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I legami chimici
Obiettivi:
verificare l'esistenza del legame ionico, del legame covalente puro, del legame metallico, in alcuni reagenti mediante prove di conducibilità elettrica.
Materiale:
conducimetro a conduzione elettrica, elettrodi, cavetti elettrici di collegamento, alimentatore, becker piccoli da 50 ml, bacchetta, spumetta, asse di sostegno e buretta.
Reagenti:
acqua distillata, cloruro di sodio, zucchero, sale, solfato di rame, lamette di metalli vari.
Procedimento 1:
Si collegano i cavetti elettrici all'alimentatore e al conducimetro; si pota in soluzione il composto ionico, cioè si mescola in acqua fino al completo assorbimento, si inserisce il becker contenente la soluzione in uno degli appositi fori del conducimetro; inserire gli elettrodi nella soluzione e accendere l'alimentazione. Se la lampadina si accende il composto conduce. In caso contrario, no.
Sale: conduce, perché è un composto ionico, cioè formato da ioni; questi ioni, nel momento in cui passa corrente, si dispongono rispettivamente verso i poli di attrazione, cioè catodo per i cationi e anodo per gli anioni.
Zucchero: non conduce, perché è una molecola che contiene atomi legati da un legame covalente puro.
Solfato di rame: si accende, perché è un composto ionico.
Acqua: non si accende.
Alcool etilico denaturato: non si accende.
Grafite: si accende, in questo caso non perché è un composto ionico, ma perché la struttura interna lascia liberi alcuni elettroni, che possono quindi condurre E.
Rame: si accende, perché è caratterizzato da un legame metallico, cioè molti ioni positivi immersi in una nube di elettroni.
Zinco: si accende.
Oro: si accende.
Mercurio: si accende.
Procedimento 2:
Riempire una buretta con acqua e una con tetracloruro di carbonio; svuotando le burette avvicinare lentamente una bacchetta carica elettricamente alla sostanza; l'acqua viene deviata e il tetracloruro no.
Conclusioni:
Abbiamo verificato la presenza del legame covalente puro, di quello polare e di quello ionico. Il legame covalente polare lo troviamo nelle sostanze che non conducono, il legame ionico nelle sostanze che conducono e il legame metallico nei metalli; il legame metallico dona ai metalli caratteristiche particolari quali duttilità e malleabilità.
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