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Appunti scientifiche |
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Leggi anche appunti:Cariche formaliCariche formali Per l'attribuzione delle cariche formali si procede come segue. Sali doppiSali doppi I sali doppi si possono considerare come formati dall'unione di Storia del SilicioStoria del Silicio In questa tesi si parla di un protagonista a volte un po' dimenticato |
Gli Enzimi
Caratteristiche generali
- nomenclatura -ina (es:ptialina) T indicazione che sono proteine;
- nomenclatura -asi T indicazione che sono enzimi e del substrato in cui agiscono;
- 1961-classificazione IUPAC (o IUB): 6 classi:- ossidoreduttasi
- transferasi
- idrolasi
- liasi sottoclasse sotto-sotto classe
- isomerasi
- ligasi
2. Sono catalizzatori biologici:
biologici perchè operano all'interno delle cellule;
catalizzatori perchè: - usati in piccola quantità;
inalterati;
non modificano l'equilibrio;
specifici (in modo assoluto o relativo).
Enzimi ed Energia di attivazione Eatt (perchè gli enzimi sono in grado di abbassare l'Eatt?)
Come avviene una reazione chimica?
Servono tre condizioni: a) urto;
b) urto con energia; Eatt T Urto efficace
c) urto con giusto orientamento.
L'Eatt condiziona la velocità di una reazione[1]
È possibile aumentare la velocità di reazione? (dare subito Eatt?)
Due modi: - aumentando la temperatura (in laboratorio, non possibile nelle cellule);
- usando catalizzatori.
N.B.: il termine "abbassare l'Eatt" non significa ridurre numericamente il valore dell'Eatt, ma proporre alla reazione un percorso alternativo, in cui si realizzano più tappe, ognuna con una Eatt più bassa.
T E + S ES EP E + P.
Def. di sito attivo (non è implicato tutto l'enzima).
Modello a chiave-serratura di Fischer (superato);
Modello ad adattamento indotto (o del guanto).
Concentrazione del substrato: aumentando la concentrazione del substrato [S], aumenta la velocità di reazione V0 in modo lineare fino ad una determinata concentrazione, oltre la quale V0 rimane costante T si arriva alla velocità massimale (o di saturazione) Vmax, in cui tutti i siti attivi degli enzimi sono saturati (V0=Vmax ).
Equazione di Michaelis-Menten:
,
dove Km rappresenta la concentrazione del substrato alla quale corrisponde la metà della velocità massimale: ; la Km indica l'affinità tra il substrato e l'enzima: una Km grande indica una bassa affinità (ci vuole tanto substrato per ottenere Vmax), una Km bassa indica una buona affinità (basta poco substrato per ottenere Vmax).
N.B.: Km è una concentrazione di substrato Posto V0 = ½ Vmax, si ha: Km + [S] = 2[S], quindi che Km = [S] |
V0 Vmax
½ Vmax
Km [S] |
|||
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Concentrazione dell'enzima
L'Unità Internazionale (UI) è la quantità di enzima che serve a trasformare 1 mM di reagente in prodotto in 1 minuto, a 25°C ed a pH ottimale per l'enzima.
Concentrazione dei cofattori
Def: per cofattore si intende una molecola, o ione metallico, che interagisce con un enzima e ne caratterizza la funzionalità biologica.
N.B.: i cofattori non sono molecole proteiche.
Due tipi di cofattori:
attivatori: cofattore inorganico (Fe, Mg);
coenzimi: cofattori organici (NAD, FADH).
Un oloenzima è un complesso enzima-cofattore (complesso attivo).
Un apoenzima è la porzione proteica di un oloenzima.
Concentrazione degli inibitori enzimatici
Gli inibitori enzimatici sono di due tipi:
reversibili, quando agiscono con modalità che consentono all'enzima di recuperare, in opportune condizioni, la propria funzionalità biologica;
irreversibili, quando si legano in maniera irreversibile, mediante un legame covalente, ad un residuo di amminoacido presente nel sito attivo (Es: gas nervini).
Gli inibitori irreversibili sono di tre tipi:
inibitori competitivi: sono gli inibitori che hanno una forma simile a quella del substrato; in questo caso l'inibitore si lega reversibilmente al sito attivo dell'enzima (km aumenta, mentre Vmax rimane costante) (Es. sulfamidici, come il PABA);
inibitori non competitivi: quando l'inibitore si lega reversibilmente ad un radicale amminoacidico dell'enzima in un sito diverso dal sito attivo (km rimane costante, mentre Vmax diminuisce) (Es.: cianuro);
inibitori incompetitivi: quando l'inibitore si lega reversibilmente al complesso enzima-substrato durante il processo catalitico (km aumenta, mentre Vmax diminuisce).
Def.: il numero di turnover indica il numero di molecole di substrato che una singola molecola di enzima riesce a trasformare in un secondo.
Effetto della temperatura: l'aumento della temperatura provoca, oltre i 60 °C modificazioni irreversibili alle molecole enzimatiche (denaturazione), essendo le proteine termolabili
Il limite di sopportazione degli enzimi umani è di 45-50 °C.
Tre processi:
Pastorizzazione (t° = 70-80 °C): inattiva gli enzimi dei microorganismi patogeni;
Sterilizzazione (t° > 120 °C): distrugge qualunque attività enzimatica;
Surgelazione (t° < 22 °C): rallenta l'attività enzimatica (reversibile).
Effetto del pH
Def.: il pH ottimale è il valore di pH a cui un enzima è più efficiente.
Se non vi è una condizione di pH ottimale, la velocità di reazione varia, per:
diminuzione della capacità di legame enzima-substrato dovuto alla repulsione delle molecole di medesima carica;
uno stato di ionizzazione non adeguato per i gruppi del sito attivo;
denaturazione dell'enzima.
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