Dopo il conflitto atomic

DOPO IL CONFLITTO ATOMIC

1 LA MORTE PER RADIAZIONI TOCCA L'AMBIENTE SCIENTIFICO: LA RIVOLTA DEGLI SCIENZIATI Nonostante il conflitto fosse terminato, gli scienziati continuarono a essere sottoposti al segreto di guerra. Questi erano irritati soprattutto dal fatto che volevano avvisare il mondo della mostruosità della nuova arma, in particolare per quanto riguardava il problema della radioattività. Tutto questo proprio mentre uno scienziato, Louis Slotin lottava contro la morte in seguito ad un errore durante un esperimento che aveva liberato una notevole quantità di materiale radioattivo. Proprio questo fatto contribuì al formarsi di numerosi gruppi desiderosi di informare il mondo esterno di quanto stava accadendo. Questi movimento prese il nome di Rivolta degli Scienziati Atomici

2 IL CONTROLLO NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI ATOMICI Oppenheimer sapeva che quelle bombe non erano che un punto di partenza verso nuovi e più terrificanti sviluppi. Nonostante ciò era idolatrato dalle folle che lo ritenevano colui che aveva reso superflue tutte le guerre e tutti gli eserciti: un portatore di pace insomma. Temeva inoltre che le stime sul progresso della ricerca atomica sovietica, che davano la bomba in costruzione non prima di mezzo secolo, non potessero che essere errate. Questo portò, mentre scienziati come Einstein e Slizard invocavano un accordo con la Russia, a pattugliare il cielo sovietico in cerca di tracce di radioattività. Tutti gli scienziati erano ormai d'accordo che il progetto atomico dovesse essere sottoposto ad un controllo nazionale. La vittoria di questi scienziati si concretizzò nel luglio del '46, quando l'esercito fu definitivamente escluso dal controllo della nuova arma. Ma non si rivelò che una vittoria momentanea.

3 L'ESODO DEGLI SCIENZIATI Nell'Ottobre del '45 Oppenheimer rassegnò le dimissioni da Los Alamos. Iniziò così l'esodo degli scienziati. Grazie alla rivolta e ai racconti dei testimoni oculari sulle vicende giapponesi, lavorare alle bombe rappresentava ormai un qualcosa di anacronistico e infamante.

4 L'OPERAZIONE PAPERCLIPS Parte degli scienziati continuò, incurante di questo capovolgimento di fronte, a lavorare al progetto di riarmo. Groves era convinto che anche gli scienziati che si stavano allontanando sarebbero ben presto ritornati. Per questa nuova fase si richiamarono anche scienziati tedeschi, senza preoccuparsi troppo dei loro precedenti politici - causando dunque lo sdegno di più di uno scienziato -, in particolare quelli che avevano lavorato ai V-2 (missili balistici) e altri strumenti di annientamento.

5 L'INDIFFERRENZA COMUNE Accanto a ciò si sviluppò un senso di totale indifferenza nell'opinione pubblica. Persino i sindacati, inizialmente ostili, si disinteressarono di tutto.

A: Io sono uno dei tanti che accettano le cose così come sono. Se vivessi in un paese dove ci sono terremoti, non avrebbe senso che io ogni sera andassi a letto con la paura del terremoto.

B: Io non mi sto a preoccupare. Ci pensa già il governo. Perché mi devo avvelenare il sangue per una cosa su cui non ho la possibilità di esercitare il minimo controllo?

[Stralci di interviste]

6 LO SPETTRO SI UNA TERZA GUERRA MONDIALE COMBATTUTA CON ARMI ATOMICHE Nel '47 era chiaro come la crociata degli scienziati avesse fallito: la corsa al riarmo era in pieno sviluppo. La maggior parte degli scienziati americani fu così costretta a rientrare nelle mansioni che rivestiva durante il secondo conflitto mondiale. Questo si era ottenuto soprattutto finanziando le università nelle quali gli scienziati svolgevano i propri esperimenti e che ora, in virtù del principio che chi paga comanda, non potevano più opporsi.