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Curva di Titolazione di un acido debole poliprotico con una base forte




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Curva di Titolazione di un acido debole poliprotico con una base forte


Per poter titolare un acido poliprotico è necessario effettuare il controllo della titolabilità per ciascuna delle sue costanti di dissociazione. È cioè necessario che sia, Caka1 ≥10-8, Caka2 ≥10-8 e così via. Inoltre, affinché la curva di titolazione presenti flessi distinti in corrispondenza dei punti di equivalenza, deve essere verificato che il rapporto fra le costanti sia ka1/ka2 ≥ 103, ka2/ka3 ≥ 103, ecc.


Una curva di titolazione di un acido poliprotico presenta un punto di equivalenza, ed uno di semiequivalenza, per ciascun equilibrio di dissociazione.



Tracciamo ora la curva di titolazione per un acido debole diprotico titolato tramite base forte.


Consideriamo un volume VA di una soluzione di un generico acido debole diprotico H2A di concentrazione CA che presenti i seguenti due equilibri di dissociazione successivi


H2A D H+ + HA-


HA-  D H+ + A2-,


Usiamo come titolante una generica base forte BOH → B+ + OH-, di concentrazione CB e indichiamo con VB il volume variabile che via via aggiungeremo alla soluzione dell'analita.


In soluzione sono presenti le seguenti 6 specie chimiche: H+ B+ OH- A2- HA- HA. Scriviamo dunque sei equazioni nelle sei incognite.

La prima è il prodotto ionico dell'acqua


[H+] [OH-] = kw


La seconda la ricaviamo dal bilancio di carica

[H+] + [B+] = [HA-] + 2[A2-] + [OH-]


La terza e la quarta dal bilancio di massa

La quinta e la sesta dagli equilibri di successiva dissociazione dell'acido debole



Eseguendo le opportune sostituzioni si ottiene




Un'equazione di quarto grado che ci permette di tracciare la curva di titolazione acido-debole- diprotico/base-forte per punti, determinando la concentrazione degli ioni H+ (e quindi il pH) della soluzione per diversi valori di VB (il volume della base titolante via via aggiunto).


Si noti che per VB = 0 la relazione diventa



che è la formula risolutiva esatta per il calcolo del pH di un acido debole diprotico


Usando ad esempio l'equazione 7) per simulare una titolazione di 20 mL di una soluzione 0,1 M di un acido debole diprotico (ka1 = 10-3; ka2 = 10-7) usando una soluzione 0,1 M di una base forte si ottengono i seguenti valori


mL Base

[H+]

pH

In rosso i punti di semiequivalenza

In verde i punti di equivalenza
























































Il calcolo della curva di titolazione può tuttavia essere reso più agevole se si adottano delle ragionevoli approssimazioni, valide per particolari valori o intervalli di concentrazione.

Se il rapporto tra le costanti di dissociazione successive è maggiore di 103 è infatti possibile costruire le curve di titolazione trattando ciascun equilibrio di dissociazione separatamente.


A questo proposito suddividiamo la curva di titolazione acido-debole/base-forte in sei regioni, per ognuna delle quali verrà adottata una diversa formula risolutiva semplificata ed approssimata per il calcolo del pH.


Calcoliamo il volume equivalente (Veq), cioè il volume di base aggiunto in corrispondenza del quale tutto l'acido H2A viene salificato ed in soluzione è presente solo il suo anione A2-


Si tenga presente che


quando il numero di equivalenti aggiunti di base è un quarto del numero di equivalenti di acido (nB = ¼ nA e quindi anche VB = ¼ Veq ) l'acido è stato per metà trasformato in HA- (primo punto di semiequivalenza)


quando il numero di equivalenti aggiunti di base è metà del numero di equivalenti di acido (nB = ½ nA e quindi anche VB = ½ Veq) l'acido è stato completamente trasformato in HA- (primo punto di equivalenza)


quando il numero di equivalenti aggiunti di base è tre quarti del numero di equivalenti di acido (nB = ¾ nA e quindi anche VB = ¾ Veq) HA- è stato per metà trasformato in A2- (secondo punto di semiequivalenza)


quando il numero di equivalenti aggiunti di base eguaglia il numero di equivalenti di acido (nB = nA e quindi anche VB = Veq) tutto l'acido è stato salificato e quindi in soluzione è presente solo l'anione A2- (secondo punto di equivalenza)


Regione 1 - Punto d'inizio (VB = 0)

Il calcolo del pH iniziale, prima dell'aggiunta di base (VB = 0), si riduce al calcolo della concentrazione di ioni H+ di una soluzione di un acido debole diprotico del quale trascuriamo il secondo equilibrio di dissociazione.


  • Se il rapporto CA/ka1 ≥ 102 si usa la formula approssimata che trascura gli ioni H+ provenienti dall'acqua


  • Se il rapporto CA/ka1 < 102 si usa la formula approssimata che tiene conto degli ioni H+ provenienti dall'acqua


Regione 2 - Prima regione tampone - miscela H2A/HA- (VB < ½ Veq )

Il Titolante è in difetto e non abbiamo ancora raggiunto il primo punto di equivalenza,


nB < ½ nA


(NB x VB) < ½ (NA x VA)


Prima del primo punto di equivalenza solo parte dell'acido debole è stato dunque trasformato in HA- secondo la reazione


H2A + OH- → HA- + H2O

nA - nB nB


Siamo dunque in presenza di una soluzione tampone H2A/HA- . Il calcolo del pH si esegue con la relazione di Henderson-Hasselbach




Come abbiamo già visto per la titolazione di un acido debole monoprotico, anche in questo caso il pH dipende solo dal rapporto tra le due concentrazioni (oltre che dal pka, ovviamente) ed è indipendente dal fattore diluizione che si ha come conseguenza dell'aggiunta di soluzione titolante.



Il numero di moli di acido H2A residue (nH2Ares) non ancora salificato è


NH2Ares = nA - nB = CAVA - CBVB


mentre il numero di moli di anione HA- che si è formato è ovviamente uguale al numero di moli di base forte introdotte in soluzione


nHA- = nB = CBVB


Dunque il calcolo del pH nella regione tampone si esegue utilizzando la seguente relazione




All'interno della regione tampone si trova il primo punto di semiequivalenza, in cui sono stati aggiunti alla soluzione un numero di equivalenti di base forte pari ad un quarto di quelli necessari per salificare completamente l'acido diprotico. In questo modo in soluzione è presente una quantità di acido indissociato H2A pari alla quantità del suo anione HA-. Il loro rapporto vale 1 e dunque


Al primo punto di semiequivalenza la soluzione presenta un pH pari al pka1 dell'acido debole. La curva di titolazione presenta un flesso in corrispondenza del primo punto di semiequivalenza (la pendenza da negativa diventa positiva)


La regione tampone ha un'ampiezza di circa due punti di pH intorno al pka1 (pka1 ± 1) e quindi si presenta quando il numero di moli di titolante aggiunto è compreso tra un 1/10 e 9/10 delle moli iniziali dell'acido H2A


0,1 nA ≤ nB ≤ 0,9 nA




Regione 3 - Primo punto di equivalenza - solo HA- (VB = ½ Veq)

Al punto di equivalenza, siamo in presenza di un altro flesso (la pendenza da positiva ritorna negativa) e tutto l'acido H2A è stato trasformato nell'anione HA-. Abbiamo infatti introdotto metà del volume equivalente e quindi un numero di equivalenti di base pari alla metà de numero di equivalenti di acido.


nB = ½ nA


(NB x VB) = ½ (NA x VA)


In soluzione è presente un anfolita HA- di concentrazione



L'anione HA- in soluzione può infatti dare sia un idrolisi basica


HA- + H2O D H2A + OH- kh = kw/ka1


Sia una reazione di dissociazione acida


HA- D H+ + A2- ka2


Il calcolo della concentrazione degli ioni H+ per una soluzione di un anfolita si esegue con la seguente relazione



tuttavia, se sono verificate le seguenti condizioni,

C >> ka1         e

è possibile utilizzare la seguente formula approssimata



Regione 4 - Seconda regione tampone miscela HA-/A2- (½Veq < VB < Veq)


Il Titolante è ancora in difetto. Ci troviamo tra il primo ed il secondo punto di equivalenza.


½ nA < nB < nA


½ (NA x VA) < (NB x VB) < (NA x VA)


La base forte comincia a trasformare l'anione HA- in A2-.


HA-       + OH- → A2- + H2O


Siamo dunque in presenza di una soluzione tampone HA-/A2- . Il calcolo del pH si esegue con la relazione di Henderson-Hasselbach


Come abbiamo già visto per la titolazione di un acido debole monoprotico, anche in questo caso il pH dipende solo dal rapporto tra le due concentrazioni (oltre che dal pka, ovviamente) ed è indipendente dal fattore diluizione che si ha come conseguenza dell'aggiunta di soluzione titolante. In altre parole l rapporto [HA-]/[A2-] si riduce ad un rapporto tra numero di moli essendo il volume il medesimo sia per HA- che per A2-.

Il numero di moli di HA- iniziali (nHAiniz) coincide ovviamente con il numero di moli di titolante introdotto al primo punto di equivalenza (VB = ½Veq)


nHAiniz = nB1eq = CB x ½Veq


Il numero di moli di titolante che reagiscono con HA- per dare A2- sarà pari al numero di moli introdotte (nB = CB x VB) meno le moli di titolante che hanno già reagito con H2A (nB1eq = CB x ½Veq) e dunque


nA2- = nB - nB1eq = (CB x VB) - (CB x ½Veq) = CB (VB - ½Veq )


Il numero di moli di HA- residue (nHAres) sarà pari al numero di moli iniziali di HA- meno il numero di moli di titolante che reagiscono con HA-


NH2Ares = v nHAiniz - nA2- = (CB x ½Veq) - [(CB x VB) - (CB x ½Veq)]


NH2Ares = 2(CB x ½Veq) - (CB x VB) = (CB x Veq) - (CB x VB) = CB (Veq - VB )


Dunque il calcolo del pH nella seconda regione tampone si esegue utilizzando la seguente relazione


Se stiamo titolando una base debole diprotica, avente costante di dissociazione basica kb, con un acido forte la relazione è analoga con la differenza che

ka sarà la costante dell'acido coniugato della base debole è varrà kw/kb

le moli di base debole non ancora titolate varranno CA(Veq - VA) e si troveranno a denominatore del rapporto

le moli dell'acido coniugato che si formano dalla titolazione varranno CA(VA - ½Veq) e si troveranno a numeratore del rapporto


All'interno della regione tampone si trova il secondo punto di semiequivalenza (VB = ¾Veq), in cui sono stati aggiunti alla soluzione un numero di equivalenti di base forte pari a tre quarti di quelli necessari per salificare completamente l'acido diprotico H2A e sufficienti quindi per trasformare metà del numero di moli di HA- in altrettante moli di A2-. In questo modo in soluzione è presente una quantità di HA- pari alla quantità del suo anione A2- Il loro rapporto vale 1 e dunque



Al secondo punto di semiequivalenza la soluzione presenta un pH pari al pka2 dell'acido debole. La curva di titolazione presenta un altro flesso in corrispondenza del secondo punto di semiequivalenza (la pendenza da negativa ridiventa positiva)


La regione tampone ha sempre un'ampiezza di circa due punti di pH intorno al pka2 (pka2 ± 1).


Regione 5 - Secondo punto di equivalenza - solo A2- (VB = Veq)

Al secondo punto di equivalenza, siamo in presenza di un altro flesso (la pendenza da positiva ritorna negativa) e tutto HA- è stato trasformato nell'anione A2-. In soluzione è presente il sale di un acido debole che dà quindi idrolisi basica. La sua concentrazione è pari al numero di moli iniziali dell'acido H2A (nA = CAVA) diviso il volume totale della soluzione (Vtot = VA + VB = VA + Veq)


Il calcolo del pH per il punto di equivalenza utilizza le relazioni semplificate per l'idrolisi basica (o per una base debole). Dopo aver calcolato la costante di idrolisi

  • Se il rapporto Csale/kh ≥ 102 si usa la formula approssimata che trascura gli ioni H+ provenienti dall'acqua

  • Se il rapporto CA/ka < 102 si usa la formula approssimata che tiene conto degli ioni H+ provenienti dall'acqua



Regione 6 - Dopo il secondo punto di equivalenza - (VB > Veq)

Dopo il secondo punto equivalente il pH è determinato dall'eccesso di base forte e la curva risulta identica a quella di una titolazione acido-forte-base-forte


Calcoleremo dunque il numero di equivalenti della base in eccesso (l'acido è stato completamente salificato) e li divideremo per il volume totale della soluzione (VA + VB), ottenendo in tal modo la concentrazione della base forte in eccesso. Essendo la base forte (e quindi completamente dissociata), tale concentrazione corrisponderà alla concentrazione degli ioni OH- in soluzione.






Esempio 1

Costruiamo la curva di titolazione di 40 mL di una soluzione 4 10-2 M (= 8 10-2 N) di carbonato di sodio Na2CO3 usando come titolante una soluzione 0,2 M (= 0,2 N) di HCl. Per l'acido carbonico ka1 = 4,1 10-7 (pka1 = 6,4) ka2 = 5,6 10-11 (pka2 = 10,2). Eseguiamo calcoli di pH per ogni aggiunta di 2 mL di soluzione titolante.


Il bicarbonato di sodio è un sale formato da una base forte (NaOH) e da un acido debole (H2CO3) e dunque dà idrolisi basica. In soluzione acquosa il carbonato di sodio è completamente dissociato


Na2CO3 → 2Na+ + CO32-


e l'anione carbonato si comporta quindi come una base debole diprotica dando due successive reazioni di idrolisi basica


CO32- + H2O D HCO3- + OH-


HCO3- + H2O D H2CO3 + OH-


La curva di titolazione sarà dunque simmetrica rispetto a quella di un acido debole diprotico titolato con una base forte


calcoliamo il volume equivalente

dunque

Veq = 16 mL (2° punto di equivalenza)

¾Veq = 12 mL (2° punto di semiequivalenza)

½Veq = 8 mL (1° punto di equivalenza)

¼Veq = 4 mL (1° punto di semiequivalenza)



calcoliamo il pH di inizio prima dell'aggiunta di titolante (VA = 0). Le due costanti di idrolisi basica sono sufficientemente differenziate (quattro ordini di grandezza) da poter trattare i due equilibri separatamente. Possiamo usare la relazione semplificata (C/k > 102) per il calcolo del pH per una base debole monoprotica (idrolisi basica)



pOH = - log10 (2,7 10-3) = 2,6


pH = 14 - 2,6 = 11,4




calcoliamo il pH per 3 punti nella prima regione tampone (VA = 2 mL; 4 mL; 6 mL) a al primo punto di equivalenza (VA = 8 mL)


Nella prima regione tampone coesistono le specie CO32-/HCO3-


  • Per 2 mL di titolante


  • Per 4 mL di titolante siamo al primo punto di semiequivalenza e quindi


  • Per 6 mL di titolante siamo ancora nella prima regione tampone


  • Per 8 mL di titolante siamo al primo punto di equivalenza. In soluzione è presente solo l'anione anfolita HCO3-.


pH = - log10 (4,3 10-9) = 8,4





calcoliamo il pH per 3 punti nella seconda regione tampone (VA = 10 mL; 12 mL; 14 mL) a al secondo punto di equivalenza (VA = 16 mL)



Nella seconda regione tampone coesistono le specie HCO3- / H2CO3




  • Per 10 mL di titolante


  • Per 12 mL di titolante siamo al secondo punto di semiequivalenza e quindi


  • Per 14 mL di titolante siamo ancora nella prima regione tampone


  • Per 16 mL di titolante siamo al secondo punto di equivalenza. In soluzione è presente solo l'acido debole H2CO3. La sua concentrazione è pari al numero di moli iniziali della base CO32- (nB= CBVB) diviso il volume totale della soluzione (Vtot = VB + VA = VB + Veq)

e la concentrazione degli ioni H+



pH = - log10 (1,1 10-4) = 4,0


calcoliamo il pH per 3 punti nella regione oltre il secondo punto di equivalenza, nella zona governata dall'acido forte (titolante) (VA = 18 mL; 20 mL; 40 mL)


  • Per 18 mL di titolante


pH = - log10 (6,9 10-3) = 2,2


  • Per 20 mL di titolante


pH = - log10 (1,3 10-2) = 1,9


  • Per 40 mL di titolante


pH = - log10 (6,0 10-2) = 1,2




Esempio 2

300 mL di una soluzione di solfito di potassio K2SO3 vengono titolati usando una soluzione 4 10-2 M di HCl. Dopo l'aggiunta di 100 mL di titolante il pH della soluzione è 7,1. Dopo l'aggiunta di 180 mL di titolante ci troviamo al primo punto di equivalenza ed il pH è 4,5. Calcoliamo il pH al punto d'inizio e al secondo punto equivalente.


L'anione solfito SO32- è la base coniugata dell'acido solforoso H2SO3 e reagisce quindi con l'acido cloridrico (un acido forte) in maniera quantitativa secondo i due seguenti equilibri


SO32- + H+ → HSO3-


HSO3- + H+ → H2SO3


Si tratta dunque di una titolazione di una base debole diprotica (SO32-) con un acido forte (HCl).


Calcoliamo la concentrazione iniziale dell'anione solfito SO32-.


Al 1° punto di equivalenza sono state aggiunte

n = MAVA = 4 10-2 x 0,18 L = 7,2 10-3 moli di HCl

che hanno reagito completamente con altrettante moli di SO32-. La concentrazione iniziale di SO32- sarà dunque



Calcoliamo il pka2 dell'acido solforoso

Dopo l'aggiunta di 100 mL di titolante (pH = 7,1) sono state introdotte


n = MAVA = 4 10-2 x 0,1 L = 4 10-3 moli di HCl

che hanno reagito con SO32- per dare altrettante moli di HSO3-. Nella soluzione saranno pertanto presenti


4 10-3 moli di HSO3-

e

7,2 10-3 - 4 10-3 = 3,2 10-3 moli di SO32


siamo dunque nella prima zona tampone, dove coesistono i due anioni SO32- HSO3-. Il pH vale


Ricordando che il rapporto tra le concentrazioni si riduce ad un rapporto tra il numero di moli (il volume è infatti il medesimo per le due concentrazioni e si semplifica)

da cui


Calcoliamo il pka1 dell'acido solforoso

Al 1° punto di equivalenza (pH = 4,5) tutto l'anione SO32- è stato trasformato in HSO3-, un elettrolita anfotero (anfolita). La concentrazione degli ioni H+ è pari a


ed eseguendo il logaritmo negativo di entrambi i membri


pH = ½ (pka1 +pka2)

da cui

pka1 = 2pH - pka2 = (2 x 4,5) - 7,2 = 9 - 7,2 = 1,8


Calcoliamo il pH al punto di inizio.

Inizialmente è presente solo l'anione SO32-, con una concentrazione 2,4 10-2 M, che dà un'idrolisi acida


SO32- + H2O D HSO3- + OH-

La costante di idrolisi vale

kh1 = kw/ka2


ed eseguendo il logaritmo negativo di entrambi i membri


pkh1 = pkw - pka2 = 14 - 7,2 = 6,8


Per calcolare la concentrazioni degli ioni OH- usiamo la relazione semplificata per un'idrolisi basica


ed eseguendo il logaritmo negativo di entrambi i membri


pH = ½ (pkh1 -logC) = ½ (6,8 - log 2,4 10-2) = = ½ (6,8 + 1,6) = 4,2


Calcoliamo il pH al secondo punto di equivalenza.

Se al primo punto di equivalenza sono stati introdotti 180 mL di titolante, per raggiungere il secondo punto di equivalenza ne dovranno essere aggiunti altrettanti e quindi, complessivamente, 180 + 180 = 360 mL. Se aggiungiamo il volume iniziale della soluzione (300 mL) il volume complessivo è di 660 mL.

Le 7,2 10-3 moli di SO32- inizialmente presenti sono state completamente trasformate in altrettante moli di H2SO3, la cui concentrazione sarà


Calcoliamo dunque il pH di una soluzione 1,1 10-2 M di H2SO3, un acido debole con pka = 1,8 (ka = 10-1,8 = 1,6 10-2), trascurando l'equilibrio di seconda dissociazione.

La formula semplificata non è utilizzabile poiché C/k < 102. Utilizziamo la relazione


pH = -log (7.5 10-3) = 2.1


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