Acidi carbossilici e loro derivati
Gli acidi
carbossilici sono composti caratterizzati dal gruppo funzionale
carbossilico
COOH, dove R può
essere un gruppo alchilico o aromatico. Il carbossile non è
altro che un carbonile a cui oltre al gruppo alchilico è legato anche un gruppo
ossidrilico. Il loro nome deriva da quello dell'idrocarburo avente un egual
numero di atomi di carbonio sostituendo alla desinenza -o degli alcani e alla
desinenza -e degli alcheni il suffisso
-oico. Per la numerazione degli atomi di carbonio si
assegna al carbonio del gruppo carbossilico il numero 1. Se nella molecola
sono presenti gruppi ossidrili OH, si hanno ossiacidi; mentre se è presente un
gruppo carbonile si hanno i chetoacidi.
Proprietà fisiche degli acidi
carbossilici: le molecole degli acidi
carbossilici sono polari e in grado di formare legami a idrogeno sia tra
loro che con altre molecole come quelle dell'acqua o degli alcoli. I primi
termini della serie sono liquidi volatili di odore molto pungente, mentre quelli
con più di dieci carboni sono solidi e quasi inodori. I primi quattro
termini della serie sono solubili in acqua in tutte le proporzioni, mentre la
loro solubilità in acqua decresce man mano che la catena carboniosa si allunga.
Gli acidi carbossilici superiori, insolubili in acqua e solubili solo
nei comuni solventi apolari, sono anche detti acidi grassi.
Proprietà chimiche degli acidi
carbossilici: la reattività è determinata dal
gruppo carbossile COOH che può dare luogo a due tipi di reazione: 1. reazioni che comportano la rottura del
legame O H contenuto nel carbossile che è
responsabile della loro acidità. Gli acidi carbossilici sono
acidi deboli che in acqua si dissociano. La loro costante di dissociazione è
molto bassa ma comunque più elevata di quella dell'acqua e dell'acido
carbonico. Gli acidi carbossilici possono essere neutralizzati dalle comuni
basi per formare sali. 2. reazioni
che comportano la sostituzione del gruppo OH dando luogo a tutta una serie di composti denominati derivati
acilici (dove W può essere Cl, OR, NH2, ecc; mentre R un gruppo
alifatico o aromatico).
Acidi di interesse industriale: le fonti degli acidi carbossalici superiori cono i grassi
animali e vegetali. Gli acidi più semplici l'acido formico che è presente
nelle secrezioni di alcuni insetti (antisettico impiegato per la
conservazione dei prodotti alimentari, nella concia delle pelli, nella
fabbricazione della birra o in tintoria come mordente). L'acido acetico si
ottiene industrialmente dall'aceto di vino a pera di microrganismi capaci di
elaborare enzimi in grado di ossidare l'alcool etilico in presenza di aria
(usato come mordente in tintoria e come materiale di partenza per preparare
prodotti farmaceutici e altri prodotti come l'acetil cellulosa). Tra gli ossiacidi
ci sono l'acido tartarico (contenuto nei sottoprodotti della vinificazione
sotto forma di tartrato acido di potassio; utilizzato nella preparazione di
polveri per bevande frizzanti, oltre caramelle e sciroppi) e l'acido citrico
(contenuto in tutti gli agrumi; oggi si ottiene per fermentazione biologica di
sostanze zuccherine attraverso l'intervento di una particolare muffa; si usa
nell'industria dolciaria e in farmacia nei settori purganti, degli analgesici e
dei febbrifughi effervescenti e per la tinture e la stampa dei tessuti).
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Derivati degli acidi carbossalici: gli acidi
carbossalici possono essere trasformati in una serie di loro derivati,
aventi tutti in comune il gruppo alchilico R C = O per i derivati alifatici e Ar C = O per gli aromatici, legato a un gruppo funzionale W che varia a
seconda del derivato.