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La perfezione del sistema solare
Il sistema solare è composto da un insieme di corpi celesti diversi fra loro che si muovono in uno spazio definito governati dalla forza di gravità; occupa uno spazio di tre anni luce: il centro è la stella Sole.
Troviamo 8 pianeti con i
loro 63 satelliti, asteroidi, meteore e meteoriti.
Tra questi non vi è il vuoto ma il pulviscolo interplanetario; infine
all'esterno del sistema troviamo le comete.
5 miliardi di anni fa il
sistema solare era una gigante e fredda nube di materia formata da gas e
polveri che inizia a contrarsi, forse a causa di una vicina esplosione.
Quando la densità diventa elevata la forza di gravità aumenta e viene
richiamato materiale.
La nube sta per collassare su se stessa: al centro a temperatura e pressione
elevata le reazioni termonucleari fanno accendere la stella sole.
Gli 8 pianeti (a partire dal Sole Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno) si muovono e si influenzano l'uno con l'altro, ina una perfetta armonia.
Keplero ha individuato tre leggi che spiegano il moto degli
astri intorno al sole.
Newton ha invece formulato la legge di gravitazione universale, che esprime la
forza di attrazione fra masse molto diverse fra loro.
LEGGI DI KEPLERO
Ogni pianeta si muove su un'orbita ellittica, di cui il Sole occupa uno dei due fuochi (moto di rivoluzione). Così, la distanza di un pianeta dal Sole non è costante, ma varia nel corso del periodo di rivoluzione; il punto più vicino al Sole prende il nome di perielio, quello più lontano, di afelio. Le orbite sono quasi tutte complanari.
Il segmento che congiunge il pianeta con il Sole copre lungo l'orbita aree uguali in tempi uguali. Ciò significa che la velocità lineare di percorrenza dell'orbita non è costante, ma varia al variare della distanza dal Sole; in particolare, ogni pianeta percorre più rapidamente i tratti di orbita che si trovano più vicini al Sole e più lentamente quelli che si trovano più lontani. La velocità è quindi massima al perielio e minima all'afelio.
il rapporto tra il cubo della distanza media d di un pianeta dal Sole e il quadrato del suo periodo di rivoluzione è costante; in formule, T2=kd3, dove k è una costante di proporzionalità uguale per tutti i pianeti. La legge implica che il tempo necessario a percorrere un'orbita completa è maggiore per i pianeti più lontani che per quelli più vicini.
LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE:
Un pianeta subisce una forte attrazione da parte del sole, dotato di grande massa, mentre è debolmente attratto dagli altri pianeti e dalla stelle circostanti (il pianeta non si muove a velocità costante in linea retta, ma su un'orbita ellittica).
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