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PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
concetto d'azienda
L'azienda è un sistema economico formato da un insieme organizzato di mezzi, uomini e risorse che operano tra loro in maniera coordinata con lo scopo di produrre beni o servizi al fine di ottenere come obiettivo comune un soddisfacente livello di redditività nel lungo periodo.
LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Per raggiungere tale livello di redditività l'azienda deve attuare una pianificazione strategica, ovvero prefissare degli obiettivi da raggiungere nel medio / lungo termine, questo processo richiede l'analisi dell'ambiente esterno, l'individuazione delle risorse interne all'azienda e i mezzi necessari per raggiungere tali obiettivi.
LA PIANIFICAZIONE AZIENDALE
Dopo che la pianificazione strategica ha individuato le opportunità, ed ha fissato gli obiettivi principali, la pianificazione aziendale rende operative le strategie prefissate.
Ciò avviene tramite la formulazione di piani a medio / lungo termine che analizzano gli obiettivi prefissati sotto l'aspetto economico, finanziario e patrimoniale.
Questi piani pluriennali, che solitamente hanno durata di 3 - 5 anni, si articolano in piani di funzione, cioè che riguardano le singole funzioni aziendali e piano aziendale, che analizza l'impresa nel suo complesso.
Il piano aziendale è composto da un insieme di piani:
piano economico, sintetizza costi, ricavi e risultati economici programmati per il periodo di tempo coperto dal piano aziendale;
piano patrimoniale, indica le attività, le passività e lo stato patrimoniale al termine di ciascun esercizio compreso nel piano aziendale;
piano degli investimenti, sintetizza gli investimenti e i disinvestimenti delle immobilizzazioni pianificati dalle funzioni aziendali;
piano finanziario, traduce in flussi monetari (entrate, uscite), il contenuto degli altri piani;
LA PROGRAMMAZIONE
Per raggiungere gli obiettivi prefissati l'azienda deve attuare una programmazione che è volta ad indirizzare le diverse attività settoriali che si svolgono all'interno dell'impresa.
La programmazione è la fase in cui si predispongono i programmi e i budget che concretizzano le scelte strategiche.
Essa può essere classificata in due modi:
programmazione di periodo, riferita ad un periodo di tempo (breve, medio o lungo);
programmazione di progetto, riferita ad un determinato progetto (es. costruzione di un fabbricato e simili);
IL CONTROLLO DI GESTIONE
Accanto ai processi di pianificazione e programmazione vi è la fase di controllo che ne è parte integrante.
È infatti necessaria per confrontare gli andamenti effettivi con quelli ipotizzati al fine di individuarne eventuali scostamenti e le cause che li hanno generati.
Possiamo quindi affermare che la fase di controllo è volta ad assicurare che le risorse vengano acquisite e impiegate in modo efficiente con l'obiettivo di raggiungere gli obiettivi prefissati.
I meccanismi utilizzati per svolgere l'attività di controllo sono:
il controllo retroattivo (feed-back), consente tramite l'analisi dei dati consuntivi e gli obiettivi programmati di prendere decisioni per migliorare la programmazione e l'attività futura;
il controllo anticipativo (feed-forward), consente mediante il monitoraggio continuo dell'attività in corso, di intervenire in tempo reale su eventuali scostamenti e sulle cause che li generano;
Il controllo di gestione necessita di un continuo flusso di informazioni che vengono prese dal sistema informativo direzionale, e a sua volta attraverso i reports (cioè informazioni di ritorno), inserite nuovamente nel sistema informativo per essere rielaborate.
Il business plan (o studio di fattibilità), è il documento che descrive l'idea imprenditoriale, ne esamina o fattori di successo e consente di determinarla.
Esso ha funzione sia interna che esterna all'impresa:
per l'impresa è lo strumento che consente di organizzare e presentare l'idea imprenditoriale (business idea), perché ne analizza i fattori di successo o eventuali lacune, portando così ad aggiustamenti o all'abbandono del progetto, in caso di successo definisce la strategia da seguire nella fase successiva;
per i terzi il business plan è lo strumento che consente di valutare il progetto, le potenzialità e i rischi ad esso connesso;
Il business plan inoltre viene richiesto in caso di fusioni, acquisizioni, gare d'appalto, domande di finanziamento.
Esso deve essere presentato in modo sintetico e completo, deve cioè focalizzare gli aspetti economico e finanziario del progetto, è strutturato in tre parti:
parte prima, in caso di nuova attività descrive l'idea imprenditoriale, nel caso invece di sviluppo di un progetto di un'impresa preesistente ne descrive i vantaggi;
parte seconda, descrive la fattibilità del progetto mediante l'analisi dell'ambiente esterno (mercato) e interno (organizzazione, risorse)
parte terza, la valutazione monetaria, richiede l'elaborazione del piano aziendale (nelle sue quattro parti), e quantifica il fabbisogno finanziario dell'idea imprenditoriale.
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