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La tecnologia DVD
Il DVD si presenta come un comune compact disc da 12 cm di diametro, ma le sue caratteristiche sono sostanzialmente differenti.Analogamente a quanto avvenne con il compact disc, anche per il DVD sono stati creati "book" nei quali sono definite le specifiche tecniche riguardanti il formato fisico e l'organizzazione dei dati: il Book A definisce le caratteristiche dei DVD a sola lettura (DVDROM); il Book B definisce le specifiche dei DVD-Video; il Book C riguarda le specifiche audio-, i Book D ed E definiscono le specifiche dei DVDRecordable e dei DVD-Rewritable.
La caratteristica comune a tutti i tipi di DVD è costituita dal formato con il quale si procede alla memorizzazione dei dati.
Denominato 'UDF Bridge', è la combinazione di due diversi standard: il già conosciuto ISO 9660 ed il "Micro UDF" ( Micro Universal Disk Format) creato dall' Optical Storage Technology Association ( OSTA )come implementazione di uno standard già esistente, l'ISO/IEC 13346. Lo sviluppo del sistema di organizzazione dei dati dei DVD ha risentito in grande misura delle specifiche dettate da Microsoft e da altri grandi nomi dell'informatica in fatto di Sistemi Operativi e formati di memorizzazione dei dati. Per questa ragione è stato scelto proprio l'UDF Bridge che con le sue caratteristiche assicura la compatibilità con l'ISO 9660 pur offrendo caratteristiche di flessibilità tali da consentire l'impiego multipiattaforma, multiapplicazione, multilinguaggio e multiutenza. In esso sono definiti la struttura dei dati e la loro organizzazione (volumi, file, blocchi, settori, path, record, partizioni); l'organizzazione della tavola di allocazione dei file e le caratteristiche dei CRC i metodi di lettura e scrittura dei dati e dello svolgimento di altre operazioni. Una delle caratteristiche di maggior interesse dei DVD è la sua enorme capacità di memorizzazione. Ill DVD nella sua versione più semplice è in grado di immagazzinare 4,7 Gigabyte di dati.
Anche se le dimensioni fisiche dei DVD sono identiche a quelle di un tradizionale CD (12 cm di diametro ed uno spessore di 1,2 mm) la differenza principale è costituita dal fatto che il DVD è in realtà realizzato assemblando insieme due dischi dello spessore di 0,6 mm in modo che le superfici con le buche (pit) siano rivolte l'una verso l'altra. Questa particolarità conduce alla possibilità di poter avere a disposizione supporti che, analogamente agli ormai 'preistorici' dischi musicali in vinile (33 e 45 giri), offrono contenuti diversi semplicemente cambiando la faccia di lettura. In questa configurazione, il DVD Può offrire ben 9,4 Gigabyte, pur se la completa lettura del supporto comporta l'estrazione del disco, il successivo capovolgimento della facciata e la reintroduzione nell' unità di lettura.
Già così è evidente l'enorme capacità di memorizzazione offerta dal DVD, ma essa aumenta considerevolmente se si introduce un'ulteriore caratteristica di progetto costituita dall'impiego dei layer.
Grazie ai livelli (layer) multipli dei supporto implementabili fino ad un massimo di due per ogni lato) è possibile raggiungere una capacità di 8,5 Gigabyte per un supporto singie side/double layer ed il limite massimo di 17 Gigabyte per un supporto DVD double side/double layer. Nel caso dei DVD multilayer la realizzazione del supporto si avvale di uno strato di materiale parzialmente trasmissivo (dello spessore di circa 40 micron) posto tra i due layer di ogni singola facciata con un ulteriore strato riflettente di tipo tradizionale generalmente posto dopo il layer più 'profondo'. La caratteristica di parziale riflessione del layer superiore permette al raggio laser di leggere con facilità i suoi dati, mentre la parziale trasmissività del materiale che protegge il layer inferiore consente al contempo di leggere anche i 'pit' appartenenti a questo livello semplicemente regolando la messa a fuoco del raggio laser mediante un sofisticato sistema di lenti.
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