La logica del positivismo: Stuart Mill
L'utilitarismo inglese
è , nel suo complesso, un positivismo della morale. John Stuart Mill ha messo
in chiara luce i principi filosofici impliciti in questo positivismo etico e lo
ha collegato col positivismo sociale francese.
La differenza
fondamentale tra il positivismo di Comte e quello di Stuart Mill è che l'uno è
un razionalismo radicale mentre l'altro, nato sul tronco tradizionale della
filosofia inglese, è un non meno radicale empirismo.
La logica di Stuart
Mill ha come suo scopo principale quello di battere in breccia ogni assolutismo
della credenza e di riportare ogni verità, principio o dimostrazione, alla
validità delle sue basi empiriche. Il fine sociale non è quello di stabilire un
unico sistema dottrinariamente e politicamente oppressivo, bensì quello di
combattere alle sue basi ogni possibile forma di dogmatismo assolutistico.
Accanto all'eliminazione di ogni realtà metafisica vi è l'eliminazione di ogni
fondamento metafisico o trascendente o comunque non empirico delle verità e dei
principi universali. Tutte le verità sono empiriche: la sola giustificazione
del "questo sarà" è il "questo è dato". I cosiddetti assiomi sono
originariamente suggeriti dall'osservazione. Non avremmo mai saputo
che due linee rette non possono racchiudere
uno spazio, se non avessimo mai visto una linea retta. Tali assiomi non hanno
pertanto un'origine differente da tutto il resto della nostra conoscenza: la
loro origine è l'esperienza.