IL CODICE DI JEFFERSON
Il codice di Jefferson prende il nome dal suo inventore Thomas Jefferson
(1743-1826), autore della Dichiarazione d'Indipendenza e presidente degli USA
nel mandato del 1801. Il codice è di facile utilizzo e tuttora rimane
abbastanza sicuro, secondo gli standard di oggi. Non venne però adottato dagli
Stati Uniti anche se, in teoria, avrebbe potuto sopportare qualsiasi attacco
crittoanalitico contemporaneo. Jefferson lo archiviò e il suo codice rimase nel
'dimenticatoio' fino al 1922, quando fu riscoperto e utilizzato, fino
agli anni '50, dall'esercito statunitense. Fino a questo momento il codice di
Jefferson era stato talmente ignorato che nel 1890 Etienne Bazeries, l'Indecifrabile,
reinventò indipendentemente lo stesso metodo di cifratura.
Il codice di Jefferson era un
metodo di cifratura meccanico e cioè basato su di una macchina; questa
macchina consiste in un cilindro di circa 15 cm di lunghezza e 4 cm di
larghezza montato su un asse e sezionato in 36 dischi uguali (25 nella versione
poi utilizzata dagli Americani). Sul bordo di ciascuna ruota sono scritte le 26
lettere dell'alfabeto, equidistanti l'una dall'altra. L'ordine in cui sono
disposte le varie lettere non corrisponde a quello naturale e varia da ruota a
ruota.
Il messaggio in chiaro deve
essere cifrato a blocchi di 36 lettere ciascuno (qualora l'ultimo blocco
presenti meno di 36 lettere, esso deve essere completato con lettere nulle); la
chiave di cifra è un numero che va da 1 a 25. Supponendo che il primo blocco in
chiaro sia La missione in Polinesia è fallita e la chiave sia il numero
6, in una certa riga, non importa quale, si comporrà il messaggio in chiaro
(omettendo naturalmente gli spazi); il crittogramma corrispondente andrà letto
sulla sesta riga dopo quella che contiene il blocco in chiaro. Questo metodo di
cifratura verrà in parte riutilizzato dai Tedeschi nella Seconda Guerra
Mondiale nella cosiddetta Macchina Enigma.
Come quasi tutti i metodi di
cifratura anche il cilindro di Jefferson ha un grave difetto che ricorda
quello che 'minava' il codice di Cesare: poichè le chiavi sono solo
venticinque se il cilindro cade nelle mani del nemico il crittogramma può
essere facilmente risolto.