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I QUATTRO CANTONI SPORTIVI
Ai quattro angoli che formano la città si trovano i quattro quartieri di Barcellona in cui sono stati costruiti gli impianti dei Giochi Olimpici del 1992.
Si tratta delle aree, notissime agli appassionati di sport, del Monjuïc, della Diagonal, della Vall d'Hebron e del Parc de Mar, che sono racchiuse in un cerchio di 5 Km di raggio.
IL MONTJUïC
L'area del Monjuïc è indubbiamente quella che riveste il maggiore interesse per gli sportivi. Il cuore dell'intera area è certamente L'Anello Olimpico, composto dall'Estadi Olìmpic, il Palau Sant Jordi, le piscine Bernat Picornell e il Padiglione dell'INEFC. Le altre installazioni sportive della zona sono il Palau Municipal d'Esportis, il Palau de la Metallurgia, la Piscina Municipal e il Favellò Municipal de L'España Industrial.
L'Estadi Olìmpic di Monjuïc può essere considerato il cuore pulsante dell'olimpiade. Fu progettato dall'architetto Pere Domenech i Ruora e realizzato in occasione dell'Esposizione Internazionale di Barcellona del 1929 in vista della candidatura della città come sede delle olimpiadi del 1936, che poi si svolsero a Berlino. In omaggio allo spirito sportivo e olimpico che ha ispirato varie generazioni di Barcellonesi a lottare per ospitare i Giochi, il comitato organizzatore ha deciso di procedere a una ristrutturazione delo stadio lasciando intatta la facciata esterna. Il risultato è un impianto moderno, capace di contenere 70000 spettatori ed equipaggiato con i mezzi più tecnologicamente progrediti, inserito in una cornice che crea un ambiente gradevole, familiare e spettacolare allo stesso tempo, senza spezzare l'equilibrio estetico che lo stadio ha sempre dato al Montjuïc.
Accanto allo stadio si trova il Palau d'Esports Sant Jordi, progettato dall'architetto giapponese Arata Isozaki. È stato costruito utilizzando materiali e tecniche completamente innovative, che ne fanno un'opera unica. Particolarmente interessante e spettacolare è la copertura, alta 45 m e costruita con l'ausilio di gru idrauliche. Il Palau d'Esports Sant Jordi ha una capacità di 17000 spettatori e in esso si disputeranno le gare di ginnastica artistica maschile e femminile e le semifinali di pallavolo e pallamano.
Il complesso delle piscine Bernat Picornell, invece fu costruito nel 1968 per ospitare il Campionato Europeo di nuoto, tuffi e pallanuoto del 1970, e successivamente entrò a far parte del gruppo di installazioni del progetto di candidatura di Barcellona a sede delle Olimpiadi del 1972. Ai 1900 posti a sedere disponibili se ne sommano altri 10000 grazie alla sistemazione di una gradinata provvisoria che permette una maggiore partecipazione del pubblico.
L'ultima delle quattro installazioni facenti parte dell'Anello Olimpico e il Favellò dell'INEFC o Universitat de l'Esports, che accoglierà l'Università dello Sport e l'Istituto Nazionale di Educazione Fisica di Catalogna. La costruzione è iniziata nel 1988 su progetto dell'architetto Ricardo Bofill ed è in grado di accogliere fino a 4500 spettatori.
Gli impianti dell'Anello Olimpico sono collegati tra loro dall'Avinguda dell'Estadi. Al termine si trova un deposito idrico della capacità di 60000 m su cui sorge la Plaça d'Europa, che è inserita nel Parc del Migidia, una zona alberata di 54 ettari.
Un po' di storia
Risulta abbastanza difficile credere che questa zona, forse la più bella di Barcellona, sia riuscita a sopravvivere alla progressiva urbanizzazione che ha occupato praticamente tutto lo spazio disponibile tra il Tibidabo e il mare.
Nei tempi preistorici il Montjuïc era probabilemte un'isola sulla quale popolazioni autoctone fondarono un villaggio chiamato Barkeno. Questo primitivo insediamento non fu abbandonato neanche dai Romani, che lo unirono alla città con una strada e lo dedicarono al culto di Giove.
Quasi certamente il nome Montjuïc deriva dal latino Mons Jovis, anche se alcuni sostengono che derivi da Mons Judaicus, ovvero monte degli Ebrei, posto che qui si trovasse il cimitero degli Ebrei di Barcellona. Luogo ideale per le segnalazioni marittime e per la difesa della città dai nemici, fu fortificato dapprima con la costruzione di una torre e successivamente con un castello. La sua importanza è tale che vi sono ancora installate batterie di cannoni.
La prima industrializzazione cominciò a rodere il verde, che tuttora costituisce uno dei pochi polmoni della città, con la costruzione del Poble Sec.. La costruzione dell'Eixample spostò lo sviluppo di Barcellona verso l'interno, e l'Esposizione Internazionale del 1929, epoca in cui furono costruiti quasi tutti gli edifici del Montjuïc, consacrò l'uso di questa zona per fini ricreativi con l'installazione delle infrastrutture necessarie all'organizzazione di fiere e manifestazioni sportive culturali.
Nel 1800 parte del versante sud fu destinato ad accogliere il nuovo cimitero che sorge a poche centinaia di metri dallo Estadi Olìimpic. In definitiva il Montjuïc costituisce un'invidiabile area dedicata allo svago e al tempo libero, e una splendida cornice per attività sportive, economiche e culturali di rilievo internazionale.
Plaça d'espanya e torri dell'esposizione
Al Montjuïc si può accedere da diverse strade, ma la Plaça d'Espanya rappresenta senz'altro l'ingresso principale e un importante crocevia tra le principali strade della città. La piazza è stata costruita nel 1929 ma ha subìto ritocchi successivi che ne hanno modificato la primitiva struttura fatta di colonne in stile toscano.
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