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La FILOSOFIA nasce nella Grecia Antica; secondo la tradizione il creatore del termine FILO-SOFIA e'stato Platone e letteralmente significa: "AMORE DI SAPIENZA".
Sin dalle origini la filosofia presentò i suoi tre connotati principali:
1) CONTENUTO: la filosofia vuole spiegare la TOTALITA' DELLE COSE ossia TUTTA QUANTA LA REALTA'. La prima domanda che si posa il primo filosofo fu infatti "QUAL'E'IL PRINCIPIO DI TUTTE LE COSE?"
2) METODO: la filosofia mira ad essere una spiegazione puramente razionale di quella TOTALITA'; in filosofia vale l'argomento di ragione, il LOGOS (discorso); dunque la filosofia deve andare oltre il fatto, le esperienze per trovare la causa o le cause con la ragione.
3) SCOPO: lo scopo della filosofia sta nel puro desiderio di conoscere e di contemplare la verità.
La filosofia non è uno sterile gioco mentale, come si pensa ma essa sorge dalle radici più profonde della nostra vita spirituale e non è un privilegio di pochi, ma di tutti poiché risponde ad un'esigenza che ognuno sente dentro di sé; ogni uomo sia esso colto o incolto non può non avere una sua filosofia.
L'uomo si differenzia dall'animale poiché non vive dominato dalla necessità cieca dell'istinto, egli deve vivere con DISCERNIMENTO, deve, infatti, discernere tra il bene e il male, tra il bello e il brutto, tra il vero e il falso.
Questo discernimento implica un CRITERIO, ovvero un principio di base al quale quella distinzione può esser fatta e che giustifichi la PREFERENZA o la SCELTA tra i termini discriminati.
Tale CRITERIO può esser imposto all'individuo dal di fuori: dall'educazione, dal costume dominante nell'ambiente, dall'ambiente e cosi via. L'individuo supera pian piano questo adattamento a norme estrinseche e man mano conquista la consapevolezza della validità dei criteri che egli segue nella sua vita interiore.
Nell'acquisto di questa sempre più chiara e sicura COSCIENZA DI SE' consiste quel filosofare che è indisgiungibile dalla coscienza umana.
La filosofia è dunque l'aspirazione alla conoscenza del reale nella sua unita e totalità, atta a darne un senso tale che l'uomo trovi in esso il fondamento della realizzabilità dei suoi valori spirituali (estetici, morali, sociali, conoscitivi,religiosi) e quindi del suo destino
Il pensiero filosofico dunque si muove dalla REALTA' UNIVERSALE al DESTINO UMANO, termini che sono strettamente connessi e saldati l'uno all'altro.
2. PERIODI DELLA FILOSOFIA ANTICA
Si suole distinguere i periodi della filosofia antica in tale maniera:
1)Periodo NATURALISTICO: VI-V sec.a.C., caratterizzato dal problema della physis e del cosmo. Operano gli Ionici, i Pitagorici, gli Eleati, i Pluralisti, i Fisici Eclettici.
2) Periodo UMANISTICO :V sec.a.C., caratterizzato dalla ricerca di determinare l'essenza dell'uomo. Protagonisti i Sofisti e SOCRATE.
3) Periodo delle SINTESI: IV sec.a.C. in cui si evidenzia la scoperta del soprasensibile, dall'esplicitazione e dall'organica formulazione dei vari problemi filosofici.Protagonisti PLATONE e ARISTOTELE.
4) Periodo ELLENICO: va dalla conquista di Alessandro Magno alla fine dell'era pagana; operano i CINICI, gli EPICUREI, gli STOICI, gli SCETTICI, gli ECLETTICI.
5)Periodo RELIGIOSO: si svolge in epoca cristiana, c'è una rinascita del Platonismo che darà poi vita al Neoplatonismo.
6)Periodo CRISTIANO: si tenta di formulare razionalmente il dogma della nuova religione e di definirlo alla luce della ragione.
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