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Il Jazz
All'inizio del Novecento nel sud degli Stati Uniti nasce il Jazz, un nuovo genere musicale destinato a diffondersi in pochi decenni in tutto il mondo. Le sue caratteristiche sono rivoluzionarie rispetto agli altri generi: il ritmo è molto marcato, le sonorità particolari e i timbri degli strumenti abbinati tra loro con criteri nuovi. Il jazz, nato, dai canti dei neri d'America, influenzerà con la sua grande carica vitale l'evoluzione della musica del nostro secolo.
Per scoprire le sue origini bisogna risalire la storia di molti secoli, fino alla scoperta dell'America. Sicuramente Cristoforo Colombo non immaginava minimamente le dimensioni del Paese appena scoperto e tutto quello che ne sarebbe derivato nei secoli successivi.
Infatti il territorio era immenso e la richiesta di manodopera per le attività iniziate non bastava mai. Fiumi di persone arrivarono dai più lontani Paesi formando una società dai mille aspetti e dalle mille tradizioni. Come se non bastasse fin dal Cinquecento inizia uno dei fenomeni più oltraggiosi e violenti che l'umanità abbia mai prodotto: lo schiavismo. Le navi salpano dall'Europa verso le coste africane dove catturano i neri, che vengono trasferiti incatenati nei porti del sud degli attuali Stati Uniti e venduti ai proprietari terrieri.
Gli schiavi vivono in condizioni penose, costretti, in catene, a lavorare nei campi di cotone. Strappati alla loro terra vivono in un Paese del quale non capiscono la lingua e i costumi. Intanto il tempo passa e la loro cultura africana diventa sempre più un racconto: restano poche parole, canti, ascolti magari la sera da qualche anziano, e qualche danza.
Parlano inglese male e con forte accento straniero. Quando intonano dei canti, in genere imparati in chiesa, le stonature non si contano: le melodie sono come trasformate e rese quasi irriconoscibili. Il ritmo è sempre molto marcato e spesso la melodia viene prima intonata da un solista e poi ripresa da tutti gli altri.
Questi canti, essendo solitamente abbinati a momenti di lavoro o alla preghiera, prendono il nome di spirituals e work songs.
L'abolizione della schiavitù, che coincide con la fine della Guerra civile americana (1861-1865) peggiora la situazione: cacciati dai loro ex padroni, i neri sono costretti a vagare per le campagne e per le città alla ricerca di lavoro. La loro triste condizione di vita vagabonda viene raccontata attraverso canti che prendono il nome di Blues. Questo genere musicale è caratterizzato dalle blues notes che rendono il suo carattere più vago e triste.
Pur non avendo risolto tutti i problemi, l'abolizione della schiavitù dà almeno la possibilità di spostarsi da una città all'altra, alternare lavori e incontrare persone diverse.
Durante
I neri iniziano ad utilizzarli suonando i canti che conoscono, senza che alcun maestro li istruisca. Con gli strumenti imitano le intonazioni della voce dei canti blues: il timbro dello strumento è rauco, la musica non fluisce liberamente, ma con un ritmo un po' spezzato. La melodia viene suonata prima da tutti e poi ripetuta da ogni singolo musicista che, con un assolo la segue improvvisando, cioè variandola a suo piacere. Il musicista può quindi creare qualcosa di suo, che rispecchia il suo temperamento e la sua sensibilità. Questo modo di suonare, detto improvvisazione, rimarrà una delle principali caratteristiche della musica jazz.
Sul finire del secolo scorso nascono così, nella città di New Orleans, importante porto fluviale del Mississippi, le prime bands, cioè i primi gruppi di strumentisti. Ogni occasione può trasformarsi in un concerto: un funerale, un matrimonio, una sfilata per strada favoriscono il radunarsi di musicisti che eseguono la loro musica sfrenata.
Queste orchestrine, utilizzate anche dalla musica per il ballo, ottengono un successo crescente che le porta a uscire dai quartieri neri per suonare nei locali delle città.
Il successo è tale che spinge le grandi case discografiche a registrare e pubblicare brani jazz. Con l'aiuto della radio, che rende possibile la diffusione su scale nazionale, i jazzisti incontrano un notevole successo.
Ricordiamo il più grande in assoluto: il trombettista e cantante Louis Armstrong.
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