|
Appunti universita |
|
Visite: 1436 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:La valutazione del sistema di controllo interno: dal documento n. 3.1 al principio ISA 315La valutazione del sistema di controllo interno: dal documento n. 3.1 al principio Coso Report e principio ISA 315Coso Report e principio ISA 315 Il Coso Report è il principale documento Il responsabile del controllo di gestioneIL RESPONSABILE DEL CONTROLLO DI GESTIONE 1 Finalità di ruolo |
La possibilità di realizzare concretamente il sistema dei valori presi come riferimento si fonda precipuamente sulla capacità di diffonderli fra tutti i collaboratori, affinché questi possano averne una chiara comprensione e li assumano efficacemente come propri.
<< Una dedizione ferma e visibile ai valori d'impresa da parte del top management, ed ancor più una breve storia di casi già verificatisi che denoti tale posizione, è essenziale per portare la dimensione etica nell'agenda dei decisori e degli attori posti a un inferiore livello gerarchico ; il punto nodale è l'esigenza che l'intero contesto istituzionalizzi la dimensione etica in oggetto; a tal fine, la formazione etica del manager è solo un singolo componente di un processo >> .
Di fatto la sola circostanza che il management disponga di una visione etica non garantisce di per sé il concretizzarsi di una gestione etica nell'intera attività aziendale.
<< Poiché esprimono l'esigenza della filosofia dell'impresa volta verso "l'eccellenza", i valori devono fornire il senso di una comune direzione a tutti i dipendenti nelle loro condotte quotidiane Riteniamo, addirittura, che certe imprese abbiano successo proprio in quanto tutti i loro dipendenti siano messi nelle condizioni di identificare, abbracciare e realizzare i valori dell'organismo economico cui appartengono I valori condivisi vengono così a definire il fondamentale carattere delle loro organizzazioni produttive, poiché costituiscono una realtà nelle menti delle persone operanti attraverso tutta l'azienda, non solo nel vertice della stessa >>[2].
Per l'interiorizzazione della dimensione etica dell'impresa, allora, il coinvolgimento delle direzioni aziendali è un requisito necessario ma non sufficiente, in quanto altrettanta, se non maggiore importanza riveste la capillare diffusione di tale dimensione presso tutti i soggetti da cui dipende la sua attuazione. Ogni attore aziendale deve poter comprendere il senso etico degli atti operativi da compiere, se si desidera che l'obiettivo della direzione non rimanga principio meramente inattuato e inattuabile, che può solo essere enunciato o auspicato ma difficilmente concretizzato.
Ricorrendo a quanto scritto da Selznick si può concludere che : << i valori realmente accettati devono infondersi nell'organizzazione, ai vari livelli, coinvolgendo le prospettive e le attitudini del personale, la distribuzione dell'autorità, le relazioni con i gruppi esterni, e molti altri aspetti. Per cui, se un'impresa asserisce di voler cambiare il suo ruolo nella comunità, da uno piuttosto ristretto, con enfasi posta sul "far profitti", ad uno più vasto, definito da una larga responsabilità sociale, essa deve esplorare le implicazioni di un tale cambiamento nei diversi processi gestionali caratterizzanti l'ampia varietà d'attività svolte >>[3].
Come prima conclusione si può allora dire che, affinché le politiche manageriali possano essere orientate da una linea etico - sociale, non si può non conformare a questa anche i comportamenti attuativi di tali politiche.
In sostanza, l'approccio etico - sociale deve essere interiorizzato anche dal personale che non partecipa alla formazione delle scelte manageriali : non per questo infatti tale personale va considerato incapace d'apprezzare la dimensione etica, facendo propria la comprensione, oltre che del cosa fare, anche del come fare, ossia il modo d'agire e l'agire più consoni ai valori - guida dell'impresa. Si può concordare su tale ipotesi se si comprende che il livello operativo dell'organizzazione aziendale è in grado (cosa da verificare caso per caso) di soddisfare gli indirizzi manageriali, traducendoli in modalità tecniche e in fasi esecutive.
E' implicito con quanto fin qui scritto che, alla luce di una gestione etica, si deve rivisitare la formazione professionale in ogni ruolo, poiché si richiede il rispetto di un sistema di valori in qualunque processo, atto o funzione, svolto da qualsiasi attore aziendale. Lo stesso Anshen scrive che : << la ristrutturazione degli scopi dell'attività d'impresa richiede in realtà radicali trasformazioni nella teoria e della pratica della gestione. Si necessita di massicci cambiamenti in ogni fase dell'attività economica, dalla pianificazione di medio - lungo termine alle operazioni giornaliere; occorrerà riorganizzare le priorità nell'allocazione e nell'uso di tutti i tipi di risorse, la struttura dei sistemi di valutazione e di controllo della gestione, inclusi quelli per l'analisi dei costi e dei benefici, nonché gli schemi di reporting pubblico della performance realizzata. Ne verranno influenzate le decisioni che coinvolgono ogni aspetto della gestione d'impresa, vale a dire tutte le funzioni, incluse la ricerca, la produzione, il marketing, la finanza e la gestione del personale; nonché tutti i livelli con poteri discrezionali, dal consiglio di amministrazione ai direttori delle funzioni, ai responsabili di divisione fino ai capireparto e alla prima linea dei supervisori; ma anche le relazioni con il pubblico in generale, con i clienti, i fornitori, i soci, le istituzioni finanziarie, le comunità circostanti, e le istituzioni pubbliche di varia natura >>[4].
Appunti su: |
|
Appunti Ingegneria tecnico | |
Tesine Amministratori | |
Lezioni computer | |