Le procedure di revisione dell'area magazzino

Le procedure di revisione dell'area magazzino

La normativa di riferimento per quest'area è:

codice civile: in particolare dall'art. 2424 al 2426;

principio contabile nazionale n. 13 "Le rimanenze di magazzino".

Gli obiettivi della revisione perseguiti sono:

accertamento dell'esistenza (E);

competenza delle operazioni (A)

corretta valutazione (V)

verifica della proprietà e della libera disponibilità (O);

uniformità dei principi contabili rispetto all'esercizio precedente.

È una procedura di revisione obbligatoria[1] se le rimanenze sono significative e viene svolta tramite l'inventario fisico e la richiesta di conferma delle giacenze presso terzi. Tale procedura fornisce buone evidenze circa l'esistenza fisica delle giacenze.

La richiesta di conferma delle merci presso terzi avviene attraverso la  predisposizione delle lettere da parte della società soggetta a revisione su carta intestata (in più copie), ma il controllo e la spedizione delle lettere viene fatto dal revisore che preparerà anche la lista di controllo delle circolarizzazioni.

Il revisore analizzerà le risposte ottenute e nel caso in cui il saldo della società non corrisponda a quello indicato dal depositario dovrà  far riconciliare tale importo dalla società. Il revisore farà indagini sulle lettere respinte o non recapitate e su poste messe in riconciliazione.

Nel caso in cui entro la data di scadenza stabilita alcune risposte non siano ancora arrivate, il revisore provvederà ad inviare una seconda richiesta (sollecito delle risposte non pervenute).

Tutto ciò dovrà essere riepilogato, oltre che nella lista di controllo delle circolarizzazioni, in una carta di lavoro di controllo in cui deve essere indicato il nome del depositario delle merci, il saldo presente nella contabilità della società, il saldo presente sulla risposta e se questa è in accordo, riconciliata con o senza eccezioni. Tali dati dovranno essere espressi anche in forma percentuale in base al totale delle rimanenze.

L'inventario fisico è fatto svolgendo la conta fisica nel/i magazzino/i della società revisionata. Le merci da contare vengono selezionate attraverso i sistemi di campionamento indicati nel principio di revisione n. 530 "Campionamento di revisione ed altre procedure di verifica con selezione delle voci da esaminare" (selezione dal contabile al fisico) e in più, al momento della visita presso il/i magazzino/i viene fatta una selezione dal fisico al contabile, cioè vengono indicate delle merci non presenti nel campione e se ne chiede il conteggio.

Le merci contate dovranno essere riepilogate in un prospetto (foglio di conta fisica) che sarà firmato dal Responsabile della società revisionata che insieme al revisore si è occupato della procedura descritta.

I dati raccolti verranno confrontati:

con il tabulato pre-inventariale: le differenze di conta riscontrate dovranno essere comunicate alla società, la quale dovrà aggiornare il proprio registro di magazzino adeguando le quantità a quelle individuate dalla società di revisione;

con il tabulato finale presente alla data di bilancio: dal confronto scaturisce la comparison of quantities.

Infatti, la comparison ha proprio lo scopo di accertare che le quantità rilevate in sede di inventario siano state riflesse in maniera accurata e completa in bilancio. In pratica essa consiste nel verificare che le rimanenze rilevate in sede di inventario siano incluse nelle rimanenze valorizzate a fine esercizio, attraverso il confronto tra le risultanze inventariali e la situazione contabile valorizzata in bilancio.

Per poter svolgere questo tipo di confronto il revisore deve:

o      ottenere il tabulato delle rimanenze per quantità e valore riconciliato con i dati di bilancio;

o      accertarsi che siano stati inclusi nel suddetto tabulato gli articoli verificati in sede di inventario e che le differenze di conta siano state recepite;

o      indagare sulle differenze ed ottenere adeguata documentazione delle quantità in riconciliazione;

o      quantificare il valore di eventuali differenze.

Per accertare il rispetto del principio di competenza delle vendite e degli acquisti viene svolto il cut off: procedura che consiste nel verificare che tutte e solo le vendite ed acquisti di competenza dell'esercizio siano inclusi in bilancio.

A tal fine si fa un confronto incrociato tra i documenti d'entrata/uscita dal magazzino pervenuti prima della fine dell'esercizio e le relative fatture d'acquisto/vendita.

La stessa tipologia di controllo è fatta sui primi documenti pervenuti all'inizio dell'esercizio successivo.

Infine, viene svolto un controllo della corretta rilevazione delle merci in transito.

Dopo di che, per appurare che le rimanenze di fine esercizio siano riflesse in bilancio in maniera accurata e completa si svolge la procedura di roll forward/roll back: il revisore verifica che tutti i movimenti di magazzino avvenuti tra la data di inventario e quella del bilancio siano stati considerati, al fine di determinare le quantità valorizzate nelle rimanenze in bilancio.

Il revisore, perciò, deve:

ottenere il tabulato delle rimanenze per quantità e valore riconciliato con i dati di bilancio;

ottenere il tabulato definitivo delle quantità in rimanenza alla data dell'inventario;

verificare a campione che la somma algebrica dei carichi e degli scarichi di magazzino per i singoli codici, dalla data di inventario alla data di bilancio, sia riconciliata sia con le quantità rilevate in sede di inventario che con quelle valorizzate in bilancio nelle rimanenze;

testare sulla base di adeguata documentazione l'esistenza, l'accuratezza e la completezza dei suddetti carichi e scarichi di magazzino;

indagare sulle differenze ed ottenere adeguata documentazione delle quantità in riconciliazione;

quantificare il valore di eventuali differenze.

In merito alla valorizzazione del magazzino, è possibile distinguere tipologie di corretta valutazione in  base alle merci che vengono analizzate:

per le merci di acquisto il revisore fa un controllo della determinazione del costo attraverso un riscontro del criterio di valutazione adottato e l'accertamento dell'aderenza ai corretti principi contabili.

Le procedure di revisione, in tal caso, consistono in:

verifiche a campione del costo con la documentazione a supporto;

l'accertamento della correttezza nell'inclusione dei costi accessori;

la verifica della correttezza del calcolo del metodo FIFO[2], LIFO , costo medio;

la verifica delle somme.

per i beni di produzione si fa un controllo della determinazione del costo attraverso il riscontro del criterio di valorizzazione adottato e l'accertamento dell'aderenza ai corretti principi contabili.

Le procedure di revisione, in tal caso, consistono in:

verifica della corrispondenza del valore unitario al criterio di costo utilizzato dalla società (costo medio di acquisto, costo specifico, ecc.);

verifica che il criterio di ripartizione dei costi di produzione utilizzato dalla società sia atto a riflettere i costi diretti ed indiretti di produzione effettivamente sostenuti;

riscontro della riconciliazione fra i costi di contabilità ed i costi presi a base della società per la valutazione del costo di produzione[4];

verifica raffronto fatto dall'azienda fra costi e valore di mercato;

identificazione e valutazione della merce obsoleta o a lento rigiro, integrando le informazioni raccolte in sede di inventario fisico.

L'accertamento dell'uniformità dei principi contabili, ultimo punto degli obiettivi di revisione, si fonda su:

a)     controlli sul contenuto e sulla classificazione delle voci incluse fra le giacenze;

b)     controllo sui metodi adottati per la valutazione;

c)     controllo della completa informativa di bilancio.