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FINANZA NEUTRALE
La scienza delle finanze riguarda l'attività finanziaria pubblica dello Stato.
L'attività finanziaria è neutrale rispetto al sistema economico, cioè si occupa di erogare i servizi pubblici in modo che le attività del cittadino possano svolgersi con tranquillità e sicurezza.
Lo Stato si deve limitare a dare i SERVIZI ISTITUZIONALI "ordine, difesa, giustizia" (chiamati così perché fanno parte integrante dell'istituzione Stato). Un suo maggior intervento, infatti, diminuisce la ricchezza destinata ai privati. Se lo Stato preleva una maggiore quantità di ricchezza, sarà minore la quantità di ricchezza che il singolo può impiegare nelle sue scelte economiche di consumo e di investimento.
Ordine: lo Stato liberale (sentinella) svolge l'esercizio di controllo; deve assicurare le condizioni affinché la libera iniziativa economica si sviluppi. Deve essere approvato dal Parlamento. Le spese devono coincidere con le entrate.
La finanza neutrale si concretizza nel concetto che il bilancio deve essere in pareggio.
Questa era
Le negatività viste dai classici: le uniche scelte giudicate produttive sono quelle dell'imprenditore privato. La spesa dello Stato (è vista come uno sperpero di ricchezza) viene definita improduttiva, perché limita la scelta del privato. L'unica iniziativa economicamente valida è quella dei privati. Maggiore intervento dello Stato richiede da parte dello stesso maggiori risorse (aumento dell'azione tributaria che comporta una minore capacità di investimento da parte dei privati)
Tra la fine della 1° guerra mondiale
e l'inizio della 2°, i bilanci pubblici risultavano in rosso a causa della grande depressione. Keynes studia gli anni
che vanno dal 1929 al 1939, e con lui si ha il cambiamento da finanza neutrale
a finanza funzionale. Le cause
della grande depressione (
nel pessimismo causato dall'improvviso crollo della Borsa di Wall Street, dopo un periodo di aumenti gonfiati da una vera e propria febbre speculativa
nell'incapacità del sistema di riprendersi
La legge di Say sopravvive fino alla Grande Depressione, o meglio fino a quando Keynes dirà che è la domanda che stimola l'offerta
FINANZA FUNZIONALE
Lo Stato deve occuparsi anche del sistema economico e non solo di erogare i servizi pubblici. L'equilibrio del sistema economico si ottiene con la somma dei compiti dello Stato e la necessità di ricchezza. Ha la funzione di equilibrare la distribuzione del reddito.
In base alla legge di Keynes (il paradosso delle 10 buche, secondo questo anche una spesa considerata inutile va a creare un aumento del reddito) lo Stato offre più lavoro, di conseguenza aumenta il reddito di ciascun lavoratore che può usufruire di questo impiegandola in vari servizi che si distinguono in diversi settori:
Geografico: la ricchezza si produce e si distribuisce nell'intero Paese;
Sociale: si distribuiscono le spese di trasferimento ( spese che non sono erogate per l'acquisto di beni e servizi, ma finalizzate ai criteri di distribuzione);
Settoriale: riguarda i settori che hanno una sovrapproduzione e vanno regolati. Lo Stato si può indebitare purchè questo porti in equilibrio il sistema economico del paese.
Keynes , nel 1930, analizzando il pensiero di Marx, si accorge che la ricchezza prodotta non è equamente distribuita. Cercando le cause che provocarono la caduta della borsa, elabora la sua tesi, secondo la quale è la domanda che stimola l'offerta e non il contrario. Aspetti negativi visti da Keynes: il reddito non è equamente distribuito (azione conseguente al fallimento del mercato, il quale non è in grado di coprire tutte le richieste a tutela della collettività)
Il bilancio non ha più bisogno di essere in pareggio.
REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO
Tutte le imprese italiane producono beni e servizi. Producendo le imprese distribuiscono il reddito. I fattori produttivi sono: capitale, lavoro, manodopera. Il reddito nazionale scaturisce dalla produzione e lo Stato deve far in modo di distribuire il reddito da chi ne ha più alto a chi ne ha più basso per far si che tutti i consumatori possano acquistare quello che offre il mercato.
TIPI DI REDISTRIBUZIONE
Settore primario: prime necessità
Settore secondario: industria
Settore terziario: servizi
Settore terziario avanzato: informatica
Sono tutti i mezzi monetari che non solo lo Stato ma tutti gli altri enti pubblici impiegano per erogare i servizi pubblici, generali, speciali, misti. Quando si analizza l'entità della S P si deve tener conto dello Stato e degli Enti locali.
SERVIZI GENERALI:
Es. strade, canale d'irrigazione
SERVIZI SPECIALI
Perché producono le esternalità in quanto sono utili non solo al singolo individuo ma anche alla collettività. Il loro costo è coperto dalle tasse e in parte dalle imposte (Es. INPS, Posta, Scuola). Le caratteristiche: sono divisibili e individuabili.
SERVIZI MISTI
Perché producono le esternalità utili non solo al singolo individuo ma anche alla collettività. Il loro costo è coperto dalle tasse e in parte dalle imposte.
I SOGGETTI DELLA SP sono:
Lo Stato e il Settore pubblico allargato cioè imprese pubbliche enti pubblici istituzionali (INPS, INPDAP, INAIL) ed enti territoriali.
EQUILIBRIO DEL SISTEMA ECONOMICO
Il sistema economico è in equilibrio quando l'offerta globale è uguale alla domanda globale. L'offerta globale è formata da tutti i beni e servizi prodotti nel paese. La domanda globale è formata da: consumi e investimenti (domanda di beni strumentali atti ad aumentare la produzione.
TEORIA DEGLI SBOCCHI
J B SAY dice che la domanda di beni prodotti sul mercato trova sempre l'offerta. Lo Stato nell'incrocio tra domanda e offerta non deve intervenire anzi la danneggia. Il mancato equilibrio dipende o da retribuzioni troppo alte o tassi di interesse elevati o da prezzi elevati.
DIFFUSORE: azione indiretta
ACCELERATORE: (azione diretta) è una conseguenza del diffusore; la spesa dello Stato rappresenta l'acceleratore. La spesa pubblica aveva il compito di creare lavoro e quindi reddito.
DEFICIT DI BILANCIO
Un eccessivo aumento della spesa pubblica può causare il deficit di bilancio, per coprire il quale non basta premere sul risparmio ma si deve ricorrere all'emissione di carta moneta. Il deficit di bilancio diventa cronico quando arriva a notevole entità.
Quando il deficit diventa cronico a seguito di spese di parte corrente si va per es. a ridurre il personale per diminuire il disavanzo, ma una scesa brusca di produzione può avere ripercussioni economiche e sociali negative, deve essere sempre una riduzione programmata e moderata.
CLASSIFICAZIONE DELLA S P
(A) Rispetto agli effetti economici si hanno:
SPESE DI PRODUZIONE Tutte le spese pubbliche indirizzate alla crescita della produzione.
SPESE DI TRASFERIMENTO Servono a riequilibrare il reddito tra i diversi settori della popolazione. Avvengono con elargizioni di denaro senza contropartita, es: assegni familiari.
SPESE CORRENTI: Sostenute dallo Stato e da altri enti pubblici. Effettuate per acquistare beni e prestazioni necessari per lo svolgimento dell'attività pubblica.
SPESE IN CONTO CAPITALE: Riferite alla realizzazione e all'acquisto di beni durevoli, infrastrutture e servizi idonei ad allargare la capacità produttiva del settore pubblico (teoria del doppio bilancio)
(B) Rispetto agli effetti giuridici :
(C) Rispetto al tempo :
Criterio di efficienza
Nell'economia privata per vedere se un prodotto è richiesto si valuta così: se si riduce la domanda di un bene vuol dire che quel bene non è più idoneo. Lo Stato difficilmente chiede ai consumatori che tipo di bene o servizio vogliono allora fa delle analisi dei costi-benefici. Consiste nell' identificare tutti gli aspetti positivi (benefici) e tutti gli aspetti negativi (costi) di una scelta programmata. Alla fine si fa la differenza, se i costi sono maggiori dei benefici si va indietro, se i costi sono minori dei benefici si va avanti.
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