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DIRITTO AMMINISTRATIVO
PROFILO STORICO E TENDENZE
Il diritto
amministrativo è quel ramo del diritto che regola
L'attività
della P.A. ricade solo in parte nel diritto amm.vo in quanto essa in alcuni
casi si comporta come un privato ( x es. se stipula un contratto ) rientrando
così nel diritto privato venendo così
sottoposta al potere del giudice ordinario. In conclusione
Col passare dei secoli si è arrivati al principio di legalità che ha come conseguenza la tipicità degli atti amm.vi cioè il diritto sottoposto alla legge e perciò può emanare atti conformi ad essa.
Le tendenze contemporanee vanno verso l'incontro di volontà o accordi cioè forme di diritto privato più rapide e meno costose.
PRINCIPI COTITUZIONALI
L'amministrazione è disciplinata direttamente e indirettamente in 4 luoghi e modi diversi:
Amm.ne come apparato esecutivo del governo : in base all' art. 95 " i ministri sono responsabili . individualmente per la condotta del proprio dicastero " in sostanza il ministro è un tratto d'unione tra Parlamento e P.A. e l' amm.ne è in pratica l'apparato esecutivo del governo del quale fanno parte i ministri - capi dell'amm.ne. ora comunque l'amm.ne è sottoposta al principio di legalità e alle numerose riserve di legge esistenti.
L'amministrazione come svolgimento di funzioni pubbliche nell'interesse della
Collettività ( art. 97, 98 ):
gli uffici pubblici sono organizzati secondo la legge
le leggi sull' amm.ne devono rispecchiare
. buon andamento
. imparzialità ( assunzioni per concorso, al servizio esclusivo della nazione, limitazione all'iscrizione a partiti )
In questi casi l'amm.ne non si comporta più come apparato esecutivo del governo ma in funzione della collettività.
3. Amm.ne indipendente:
A questo punto, gli enti autonomi possono agire difformemente dal governo centrale in quanto la loro amm.ne può essere politicamente diversa della maggioranza governativa.
4. Amm.ne come funzione essenzialmente locale: l' art. 118 " le funzioni amm.ve sono attribuite ai comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, sino conferite a Province, città metropolitane, regioni e Stato sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza."
La norma si compone di due elementi: da un lato attribuisce i compiti amministrativi al comune in quanto organizzazione di governo più vicina ai cittadini ( principio di sussidiarietà ), dall'altra consente di assegnare compiti amministrativi ai livelli superiori di governo, quando tale assegnazione sia funzionale ad una migliore cura degli interessi pubblici coinvolti ( principio di adeguatezza ).
Si producono in questo modo 4 conseguenze:
1. Si riduce l'ambito di applicazione della concezione dell'amministrazione come apparato
esecutivo del governo
2. Si rafforza il legame tra amministrazione e collettività
3. La concezione dell'amministrazione come funzione essenzialmente locale e quella dell'amministrazione indipendente interagiscono tra loro;
4. si scinde la funzione amministrativa da quella legislativa
PRINCIPIO DI LEGALITA'
Il principio di legalità può definirsi come la sottoposizione dell'amministrazione alla legge, nel senso che l'amministrazione può fare solo ciò che è previsto dalle leggi e nel modo da esse indicato. Oggi l'amministrazione è collegata al parlamento indirettamente attraverso il governo e direttamente perché è organizzata e agisce solo secondo i criteri e le direttive fissati dal parlamento stesso con le leggi. Il privato agisce nell'ambito delle leggi che stabiliscono i limiti della sua azione, ma nell'ambito delle quali il privato è libero. La pubblica amministrazione, invece, agisce secondo le direttive poste con le leggi che determinano positivamente i modi in cui l'amministrazione deve agire; l'amministrazione può compiere soltanto gli atti indicati dalla legge, solo nel modo, per i motivi e nei tempi indicati dalla legge stessa. Quindi rispetto ai privati la legge si presenta come un circolo, nell'ambito del quale ogni comportamento è lecito; rispetto all'amministrazione si presenta come un binario, per poter essere legittima l'attività amministrativa deve procedere lungo di esso.
Il principio di legalità è limitato alle attività autoritarie dell'amministrazione che ogni volta che agisce compie scelte (discrezionalità amministrativa).
NUOVI PRINCIPI SUI RAPPORTI TRA POLITIA E AMM.NE
I D.lvo. 267/2000 e D.lvo. 165/2001 hanno introdotto nuovi principi sui rapporti tra politica ed amministrazione e sui rapporti tra organi di governo elettivi e organi amministrativi composti con personale pubblico professionale. Secondo questi principi, gli organi a composizione politica debbono dirigere e controllare mentre quelli a composizione burocratica debbono gestire. Lo scopo è evitare che i politici posti al vertice
dell'amministrazione si interessino di decisioni minute, amministrative, per le quali è possibile commettere imparzialità. La riforma cost. 3/01 ha sancito la separazione tra attività legislativa ( Stato, regioni ) e amm.va ( comuni ).
PRINCIPI SOVRANAZIONALI
Le amministrazioni sono regolate da principi proveniente dagli organismi sopranazionali. Il l' art.6 della convenzione Europea prevede il riconoscimento di una serie di diritti fondamentali dei cittadini nei riguardi delle pubbliche amministrazioni. La più importante è: " ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge, il quale deciderà sia delle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere civile, sia della fondatezza dell'accusa penale che le venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente". La corte europea ha stabilito una serie di principi da applicare ai rapporti cittadino-amm.ne:
indipendenza e imparzialità dell'organo decidente
sottoposizione dello stesso alla legge
obbligo di assicurare il contraddittorio
pubblicità della procedura
diritto delle parti di munirsi di un difensore
obbligo dell'autorità di decidere entro un termine ragionevole.
Lo stato è tenuto a garantire una soddisfazione pecuniaria al soggetto leso.
Se si passa poi alla norma del trattato che impegna l'unione a rispettare i diritti fondamentali. Si deve osservare che un organo giurisdizionale, la corte di giustizia della comunità europea, ha tratto dalla norma generale una serie di principi regolatori dei rapporti tra l'amministrazione e i privati. I principi sono:
legalità (le autorità amministrative si devono informare al diritto)
l' eguaglianza, la proporzionalità (le misure prese non devono comportare sacrifici sproporzionati per i privati)
contraddittorio( i soggetti interessati devono essere sentiti prima che la decisione venga adottata)
La
posizione dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni è stata
rafforzata e garantita attraverso la previsione
25. NOZIONE ED ESTENSIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Non esistono criteri univoci di definizione della P.A. Ci si può riferire:
Costituzione art. 97, 98
Riforma della contabilità del 1978 ( elenco di tutti gli enti pubblici allo scopo di normalizzare e consolidare i conti economici
D.lvo 165/01
Disposizioni comunitarie
TIPI DI AMMINISTRAZIONE
Col passare degli anni si è passati da un organizzazione monista ( centrale e compatta ) ad una reticolare. Oggi vi è una pluralità di soggetti che può esprimere la volontà dello Stato in sede amministrativa. La struttura e quindi anche i conflitti si moltiplicano: infatti l'organizzazione reticolare è articolata su più poli posti in aree diverse: Stato, regioni, organismi sopranazionali.
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