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Richiami di contabilità per commessa e per processo
1.1 Contabilità per commessa
La contabilità per commessa (job costing) viene utilizzata nel caso di aziende con produzione discontinua e diversificata (produzione di impianti industriali, cantieri navali, carpenterie, fonderie, imprese edili, aziende artigianali). L'oggetto di costo è definito fisicamente e temporalmente ed è costituito dalla commessa (detta anche job) ossia da prodotti uguali, definiti nella loro quantità e qualità. L'attribuzione dei costi viene fatta direttamente al job.
Con questo sistema si definisce completamente il costo di una commessa ed è possibile:
- stabilire il prezzo di vendita;
- valutare quali commesse presentano dei margini positivi e quali no;
registrare i costi di commesse già lavorate e su questa base formulare dei preventivi sulle commesse future.
Richiamiamo sinteticamente lo schema del job costing:
La lavorazione ha origine da un ordine
Ad ogni ordine viene assegnato un numero e una scheda di commessa, su cui vengono caricati tutti costi assorbiti dalla commessa
Quando la lavorazione è ultimata si sommano tutti i costi registrati sulla commessa e li si divide per la numerosità del lotto
Poiché nello stesso periodo vengono lavorate più commesse bisogna imputare correttamente i costi comuni
Occorre inoltre tenere conto della eventuale presenza di difettosità. Si ricorda che, quando si applica il job costing va sottratto al costo della commessa il costo della eventuale difettosità non recuperabile registrata nel periodo e nel corso della lavorazione della commessa.
1.2 Contabilità per processo
La contabilità per processo (process costing) viene utilizzata nel caso di aziende con produzione continua, di massa, di prodotti sempre uguali (aziende chimiche ed estrattive, raffinerie, fabbriche di bevande, mulini, laminatoi). L'oggetto di costo è definito solo temporalmente ma non fisicamente, in quanto la produzione è costituita da un flusso.
In altri termini, Si fa riferimento, nel calcolo dei costi, alle fasi di realizzazione della produzione in un determinato arco temporale.
Richiamiamo sinteticamente lo schema del process costing:
Si attribuiscono le spese ai singoli centri operativi
Si ripartiscono i costi dei centri ausiliari
Si calcola il numero delle unità lavorate da ogni centro nel periodo considerato
Si divide il costo di ogni centro per il numero delle unità lavorate (con riferimento al periodo)
Si sommano i costi unitari dei singoli centri e si ottiene il costo di trasformazione di una unità di prodotto finito
Si aggiunge al costo di trasformazione il costo delle materie dirette per ottenere il costo pieno industriale dell'unità di prodotto
Ricordiamo che il problema di determinazione dei costi unitari si complica per la presenza nel periodo di:
a) unità completate ma iniziate nel periodo precedente (work in progress iniziali trasformati in prodotto finito nel periodo in esame);
b) unità iniziate e non completate nel periodo (che danno luogo a work in progress finali);
c) unità parzialmente lavorate e scartate nel periodo.
Per tener conto di tali problemi si ricorre al concetto di Unità Equivalente (Neq).
E' opportuno infine richiamar alcuni aspetti particolari del Process Costing.
Diversi prodotti realizzati nel reparto, nello stesso periodo di tempo: è necessario in tal caso ricondurre tutti i prodotti ad un prodotto equivalente, e quindi eseguire la procedura.
Presenza di risorse che vengono assorbite in modo diverso dai diversi prodotti in lavorazione: è necessario in tal caso calcolare Neq per le diverse tipologie di costo ad esse connesse.
Occorre inoltre tenere conto della eventuale presenza di difettosità. Si ricorda che, quando si applica il process costing: la difettosità normale è a carico della produzione valida; la difettosità eccezionale va detratta dal valore del prodotto e considerata costo del periodo; il valore di recupero della difettosità normale va detratto dal costo del prodotto.
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