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UNIFICAZIONE DELLO STATO TEDESCO
Per Hegel la storia è opera della ragione, che si incarna nei singoli stati sollecitandoli alla lotta per la propria indipendenza, vede la guerra come uno strumento di progresso, è sempre il più forte a vincere, lo stato che deve predominare su tutti gli altri è quello germanico poiché solo il popolo tedesco è "perfetto". Egli identifica nello stato di diritto l'irruzione di Dio del mondo; la realizzazione dell'Assoluto è avvenuta per mano dello stato prussiano e del "Cancelliere di ferro"che nel 1870 portò la Germania all'unificazione.
Hegel non vuole animare le masse, sa che deve cavalcare il contesto storico-sociale nel quale il suo paese si trova: coesiste in lui, insieme ad un'aspirazione di modello filosofico, una vivissima attenzione ai fatti concreti della storia.
Disegnato il suo sistema filosofico Hegel vi costruisce sopra l'architettura dello Stato. Egli vuole superare il modello di Stato basato sui valori di libertà ed uguaglianza promulgati dalla Rivoluzione francese; valori, che per lui, non sono valori universali perché non sono espressione dello spirito.
IL CANCELLIERE DI FERRO E
Bismarck apparteneva per nascita agli Junker, la nobiltà agraria, classe privilegiata che manteneva le leve del potere nell'esercito. Convinto del fatto che si sarebbe arrivare all'unificazione soltanto con il ferro e con il sangue, dopo aver condotto la Prussia a superare felicemente il conflitto con l'Austria nel , con la vittoria di Sadowa e aver guidato la trasformazione della federazione degli stati tedeschi nel nuovo stato federale germanico, Bismarck sfrutta la questione della successione al trono di Spagna per far scoppiare la guerra tra Prussia e Francia. Bismarck fa in modo di irrigidire le relazioni diplomatiche, nella speranza che l'imperatore francese, sentendosi umiliato per l'intransigenza tedesca, che in realtà non era tale, cada nella trappola e dichiari guerra alla Germania. Così avviene. La guerra ha un esito molto rapido e si risolve con la vittoria prussiana a Sedan, il 2settembre e la prigionia dello stesso Napoleone III. Il 18 gennaio a Versailles viene proclamata la nascita dell'impero tedesco. La sua grande abilità fu quella di dar vita ad un processo di unificazione per mezzo della politica estera.
La pace di Francoforte del 10 maggio , che pone fine alla guerra franco-tedesca, prevede:
La politica di Bismarck prevede la creazione di un sistema germanocentrico con la Germania presente in qualsiasi scenario e gli altri paesi relegati a partner subordinati. I suoi principi guida sono:
Protezionismo doganale dal'1 1879.
Si allea con il centro per contrastare il socialismo.
PUNTI DEBOLI DELLA POLITICA DI BISMARCK
Bismarck fu un grande stratega, grazie alla sua politica tra il 1870 e il 1890 l'Europa trascorse un periodo di pace; alla morte di Guglielmo I fu costretto alle dimissioni e il nuovo imperatore non fu in grado di mantenere l'equilibrio e il mondo si preparò ad affrontare la prima guerra mondiale.
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