L'Italia dal miracolo economico alla crisi della prima
repubblica
Parola chiave: Mafia
1958->1963: miracolo economico, tasso di sviluppo inferiore in Europa solo a
quello tedesco.
1963-64: processo inflazionistico, battuta d'arresto. a partire dal '66, la
crescita riprese, anche se a ritmi più lenti.
Profonde trasformazioni: l'Italia entrò nella civiltà dei consumi,
disordinatamente, quasi di colpo.
crescita delle città, fra il '51 e il '63 a un fortissimo incremento
dell'occupazione nei settori del commercio e dell'edilizia => espansione
delle città in forme caotiche, senza piani regolatori => disordine urbano.
simboli principali di questo cambiamento: la televisione, fu il maggiore
strumento di unificazione linguistica e culturale dell'Italia del miracolo;
l'automobile, fu l'espressione principale di una supposta parificazione
economica e sociale..
Il centro-sinistra
Inizio degli anni '60, ingresso dei socialisti nell'area di governo. proteste
dei partiti laici e della sinistra Dc. Tambroni fu sconfessato dalla stessa Dc
e costretto a dimettersi. gravissima crisi, fu formato un nuovo governo
monocolore presieduto da Fanfani. nuova alleanza sancita '62, grazie alla
sapiente regia del segretario Aldo Moro, che riuscì a far accettare la svolta
al grosso del suo partito. Il programma del centro-sinistra: realizzazione
della scuola media unificata, attuazione dell'ordinamentoregionale previsto
dalla Costituzione, l'imposizione fiscale nominativa sui titoli azionari e
nazionalizzazione dell'industria elettrica. Queste due ultime riforme, erano
state da tempo richieste dai socialisti come condizione per il loro ingresso
nella maggioranza.
1962: creazione dell'Enel.
1963: le elezioni. Governo «organico» di centro-sinistra sotto la presidenza di
Aldo Moro. rifiuto ideologico di scelte radicali erano tipici della cultura
cattolica: Aldo Moro, tendeva a risolvere i contrasti col compromesso e la
mediazione.
1964: scissione socialista e il Psiup. Morte di Togliatti. elezione alla
presidenza della Repubblica del leader socialdemocratico Giuseppe Saragat, che
successe a Segni.
la formula di centro-sinistra sarebbe durata, per oltre un decennio, con i
governi presieduti fino al '68 da Moro, poi da Mariano Rumor e da Emilio
Colombo.
1968: mobilitazione degli studenti universitari. Assunse in Italia come
caratteristica specifica una forte ideologizzazione in senso marxista e
rivoluzionario. Promosso all'inizio da una minoranza di estrazione borghese e
allargatosi poi, col Coinvolgimento degli studenti medi, a strati sociali più
ampi, il movimento studentesco, a partire dall'autunno '68 (l'autunno caldo)
individuò il suo interlocutore privilegiato nella classe operaia.
Nuovi gruppi politici «extraparlamentari»: Potere operaio, Lotta continua,
Avanguardia operaia, l'Unione dei marxisti-leninisti.
1970: approvazione dello Statuto dei lavoratori.
1968-70: furono approvati i provvedimenti relativi all'istituzione delle
regioni.
1970: la legge Fortuna-Baslini introduceva in Italia l'istituto del divorzio.
La crisi del centro-sinistra
1969: strage di piazza Fontana: una bomba esplosa a Milano, nella sede della
Banca nazionale dell'agricoltura. L'incapacità dello Stato a risolvere il caso.
1970: rivolta di Rggio Calabria, guidata dagli esponenti dell'Msi.
L'impotenza dimostrata, in questa come in altre occasioni, dai poteri pubblici
rifletteva anche profonde divisioni all'interno dello schieramento di governo.
1972: ricorso a elezioni politiche anticipate, rivelatosi inutile sia durante
il governo Andreotti ('73-73) che quelli di Mariano Rumor ('73-74). Le
difficoltà economice furono aggravate dalle conseguenze della guerra
arabo-israeliana del Kippur.
Si diffuse la sfiducia nel sistema dei partiti.
1974: riforma fiscale
1975: riforma del diritto di famiglia, che sanciva la parità giuridica fra i
coniugi; abbassamento della maggiore età, cui era legato il diritto di voto, da
ventuno a diciotto anni.
1978: il Parlamento approvò la legge che legalizzava e disciplinava
l'interruzione volontaria della gravidanza.
metà degli anni '70: sull'onda del successo nel referendum sul divorzio il
segretario del Pci Luigi Berlinguer stabilì contatti con i comunisti francesi e
spagnoli per avviare una politica comune in Europa occidentale
(«eurocomunismo»).
spostamento a sinistra dell'elettorato => accentuò i dissensi fra Dc e Psi.
1975: si giunse così, al disimpegno socialista dal governo, fine
dell'esperienza del centro-sinistra.
1976: elezioni anticipate. La Dc recuperò i voti perduti, il Pci avanzò
ulteriormente, il Psi registrò una sostanziale sconfitta (ascesa alla
segreteria di Bettino Craxi, leader della corrente autonomista). Nuova formula
di governo: coinvolgimento del Pci nella maggioranza. governo monocolore,
democristiano, guidato da Giulio Andreotti.
Terrorismo nero, terrorismo rosso:
Il tratto distintivo del terrorismo di destra fu il ricorso ad attentati
dinamitardi in luoghi pubblici, che provocavano stragi indiscriminate, con lo
scopo di diffondere il panico.
1974: bombe in piazza della loggia a Brescia e quelle sul treno Italicus.
1980: l'attentato alla stazione di Bologna, con oltre 80 morti. Solo in questo
caso si giunse a una sentenza definitiva contro alcuni terroristi di destra.
Fattori che contribuirono alla nascita del terrorismo di sinistra: immagine di
uno Stato debole e minato dalla corruzione politica, ma anche alla presenza del
terrorismo di destra e alla psicosi di un colpo di Stato.
Le Brigate rosse. giovani provenienti per lo più dalla militanza nelle file del
movimento studentesco, dei gruppi extraparlamentari e degli stessi partiti
della sinistra storica. Sequestri di dirigenti industriali e di magistrati, del
giudice Sossi nel '74, nel '76, uccisione del procuratore generale di Genova
Coco e dei due uomini della sua scorta.
anni fra il '77 e l'80, quelli in cui il terrorismo sembrava non più
arginabile, furono fra i più duri della storia della Repubblica.
6 marzo 1978: rapimento di Aldo Moro, presidente della Dc e principale artefice
della nuova politica di «solidarietà nazionale».
9 maggio 1978: Moro fu ucciso.
1978: legge sull'equo canone, che avrebbe prodotto risultati disastrosi;
riforma sanitaria (introduzione delle Usl) rivelatasi fonte di inefficienza e
di sprechi.
Gli scandali giunsero a toccare la presidenza della Repubblica, costringendo
alle dimissioni, nel '78, il democristiano Giovanni Leone.
1978: alla presidenza della Repubblica fu eletto il socialista Sandro Pertini.
Si andava frattanto esaurendo l'esperienza della solidarietà nazionale. Il
nuovo corso impresso da Craxi alla politica socialista ricreava le condizioni
per una ripresa dell'alleanza fra il Psi e i partiti di centro. I comunisti
minacciavano il passaggio all'opposizione.
1979: la crisi che seguì portò a nuove elezioni anticipate.
anni '80: significativi mutamenti nel panorama politico. ritorno alla
coalizione di centro-sinistra (Dc, Psi, Pri, Psdi), allargata, a partire
dall'81, anche al partito liberale
=> formula di governo detta di pentapartito. La Dc, per la prima volta dopo
il '45, cedette la guida del governo, affidata nell'82-83 al segretario
repubblicano Giovanni Spadolini e, dopo le elezioni dell'83, al leader
socialista Bettino Craxi.
Per la Dc: segreteria di Ciriaco De Mita, cercò di cancellare l'immagine di una
Dc logorata dagli scandali e dalle clientele.
Per il Pci: l'immagine di partito dalle «mani pulite» e il carisma personale di
Berlinguer conservarono tuttavia al partito una larga base elettorale.
anni '80: ripresa economica: aumento delle esportazioni e profondo rinnovamento
tecnologico
Scandalo della Loggia P2, una specie di branca segreta della massoneria, ben
inserita nel mondo politico, nella burocrazia e nei vertici militarie
sospettata di perseguire anche il fine di una ristrutturazione autoritaria
dello Stato.
1982: assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, già protagonista
della lotta al terrorismo, inviato come prefetto a Palermo per coordinare la
lotta alla mafia.
1984: attentato su un treno nella galleria «direttissima» fra Firenze e
Bologna: l'attentato si rivelò di origine mafiosa. Mafia e camorra trovavano la
loro principale fonte di lucro nel controllo del mercato della droga.
La lotta contro il terrorismo rosso: un numero crescente di pentiti, grazie
anche a una legge approvata nell'80 che concedeva forti sconti di pena, diede
un notevole contributo alla sconfitta del terrorismo.
1985: Francesco Cossiga, democristiano, salì alla presidenza della Repubblica.
1987: crisi del lungo ministero Craxi e quinto scioglimento anticipato delle
Camere. Novità delle elezioni fu l'apparizione di nuovi gruppi: gli ambientalisti
(i Verdi),le Leghe regionali (presenti soprattutto in Lombardia e nel Nord).
Due sucessivi governi a guida democristiana: il governo Goria (1987-88) e il
governo De Mita (1988-89)
1989: De Mita fu sostituito da Forlani alla guida del partito.
1989: governo Andreotti, che pure sulla carta si fondava su un accordo politico
più forte rispetto ai precedenti «accordi di programma», riusciva a riportare
la compattezza nella maggioranza, che anzi doveva affrontare una nuova crisi
nel '91.
La crisi della prima Repubblica: al di là della tradizionale denuncia del
malcostume politico, era il sistema nel suo insieme ad essere ora messo sotto
accusa.