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L'Impero Carolingio




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L'Impero Carolingio



I Carolingi

o      Dal VIII sec. Emerse il regno dei franchi della dinastia dei merovingi, di cui erano maestri di palazzo i carolingi (cioè coloro che assistevano il sovrano nell'esercizio del potere); tuttavia essi nella pratica avevano acquisito un enorme potere.

o      Pipino di Landen morì nel 639 e un suo discendente, Pipino di Heristal, nel 687 unificò tutti i territori delle Gallie in un unico dominio, che sarebbe stato consolidato dal figlio Carlo Martello.
Quest'ultimo nel 732 sconfisse gli arabi presso Poitiers con i suoi cavalieri franchi bardati di ferro; così riconquistò la Galla meridionale e pose fine alle razzie arabe.

o      L'esercito franco era formato da una parte da qualsiasi franco abile nel combattimento, ma il suo punto di forza erano i cavalieri scelti, vassalli dei carolingi. Essi venivano favoriti dal governo in quanto l'attrezzatura comportava un'ingente impegno economico.

o      Con i franchi venne abbracciato il cattolicesimo, e quando Pipino il Breve (figlio di Carlo Martello) chiese nel 750 al papa se il titolo di re spettava a chi ne aveva titolo o a chi deteneva il potere di fatto, il pontefice rispose subito a favore di Pipino. Quindi nel 751 egli venne incoronato re, deposto l'ultimo dei merovingi. Attraverso l'incoronamento da parte del papa il re derivava il suo potere da Dio.

o      Pipino morì nel 768 e gli successero Carlomanno e Carlo, suoi figli, ma la morte di Carlomanno 3 anni dopo ricondusse il potere nelle mani di Carlo, detto Carlo Magno ("Il Grande").
Egli sottomise e conquistò:

I sassoni, conquistando così la Germania settentrionale.

La Baviera.

Gi avari (796), popolo mongolo che premeva dal VI sec.

Intraprese campagne contro gli arabi di Spagna (801-813), conquistando la Catalogna e Barcellona, e costituendo la Marca Hispanica, che avrebbe difeso i confini meridionali.


Il Nuovo Impero d'Occidente

o      Quando i Franchi cercarono di conquistare l'Italia, tenendo conto della loro alleanza con Roma, il re longobardo Desiderio (756-774) dovette mantenere una certa cautela: come pegno di amicizia diede in spose le proprie figlie a Carlo e Carlomanno, ma Carlo la rifiutò.
Così la vedova e i figli di Carlomanno si rifugiarono da Desiderio, mentre a Roma veniva eletto papa Adriano I, avverso ai longobardi. Desiderio reagì attaccando il ducato di Roma, scatenando contro di sé anche Carlo, che scese in Italia nel 773; resistette solo Pavia, ma cadde nel 774, segnando la fine del regno longobardo in Italia.

o      La notte di Natale dell'800 il papa Leone III incoronò Carlo Magno imperatore d'Occidente; quella del pontefice fu una mossa astuta in quanto:

Rafforzava la sua autorità sui rivali romani.

Affermava la sua indipendenza da Bisanzio.

Stabiliva che il potere politico derivava da Dio e quindi si riservava il diritto di conferirlo.

o      Da questo momento ha inizio quindi la diarchia di impero e papato, in cui anche la cultura e l'istruzione erano organizzate dalla Chiesa. Bisanzio, la cui imperatrice era Irene, accettò un altro impero solo nell'812, dopo lunghe trattative e dopo che i franchi avevano attaccato a titolo dimostrativo i possedimenti bizantini in Italia; così, in cambio del titolo imperiale i franchi rinunciarono a occupare la laguna veneta.

o      Il Sacro Romano Impero veniva sentito come una continuazione dell'impero romano, tuttavia presentava diverse differenze:

Geografiche:

Ne restano escluse la penisola iberica, l'Italia meridionale e le coste africane, però in più comprende vaste zone della Germania.

La nuova formazione aveva l'asse portante nella linea nord-sud, da Acquisgrana a Roma, ed era continentale, mentre l'impero romano aveva come centro il Mar Mediterraneo ed era quindi prettamente marittimo.

Sociali:

L'impero carolingio ha un carattere disomogeneo, era formato da un mosaico di popoli diversi, mentre quello romano era reso più unito da organizzazione e istituzioni. Elemento di unione nell'impero carolingio è rappresentato dalla Chiesa.

Amministrative:

L'apparato burocratico romano era scomparso, come i funzionari della pubblica amministrazione.



o      L'impero era così organizzato:

Il governo centrale era costituito dal palatium ("palazzo"), cioè dall'imperatore e da chierici e cavalieri.

L'organismo politico fondamentale del palatium era la cancelleria, retta da un chierico, che si occupava degli atti legislativi e degli archivi di Stato.

Vi era poi il conte palatino, responsabile dell'amministrazione della giustizia in caso di assenza dell'imperatore.

Il conte (da comes, "compagno") era a capo di un distretto, amministrava la giustizia e convocava l'esercito.

Egli veniva aiutato a volte dai visconti e dagli scabini (giudici che lo aiutavano nei processi).

I marchesi governavano le marche, che si suddividevano in contee, e controllavano le regioni di frontiera.

I conti e i marchesi erano controllati dai missi dominici ("inviati del signore"), in genere un laico e un ecclesistico.

o      Si erano formati dei latifondi ecclesiastici dalle donazioni dei fedeli o dai lasciti di terreni, e dovevano servire a mantenere i chierici e a finanziare le attività caritatevoli della Chiesa.
Così molte istituzioni ecclesiastiche ottennero delle immunità che vietavano di imporre loro tributi o prestazioni di mano d'opera e impedivano l'alienazione delle terre. Inoltre potevano contare sui vassalli di abati e vescovi per la loro protezione e difesa.


La Cultura in Età Carolingia

o      Durante l'impero romano, la cultura classica era ciò che consentiva l'accesso all'aristocrazia, ma nei sec. VI-VIII scomparì il pubblico aristocratico e colto, per lasciare spazio all'aristocrazia guerriera germanica, che vedeva con sospetto questo sapere.

o      Gli intellettuali diventarono i chierici, la cultura, anche l'istruzione più basilare, era diventata di monopolio della Chiesa, ma alla lingua latina veniva sempre riconosciuta grande importanza.

o      Si arrivò ad una scissione tra cultura elevata, scritta, detenuta dalla Chiesa e cultura popolare, costituita da tradizioni e leggende tramandate oralmente.
Così si vennero a formare delle lingue popolari, dal cui incontro con il latino e le lingue germaniche nacquero le lingue odierne; le lingue volgari (da vulgus, "popolo") si formarono nel IX - X sec.

o      Nel IX sec. il panorama culturale cambia e inizia la cosiddetta rinascenza carolingia: alla corte di Carlo Magno confluirono intellettuali di tutta Europa, venne rinnovata l'istruzione (che consisteva nell'insegnamento dei salmi, della scrittura, del canto, dei calcoli e della grammatica) e la cultura classica venne recuperata con funzioni didattiche.

o      Alla morte di Carlo Magno, nell'814, il trono passò al figlio Ludovico il Pio, che, alla sua morte (840) conferì il potere ai tre figli Ludovico il Germanico comandò la Germania, Lotario prese il titolo imperiale e il comando della fascia centrale, comprese Aquisgrana e Roma, Carlo il Calvo la Francia.
Nel
l'842, a Strasburgo, Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo strinsero un'alleanza contro Lotario, e il "giuramento di Strasburgo" venne redatto nelle due lingue volgari.
Nell'843 col trattato di Verdun Lotario riconobbe la spartizione dell'impero ma volle conservare il titolo imperiale.
l'impero, così disgregato, venne riunificato solo da Carlo il Grosso, l'ultimo dei carolingi, nell'882, grazie ad una fortunata serie di coincidenze, ma nell'887 egli venne deposto dai suoi feudatari.

o      L'Italia appariva così: il regno d'Italia disputato tra i vari feudatari centro-settentrionali, mentre il sud era diviso tra papato, domini bizantini e duchi longobardi.
Dall'888 al 923 riuscì a governare Berengario, duca del Friuli, sul regno d'Italia, ma non riuscì a raggiungere un forte potere. Il trono passò quindi a Ugo di Provenza  (926-947) che riuscì a controllare anche il papato, contraendo matrimonio con Marozia, appartenente ad una potente famiglia romana; tuttavia, non potendo domare l'aristocrazia romana, dovette lasciare Roma e ogni desiderio di interferire con il papato.




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