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LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La prima fase del conflitto
Non c'è dubbio che la causa della Seconda Guerra Mondiale furono le pretese di Hitler, ma si arrivò al punto di rottura anche per gli errori commessi dalla Francia e dall' Inghilterra.
La volontà espansionistica di Hitler si era manifestata, temibile e decisa, con le operazioni militari e le trattative diplomatiche che nel 1938 gli avevano consentito di annettere i territori austriaci e di impadronirsi della regione cecoslovacca dei Sudati. Hitler credeva di riuscire a ottenere alcuni vantaggi senza correre rischi, ma le cose andarono diversamente da quanto aveva auspicato: infatti l'Inghilterra e la Francia, alleate alla Polonia, di fronte alle nuove minacce naziste, decisero di intervenire.
L'invasione della Polonia e lo scoppio della guerra
La Polonia non accettò le imposizioni tedesche e si rifiutò di consegnare i territori richiesti.di conseguenza il 1° settembre del 1939 l'esercito tedesco iniziò l'invasione della Polonia, le truppe polacche furono annientate dai carri armati tedeschi e la Germania occupò tutto il paese, compresa la capitale Varsavia.
Il 3 settembre Francia e Inghilterra scesero in campo contro la Germania: iniziò così la seconda guerra mondiale.
La sconfitta della Francia
Nonostante la lunga preparazione alla guerra, sia la Francia che l'Inghilterra si mostrarono del tutto incapaci di calcolare gli effetti dello scontro con la Germania. Così nel maggio del 1940 le truppe corazzate di Hitler, muniti di veloci carri armati e preceduti da bombardamenti aerei, sfondarono i fronti nelle Ardenne e aggirarono il grosso dell'esercito francese.
Dopo aver riorganizzato le forze, il 14 giugno i tedeschi occuparono Parigi e il 22 giugno la Francia dovette chiedere alla Germania un armistizio
L' Italia entrava in guerra il 10 giugno a fianco della Germania e attaccava la Francia a sud, per altro senza alcun successo.
La <<battaglia d' Inghilterra>>
Contrariamente alle previsioni tedesche, l' Inghilterra decise di continuare la guerra, anche se ormai rimasta sola in tutto il continente europeo e nel Mediterraneo a fronteggiare la potenza della Germania. Alla fine di luglio fu dato il via all' operazione <<leone marino>>che prevedeva l'invasione dell' Inghilterra; e per circa tre mesi l'aviazione tedesca attaccò ogni giorno l' Inghilterra , ma seppe resistere coraggiosamente. La famosa <<battaglia d' Inghilterra>> fu combattuta fra il settembre e l'ottobre del 1940. Fondamentale per la resistenza dell' Inghilterra fu l' aiuto degli Stati Uniti. Il presidente Roosevelt garantì la concessione di mezzi navali, aerei e terrestri americani ai paesi impegnati contro il nazismo.
L'aggressione del Giappone e l'ingresso in guerra degli USA
Il 7 dicembre 1941 l'aviazione giapponese attaccò di sorpresa la flotta americana ancorata nelle isole Hawaii. Bombardieri e aerosiluranti giapponesi distrussero gran parte della flotta americana del Pacifico. Subito dopo anche la Germania e l'Italia dichiaravano guerra agli Stati Uniti.
L'illusione di Mussolini: una guerra breve
Mussolini era persuaso che l'Italia dovesse parteciparvi, per beneficiare dei vantaggi derivanti dalla vittoria tedesca ritenuta sicura.
L' Italia entrò in guerra a fianco della Germania il 10 giugno 1940. Occorrevano, disse in privato Mussolini, <<alcune centinaia di morti da gettare sul tavolo della pace>>. Egli aveva sottovalutato, però, le capacità di resistenza inglesi e il probabile intervento degli Stati Uniti nella guerra.
La scelta di Mussolini fu un tragico errore e costituì la causa di ripetute sconfitte e di inaudite sofferenze.
L'Europa nazista
Verso la metà del 1942 gran parte dell'Europa e quasi tutto il Nordafrica erano caduti sotto il dominio tedesco
L'occupazione portò al durissimo sfruttamento dei popoli sottomessi, alimentato dall'ideologia razzista del nazismo: tutti coloro che venivano considerati di razza inferiore furono internati nei campi di concentramento
La Resistenza europea
In tutti i paesi occupati dai nazisti si svilupparono gruppi clandestini di partigiani che combatterono gli occupanti tedeschi con le armi, seguendo la tecnica militare della guerriglia, o della guerra per bande, che consiste in una serie di rapide azioni a sorpresa contro le forze nemiche.
La liberazione dell'Europa
Il definitivo attacco contro la Germania si ebbe il 6 giugno 1944: gli Alleati sbarcarono in Nombardia, realizzando una delle più colossali operazioni militari della storia. La resistenza diede un importante contributo alla liberazione. L'ultima offensiva fu sferrata contemporaneamente da ovest e da est, mentre i bombardamenti sulla Germania radevano al suolo intere città. Il 30 Aprile 1945 Hitler, rifugiatosi in un bunker sotterraneo, si uccise con altri capi nazisti. Pochi giorni dopo, le armate tedesche si arresero in tutta Europa.
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