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La 'rinascita celtica', lo scontro sull'Home Rule e l'armamento di Unionisti e nazionalisti
Quando nel 1900 il Partito Parlamentare Irlandese (I.P.P.) venne infine ricostituito, esso era divenuto un partito autonomista moderato e perbenista, controllato dalla Chiesa cattolica. La causa indipendentista irlandese, pur mantenuta viva dall'attività clandestina della I.R.B., sembrò essere sostenuta solo da piccoli gruppi 'folkloristici' o puramente culturali, come la Gaelic League (dal 1893) che propugnava il ritorno del Gaelico alla posizione di prima lingua dell'Irlanda, esaltando il passato celtico, e come il Sinn Féin (dal 1905) guidato da Arthur Griffith (1871-1922), che voleva che i parlamentari irlandesi si ritirassero dal Parlamento britannico proclamando un Parlamento indipendente irlandese, e che in Irlanda il popolo creasse, coi metodi della resistenza passiva e contando solo sulle proprie forze, un 'contro-Stato' basato sulla negazione della legittimità del Governo britannico in Irlanda. Al di fuori di questa effervescenza culturale nazionalistica (chiamata 'rinascita celtica', Gaelic Renaissance), sembrò che l'effetto sociale delle riforme agrarie e dell'insediarsi dell'industria moderna anche a Dublino oltre che a Belfast, col formarsi di ceti medi più ampi spesso impiegati nell'amministrazione britannica, stessero per integrare completamente l'Irlanda nel Regno Unito, come era già successo con la Scozia.
Nel 1906 i Liberali inglesi tornarono al potere col Governo di Lord Asquith, e cercando l'appoggio dell'I.P.P. rimisero all'ordine del giorno un Home Rule 'moderato' in senso centralistico. Prevedibile l'opposizione della Camera dei Lord, che poté essere risolta (limitando il suo diritto di veto sulle leggi votate dalla Camera dei Pari) solo nel 1911, dopo un faticoso conflitto costituzionale e nuove elezioni, che resero determinante il sostegno dell'I.P.P. al Governo. Non era prevedibile, invece, la violenza degli Unionisti irlandesi, spalleggiati dai Conservatori inglesi, contro qualsiasi grado di autogoverno per l'Irlanda, che nel giro di pochi anni sembrò portare l'intero Regno Unito sull'orlo della guerra civile.
Infatti gli Unionisti irlandesi dell'Ulster, guidati da Edward Henry Carson (1854-1935) e organizzati dall'Ordine d'Orange, reagirono alla ripresentazione della legge sull'Home Rule con un giuramento solenne 'in difesa della fede protestante' (Ulster Covenant, Settembre 1912), firmato da duecentotrentasettemila uomini, in cui si impegnavano a resistere con tutti i mezzi, legali o illegali, ad un eventuale autogoverno dell'Irlanda, creando una forza armata per dimostrare la loro determinazione: la Ulster Volunteer Force (U.V.F., Forza Volontaria dell'Ulster, Gennaio 1913).
Per reazione anche i nazionalisti irlandesi moderati dell' I.P.P. dovettero costituire una milizia (Irish Volunteers, Volontari Irlandesi, Novembre 1913) in cui ebbero però un ruolo preminente i Repubblicani della I.R.B.. Nello stesso Novembre 1913 un grande sciopero operaio a Dublino portò alla costituzione della Irish Citizen Army (I.C.A., Esercito Civico Irlandese), guidato dal socialista rivoluzionario e nazionalista James Connolly (1868-1916).
Mentre l'Home Rule avanzava nel suo iter parlamentare la situazione divenne sempre più tesa: i Conservatori inglesi, spalleggiati dall'aristocrazia e dalla casta degli ufficiali di carriera, appoggiarono apertamente le illegalità degli Unionisti dell'Ulster, che costituirono un Governo Provvisorio (Settembre 1913), e che nell'Aprile 1914, cogliendo di sorpresa la polizia, riuscirono a farsi arrivare a Belfast 40.000 fucili da guerra dalla Germania. La maggioranza degli ufficiali dell'esercito britannico in Irlanda si dichiararono non disponibili a reprimere gli Unionisti. L'intero Regno Unito sembrava scivolare verso la guerra civile. Quando in Luglio a Dublino anche agli Irish Volunteers giunse un carico di armi tedesche i soldati di un reggimento britannico spararono sulla folla uccidendo quattro persone.
Lo scoppio della prima guerra mondiale (29 Luglio 1914) salvò il Regno Unito dalla guerra civile: l'Home Rule per l'Irlanda divenne legge nell'Agosto, ma la sua entrata in vigore venne sospesa a tempo indeterminato, a causa della guerra. Agli Unionisti dell'U.V.F. venne concesso di costituire una propria divisione nell'esercito britannico sul Fronte occidentale; anche i dirigenti nazionalisti moderati dell'I.P.P. incitarono i membri degli Irish Volunteers ad arruolarsi nell'esercito britannico: ne seguì la rottura tra Irish Volunteers e I.P.P..
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