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La prima guerra mondiale




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LA PRIMA GUERRA MONDIALE



L'EUROPA DEL 1914


Sin dal 1905 tra i più importanti Stati Europei si erano verificati contrasti ben precisi.

          L'Inghilterra, temeva la concorrenza commerciale e la potenza militare della Germania

          la Russia tentava di estendere il suo dominio sulla penisola balcanica scontrandosi con l'Austria;

          la Francia desiderava riconquistare l'Alsazia e la Lorena che aveva dovuto cedere alla Germania nel 1870 con la sconfitta di Napoleone III a Sedan;

          la Germania nutriva risentimenti verso la Francia, Belgio e l'Inghilterra perché queste nazioni avevano un impero coloniale più vasto del suo. La Germania era inoltre preoccupata per la forte competizione commerciale con gli Stati Uniti ed il Giappone;

          la Serbia auspicava ad unificare in un unico Stato nazionale tutti gli Stati Slavi del Sud e soprattutto mirava a liberarsi del dominio austriaco.

Ad acuire i contrasti tra i vari stati fu la volontà di potenza, il nazionalismo, cioè il desiderio di ciascuna nazione di primeggiare sulle altre ed imporre la propria supremazia politica e militare. Nacque cosi la Corsa agli Armamenti", per cui ogni nazione cercò di accumulare più armi possibili ed in questo si distinse soprattutto la Germania.




L'ENTRATA IN GUERRA "28-07-1914"


La causa principale della Prima Guerra mondiale fu la "Questione Balcanica", ma la causa occasionale fu l'attentato di Sarajevo. Il 28 giugno 1914 a Sarajevo l'arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia  furono uccisi da uno studente serbo di nome Princip. L'Austria accusò il governo serbo di essere responsabile dell'attentato ed inviò un ultimatum nel quale l'Austria chiedeva il permesso ai funzionari serbi di svolgere le indagini per scoprire i responsabili del delitto. La Serbia non accettò e l'Austria il 28 luglio le dichiarò guerra. In favore della Serbia scesero in guerra oltre all'intesa anche il Giappone. Dall'altra parte vi erano i due membri della Triplice Alleanza, l'Austria e la Germania. L'Italia si dichiarò neutrale avvalendosi del fatto che l'alleanza con la Germania e con l'Austria si basava su principi difensivi e non offensivi. Il teatro di guerra fu diviso in due fronti: "Fronte occidentale" contro la Francia e "Fronte orientale" contro la Russia. La Germania cercò di attaccare la Francia passando per il Belgio mentre l'Austria attaccava la Serbia.

Questa prima fase della guerra è nota con il nome di guerra di movimento. Mentre la Germania puntava sulla Francia, i Francesi tentarono di attaccare la Germania riuscendo nel 1914 a fermare l'avanzata tedesca sul fiume Marna. Da questo momento iniziò la cosiddetta Guerra di Trincea.




L'INTERVENTO DELL'ITALIA


Lo scoppio della guerra aveva colto di sorpresa l'Italia. Il governo Salandra. dichiarò la neutralità del nostro paese avvalendosi dei patti della Triplice Alleanza che prevedevano l'intervento solo in caso di aggressione. Ben presto sorsero polemiche tra i Neutralisti che ritenevano più utile e vantaggioso per l'Italia restare fuori dal conflitto, e gli Interventisti che vedevano nella guerra un'occasione di espansione economica e di prestigio militare. Essi erano i nazionalisti capeggiati da D'Annunzio, i liberali conservatori capeggiati da Antonio Salandra e i socialisti rivoluzionari come Benito Mussolini.




ANNO 1915


Il 26 aprile 1915 l'Italia firmò con l'intesa il patto di Londra con cui essa si impegnava ad entrare in guerra conquistando il Trentino, l'Alto Adige, Trieste e l'Istria. Il 24 maggio 1915 Italia dichiarò guerra all'Austria. Il comando dell'esercito fu affidato al generale Luigi Cadorna. La prima fase del conflitto fu promettente per gli italiani che conquistarono importanti posizioni raggiungendo la riva dell'Isonzo. Ma a Gorizia gli italiani subirono una violenta offensiva da parte degli austriaci e furono perciò costretti a organizzarsi in trincee.




ANNO 1916


All'inizio del 1916 l'Austria progettò una grande offensiva che prese il nome di Strafexpedition per punire l'Italia di aver tradito la Triplice Alleanza. Sul fronte francese occidentale nel 1916 i tedeschi sferrarono un attacco contro la piazzaforte francese di Verdun che fu conservata dai francesi. Questi, aiutati dagli inglesi il 1 luglio 1916, scatenarono una grande offensiva sul fiume Sornmk. Per la prima volta nel 1916 fecero la loro prima apparizione sui campi di battaglia i carri armati. Sul fronte orientale l'entrata in guerra della Bulgaria al fianco dell'Austria e della Germania aveva causato nel 1916 il crollo della Serbia.




ANNO 1917


Il 1917 segnò l'ingresso degli Stati Uniti d'America nel conflitto. Ciò che indusse il Presidente americano Wilson a dichiarare guerra alla Germania fu l'attacco dei sottomarini tedeschi alla flotta mercantile americana. Altri i motivi furono: i rapporti amichevoli con l'Inghilterra, i prestiti offerti dall'America agli inglesi. L'entrata nel conflitto degli USA nel 1917 provocò il ritiro della Russia dalla guerra.




1917: SUL FRONTE ITALIANO "LA DISFATTA DI CAPORETTO"


Tra il 24 e il 27 ottobre 1917 esercito italiano subì una violenta offensiva dalle truppe austro-tedesche che conquistarono Udine e raggiunsero il fiume Tagliamento. Facendo largo uso dei gas asfissianti, gli austro-tedeschi costrinsero gli italiani ad una drammatica ritirata, nota come la ritirata di Caporetto. Questo tragico evento provocò un'ingente perdita di uomini, determinò la stanchezza e Io scoraggiamento dei nostri soldati. La disfatta di Caporetto provocò la destituzione di Luigi Cadorna che fu sostituito dal generale Armando Diaz. Cadde anche il governo Salandra sostituito da Vittorio Emnue1e Orlando.




ANNO 1918


Nel 1918 sul fronte francese gli Imperi Centrali tentarono l'offensiva di S. Quintino bombardando Parigi, ma il generale Foch costrinse i tedeschi alla ritirata. In Italia il 24 ottobre il generale Diaz iniziò un'offensiva che prese il nome di battaglia di Vittorio Veneto portando alla liberazione di Trento e Trieste. Il 4 novembre a Villa Giusti presso Padova veniva firmato l'armistizio fra l'Italia e l'imperatore austriaco Carlo I. Restava in guerra la Germania, ma anche l'imperatore Guglielmo II fu costretto a fuggire e ad abdicare. Fu proclamata la repubblica ed il nuovo presidente Ebert l'11 novembre firmò a sua volta l'armistizio.




LA CONFERENZA DI PARIGI


La Prima Guerra Mondiale aveva causato il disfacimento di quattro imperi:

          turco;

          austro-ungarico;

          russo;

          tedesco.

Il 19 gennaio 1919 a Parigi si aprì la conferenza di pace, a cui parteciparono i paesi vincitori. Il presidente degli Stati Uniti, Wilson, aveva stilato un programma in quattordici punti per definire le trattative di pace. Il piano di Wilson partiva dal principio dell'autodeterminazione dei popoli, con il compito di risolvere qualsiasi controversia internazionale. Gli altri punti riguardavano: la riduzione degli armamenti. abbattimento delle dogane, il ripristino della libertà dei commerci. Il piano di Wilson fu di difficile attuazione. Innanzitutto alla conferenza non parteciparono i paesi sconfitti, inoltre vendette e interessi nazionali inclinarono lo spirito di pace. Alla fine della conferenza furono stabiliti cinque trattati di pace di cui due principali:


          Il Trattato di Versailles, che riguardava le condizioni di pace imposte dalla Germania. L'Alsazia e la Lorena dovevano essere restituite alla Francia: le colonie tedesche andavano distribuite tra l'Inghilterra, il Giappone e la Francia.

          Il Trattato di Saint Germain, che riguardava le condizioni imposte all'Austria. Sulle rovine dell'Impero Asburgico nascevano quindi tre nuovi Stati: l'Ungheria, la Cecoslovacchia e la Iugoslavia.


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