La Cirenaica -
La II Guerra Mondiale
Rommel si era rivelato
ancora una volta un maestro di tattica nel deserto e, superando d'astuzia i
comandanti inglesi aveva riconquistato la maggior parte della Cirenaica. Il
ripiegamento di quasi 500 chilometri fece crollare le speranze dei britannici
che gli costò la perdita di Bengasi e di tutti i depositi che il generale
Auchinleck era andato costituendo in previsione della sua offensiva di metà
febbraio. Rommel dovette rimanere sbalordito dello strepitoso successo delle
tre piccole colonne con cui aveva iniziato l'attacco e le appoggiò con tutte le
truppe che poté mettere in linea. Il generale Ritchie radunò nei pressi di
Gazala e di Tobruk le truppe del XIII corpo d'armata, ridotto cosi' a mal
partito, e le altre forze che erano state inviate in prima linea. Su tali
posizioni inseguitori e inseguiti tirarono il fiato e si guardarono in faccia
sino alla fine di maggio, allorché Rommel fu in grado di attaccare nuovamente.
Questo straordinario mutamento di fortuna e il grave rovescio militare furono
la conseguenza di due fattori strategici fondamentali: uno, i tedeschi avevano
virtualmente riconquistato la libertà di passaggio, attraverso il Mediterraneo
per rafforzare e vettovagliare le proprie forze corazzate; due, esso aveva
richiamato dalla Russia gran parte delle forze aeree. Le operazioni tattiche
locali non sono però mai state chiarite. Il giorno decisivo fu il 25 gennaio
allorché i tedeschi sfondarono in direzione di Msus. Da quel momento la
confusione e il mutamento dei piani lasciarono l'iniziativa nelle mani di
Rommel. Le truppe della brigata Guardie non riuscirono a capire perché non si
permettesse loro di resistere sul posto, ma gli ordini di ripiegamento furono
reiterati e tassativi. La 4a divisione anglo-indiana non ebbe alcuna
possibilità di agire utilmente. Solo in seguito si è appreso dai rapporti del
germanici che le loro forze corazzate erano numericamente superiori a quelle
britanniche. L'Afrika Korps disponeva di 120 carri efficienti e gli italiani di
80 o più, di fronte ai 150 della la divisione corazzata. Ciò nonostante, non si
riesce a comprendere perché la divisione inglese sia stata impiegata cosi
malamente. In un dispac- cio di Auchinleck era stato comunicato che «essendo
appena giunta dal Regno Unito, essa era priva di esperienza della guerra nel
deserto»; al che poi il generale aggiungeva il seguente commento conclusivo:
«Non solo i nostri carri armati disponevano di cannoni inferiori a quelli dei
carri tedeschi, ma anche i nostri carri da crociera erano durante la battaglia
inferiori dal lato meccanico. L'inferiorità di armamento e l'insufficienza
meccanica dei nostri carri armati furono aggravate dalla grave deficienza
rispetto ai tedeschi di armi anticarro». Tutte queste affermazioni meritano un
attento esame. La 1a divisione corazzata era una delle loro migliori unità. Era
formata in gran parte da uomini con più di due anni di addestramento e aveva
raggiunto un livello di preparazione altissimo, quale non era dato trovare in
nessun'altra delle loro unità regolari. Era stata sbarcata in Egitto in
novembre; prima di lasciare l'Inghilterra era stato fatto ogni sforzo in base
alle informazioni e alle esperienze più recenti per adattare i suoi automezzi
alle esigenze del deserto. Dopo l'abituale controllo nelle officine del Cairo,
la divisione aveva attraversato il deserto giungendo ad Antelat il 6 gennaio.
Allo scopo di preservare i cingoli, i carri armati avevano compiuto tutto il
viaggio nel deserto su speciali autocarri ed erano quindi giunti ad Antelat
infatti e in perfetto ordine. Tuttavia, senza essere stata severamente
impegnata in combattimento, questa divisione perse un centinaio di carri. Le
notevolissime scorte di benzina accumulate in zona avanzata furono abbandonate
durante la precipitosa ritirata e parecchi dei carri furono lasciati indietro
per mancanza di carburante. La brigata Guardie, ritirandosi in base agli ordini
ricevuti, trovò grossi depositi di benzina che avrebbe dovuto distruggere, dato
che i tedeschi erano ormai a breve distanza. Avendo però trovato anche parecchi
carri armati abbandonati nel deserto, essa provvide a trasportare la maggior
quantità di benzina possibile e a fornire equipaggi per i carri. Una sola
compagnia del Coldstream ne recuperò sei, che riusci a portare in salvo, mentre
altre unità ne recuperarono in numero anche maggiore. In realtà, alcune
compagnie si trovarono alla fine più forti di quanto fossero all'inizio,
disponendo di alcuni carri per l'azione combinata con la loro fanteria
motorizzata, secondo l'uso tedesco. Quando si pensi al costo, al tempo e alla
fatica necessaria alla creazione di un'unità come una divisione corazzata con
tutti i suoi uomini esperti e addestrati, allo sforzo richiesto per
trasportarla per la rotta del Capo, ai molti preparativi compiuti per farla
giungere sul terreno della battaglia, è davvero increscioso vedere quali
meschini risultati furono ottenuti a causa della pessima direzione. Ancor più
penose se si pensa quando l' insuccesso inglese viene messo a confronto con i
risultati raggiunti dai tedeschi, che pur si trovavano a oltre 600 chilometri
dalla loro base di Tripoli.