Anni di
crisi
Parola chiave: Monetarismo
inizio degli anni '70 due avvenimenti dalle conseguenze traumatiche
1971: Stati Uniti decisero di sospendere la convertibilità del dollaro in oro.
1973: decisione presa dai paesi produttori di petrolio, in seguito alla guerra
arabo-israeliana, di quadruplicare il prezzo della materia prima.
=> Generale tensione inflazionistica (stagflazione) dovuto in parte
all'origine «esterna» dell'inflazione, in parte alla maggiore rigidità dei
salari. Crescita della disoccupazione. Crisi del «Welfare State». La crescita
continua della spesa pubblica costrinse i governi a portare a livelli sempre
più alti la pressione fiscale. Avvento al potere dei conservatori in Gran
Bretagna, con Margaret Thatcher (1979) e l'elezione alla presidenza Usa del
repubblicano Ronald Regan (1980)
La crisi delle ideologie
Cultura di sinistra era stata la cultura egemone: si basava sul presupposto di
un'illimitata capacità espansiva del sistema economico. Queste e altre certezze
cominciarono a venir meno.
incapacità dei regimi ispirati al modello leninista e collettivista di offrire
soluzioni accettabili ai problemi della società contemporanea => fine del
mito Urss.
Drammatica esplosione di terrorismo politico, attuato da piccoli gruppi
clandestini fortemente militarizzati (le Brigate rosse in Italia; la Raf, ossia
federazione dell'Armata rossa, attiva in Germania; il gruppo di Action directe
in Francia) ispirate a una versione estremizzata del marxismo-leninismo.
movimenti di liberazione del Terzo Mondo e quelli nati dalle lotte delle
minoranze etniche nella stessa Europa (Ira ed Eta). terrorismo come fenomeno
internazionale: terrorismo di matrice fondamentalista islamica (1981: papa
Giovanni Paolo II fu gravemente ferito in Piazza San Pietro da un terrorista
turco).
Gli Stati Uniti e la «rivoluzione reaganiana»
Stati Uniti gli anni '70: crisi del dollaro, la guerra del Vietnam, il caso
Watergate, che nel 1974 costrinse alle dimissioni il presidente Nixon.
1976: Jimmy Carter cercò di promuovere una politica di tipo «wilsoniano»,
fondata sul difesa dei diritti umani => la linea di opposizione a quella
sovietica e la rivoluzione iraniana contribuirono alla sconfitta di Carter
1980: Ronald Regan, anziano esponente dell'ala destra del Partito repubblicano.
in politica estera adottò una linea più dura nei confronti dell'Urss,
incarnando l'orgoglio nazionalista americano.
Fra l'83 e l'86 l'economia riprese a marciare,
Strategia di Regan: mantenimento di un alto livello di armamenti (lo scudo
elettronico spaziale).
Sostegno in armi e materiali ai guerriglieri afgani in lotta contro l'invasione
sovietica, sfida ai regimi intagralisti del Medio Oriente, l'Iran e la Libia.
Regan concluse il suo secondo mandato con una popolarità pressochè intatta,
grazie anche al successo dei suoi incontri con il leader sovietico Gorbacev e
all'avvio di una nuova fase di distensione.
1988: George Bush, già vicepresidente con Regan: significativo
ridimensionamento dello scudo spaziale.
1989: intervento militare a Panama
1990-91: intervento massiccio contro l'Iraq di Saddam Hussein.
1991-92: dissoluzione della potenza rivale e definitiva vittoria degli Stati
Uniti.
L'Urss: da Breznev a Gorbacev (1985-90 segreteria del Pcus e poi presidente
dell'Urss nel '90)
Anni '70: furono gli anni del potere incontrastato di Breznev. Successo
effimero fu quello ottenuto dall'Urss nel vicino Afghanistan
1975: Conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa
Fine degli anni '70 i membri europei della Nato decisero l'installazione di
nuovi missili a media gittata - gli euromissili - per rispondere allo
spiegamento di armi analoghe da parte dell'Urss
Fine 1979: i sovietici inviarono in Afghanistan un forte contingente di truppe
che si dovette scontrare per quasi dieci anni, contro l'accanita resistenza dei
gruppi guerriglieri islamici (sostenuti dal Pakistan, dall'Iran e anche dagli
Stati Uniti).
1982: morte di Breznev
1985: Gorbacev, svolta radicale: la «perestroika» (riforma) => serie di
interventi nel segno della liberalizzazione, volti a introdurre nel sistema
socialista elementi di economia di mercato.
Ginevra ('85)e a Reykjavik ('86): Incontri fra Reagan e Gorbacev, inaugurarono
un clima più disteso nei rapporti Usa-Urss.
1987: terzo vertice a Washington che portò a uno storico accordo sulla
riduzione degli armamenti missilistici in Europa.
Emergere di movimenti autonomisti e indipendentisti fra le popolazioni non
russe: le tre repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania) e le
repubbliche caucasiche (Armenia , Georgia, Azerbaigian).
1988: l'Urss s'impegnò a ritirare le sue truppe dall'Afghanistan.
1989: nuovi incontri al vertice fra Gorbacev e Bush
1990: la Repubblica russa rivendicò la propria autonomia dal potere federale ed
elesse Boris Eltsin
Nuovo ordine internazionale:
1990: Parigi. Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa
Gran Bretagna
1979: vittoria dei conservatori di Margaret Thatcher (che governò
ininterrottamente per 11 anni).
1990: La presidenza passa a Hohn Major, conservatore.
Germania
1983: i governi Brandt e Smidth, ascesa al governo del cristiano-democratico
Helmuth Kohl.
Francia
1981-93: presidenza il socialista Francois Mitterrand
Governi a guida socialista si affermarono, all'inizio degli anni '80 , nelle
nuove democrazie dell'europa meridionale (Grecia, Spagna e Portogallo).
ulteriore allargamento della Cee, cui aderirono tutti e tre i paesi: la Grecia
nell'81, la Spagna e il Portogallo nell'86.
America Latina
quelli compresi fra la crisi petrolifera (1973) e la caduta del muro di Berlino
(1989) furono anni di profonde trasformazioni.
Il Cile, da Allende a Pinochet.
L'Argentina, fra peronismo e dittature militari. 1983: vittoria del radicale
Raul Alfonsin.
1984-85: si ebbero libere consultazioni in Perù, Uruguay, Bolivia.
1988: in Cile, il regime di Pinochet fu sconfitto => vittoria dei
democristiani.
1989: fu rovesciata anche la dittatura del generale Stroessner in Paraguay.
1992: in Perù. Colpo di Stato, sospensione della Costituzione ed esautorazione
del Parlamento.
Colombia: strapotenza dei grandi trafficanti di droga
1979: in Nicaragua il movimento sandinista rovesciò la dittatura di Somoza.
1989-90: elezioni che portarono al potere il fronte antisandinista.
La sconfitta dei sandinisti accentuava l'isolamento di Cuba, dove il regime di
Fidel Castro era messo in seria difficoltà dal collasso dell'Urss.
Asia comunista
Negli anni sucessivi alla vittoria dei comunisti in Vietnam (1975) e alla morte
di Mao in Cina (1976), l'Asia comunista attraversò una fase di profonde
trasformazioni e di drammatici conflitti.
tragiche vicende in Cambogia, dove i khmer rossi misero in atto, fra il '76 e
il '78, uno dei più radicali e sanguinari esperimenti di rivoluzione sociale
mai tentati nella storia. i comunisti cambogiani consumarono uno spaventoso
massacro, non solo dal punto di vista umano
1978: soldati vietnamiti, invadevano il paese e vi installavano un governo
«amico» rovesciando quello dei khmer rossi.
1979: i cinesi effettuarono una spedizione punitiva nel Vietnam del Nord.
Solo nell'88, grazie alla mediazione dell'Onu, le forze vietnamite cominciarono
a ritirarsi dalla Cambogia, raggiungendo solo nel '91 un precrio accordo di
pacificazione.
La Cina dopo Mao
Fine anni '70: ascesa di Deng Xiaoping: furono introdotti nel sistema elementi
di economia di mercato. La contestazione studentesca: Pechino, primavera
dell'89, serie di imponenti e pacifiche manifestazioni di piazza per chiedere
più libertà e più democrazia. intervento dell'esercito nella piazza Tienannen
(giugno '89) che si risolse in un vero e proprio massacro, suscitò reazioni
sdegnate in tutto il mondo democratico.
il paese più popoloso del mondo divenne teatro di un inedito esperimento di
liberalizzazione economica all'interno di un regime che si proclamava ancora
comunista.
Il «miracolo» giapponese
Uscito dalla guerra in condizioni disastrose, il Giappone era divetato, già
negli anni '60, la terza potenza economica del mondo, dopo Usa e Urss.