ACHEI
Antico nome con cui vengono abitualmente
designati da Omero i greci del tempo della guerra di troia.I greci di età
successiva proposero una ricostruzione genealogica del loro passato più antico
intesa a dar ragione delle suddivisioni etniche esistenti:essi fecero pertanto
di acheo,eponimo della stirpe,un fratello di Ione e un nipote di Elleno.Secondo
una diffsa tradizione,gli achei si erano ritirati nel Peloponneso occupandone
la parte orientale e meridionale;da lì avrebbero indotto gli Ioni a ritirarsi a
loro volta nell'Africa,donde,attraverso le Cicladi,questi sarebbero migrati
sulle coste dell'Anatolia,ove già da tempo,peraltro,s'erano in più luoghi
attesi gli Achei Micenei.La tesi della scuola italiana che negava valore alla cosiddetta
'invasine dorica' per identificare gli Achei con i Dori e porre
l'arrivo di questi ultimi in Grecia intorno al secolo XVI a.C.,non è più valida
perchè sono state fatte nuove scoperte in campo archeologico e linguistico
relative alla Grecia del II millennio a.C.Gli Achei erano un popolo politeista.
Adoravano le divinità e ne temevano l'ira e la vendetta; per questo motivo
prima di ogni azione importante ne interrogavano la volontà per mezzo degli
auspici. Gli Achei sacrificavano animali agli dèi e offrivano loro anche
prodotti della terra per ottenere vantaggi nelle attività di ogni giorno, senza
pensare alla vita ultraterrena. A capo degli dèi vi era Zeus e sua moglie Era.
Importanti erano soprattutto Poseidone, Atena, Apollo, Afrodite, Ade, Artemide,
Efesto e Eolo, ma c'erano anche un'infinità di divinità minori.Il commercio si
svolgeva nelle agorà, la piazza del mercato nella quale si riversavano con i
prodotti del loro lavoro artigiani, contadini e pescatori.I popoli dell'età
omerica non avevano monete, ma praticavano il baratto, cioè lo scambio delle
merci. Il valore tipo degli achei era costituito dal bue e dalla mucca.Come
mezzi di trasporto si usava il carro, ma ci si serviva anche di muli o di
schiavi. Le navigazioni avvenivano solo di giorno perchè i mari erano infestati
di pirati.L'unica arte che conoscevano gli Achei era quella di forgiare in
forme plastica i metalli. Come esempio, ci basta pensare allo scudo di Achille
descritto da Omero.Le abitazioni erano fatte di mattoni asciugati al sole, il
pavimento era di terra battuta, il tetto era di canne ricoperte di argilla, le
porte si chiudevano a catenaccio o con la chiave.Le case più lussuose avevano
le pareti interne di stucco dipinto, con fregi o bordi ornamentali.Gli Achei
(uomini e donne, nobili e popolani) coltivavano la terra: irrigavano i campi,
arginavano i fiumi, difendevano la terra dalle bestie feroci ricorrendo alla
caccia che era una necessita.Inoltre erano dediti all'allevamento di cavalli,
di bovini e soprattutto di pecore, che costituivano la loro ricchezza
principale.Non conoscevano il lavoro nelle miniere perché importavano i metalli
(rame, oro, argento, stagno e ferro).In famiglia lavoravano tutti per fare in
modo che bastasse a se stessa. Anche i re e le regine lavoravano; Ulisse,
infatti, si costruì il proprio letto, mentre la moglie Penelope, ma anche
Elena, moglie del re Menelao, e Andromaca, moglie di Ettore, tessevano e
ricamavano.I lavori più pesanti venivano affidati agli schiavi, mentre gli
uomini liberi si dedicavano anche al commercio e all'artigianato.