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CONSIDERAZIONI POSITIVE SULL'ADOLESCENZA
Gli studi sulla famiglia hanno privilegiato, ma approccio dello sviluppo in cui la famiglia è vista come un piccolo gruppo in evoluzione (con una storia passata e delle prospettive future).
Una teoria psicologica chiamata "FAMILY STRESS and COPING" ha messo in luce gli eventi stressanti dello sviluppo della famiglia.
Di fronte a questi eventi stressanti la famiglia risponde con le proprie risorse impiegate, si avrà adattamento o disorganizzazione.
Gli eventi stressanti possono essere l'entrata, l'uscita e lo sviluppo dei membri.
L'adolescenza si presenta come uno degli eventi critici.
A partire dalla metà degli anni '80 si sono incrementati gli studi sulla famiglia e sull'adolescenza. Questi studi hanno focalizzato l'attenzione sul contesto in cui si trova inserito l'adolescente e sulle diverse fasi dell'adolescenza.
L'adolescenza si divide in: prima, seconda e tarda adolescenza.
Manca una linea di demarcazione netta della fine dell'adolescenza, anche perché c'è una maggior permanenza del giovane in famiglia.
Separazione 3) Rinegozzazione
dell'adolescente del legame genitori- figli
dalla famiglia.
2) Trasformazione
dei legami esistenti.
L'adolescenza coinvolge tutta la famiglia, anche se da punti di vista diversi.
L'adolescente cerca di costruire una propria identità, ma di fatto continuerà ad oscillare tra autonomia e dipendenza dalla famiglia, tra attaccamento e desiderio di esplorazione. Per i genitori si tratta di ripercorrere la propria crescita, ricordando le difficoltà incontrate e di conseguenza riorganizzare il legame coi propri figli.
Ci sono famiglie che si oppongono al processo di crescita dei figli portando a dei veri e propri conflitti.
Qualora le famiglie consentano il processo di crescita, allora si arriverà ad un più alto grado di identità famigliare: l'adolescente troverà il coraggio di affermare liberamente le proprie idee e di conseguenza avrà maggior fiducia in sé.
Invece della rottura si avrà la coesione, la collaborazione e l'ascolto reciproco.
Steinberg ha condotto degli studi sulla tarda adolescenza e dà evidenziato che non ci sono particolari differenze tra maschi e femmine, sono invece più marcate le differenze tra padre e madre.
I padri si sono dimostrati più accondiscendenti, più attenti alle attività creative dei figli, ma più freddi nelle relazioni;
Le madri hanno dimostrato un maggior coinvolgimento nelle relazioni coi figli, sono più attente agli aspetti reali della vita quotidiana.
Negli ultimi anni le ricerche psicologiche hanno evidenziato una progressiva diminuzione nella conflittualità con il passare degli anni, quindi, nella tarda adolescenza ci sarebbe assenza di conflitto.
Il modello educativo scelto dalla famiglia incide sul rapporto che si instaura coi figli.
Possono essere 2 tipi di atteggiamento:
Coercitivo: autoritario, che non lascia spazio al dialogo e che infligge punizioni qualora non vengano rispettate le regole.
Autorevole: induttivo, che mostra l'autorità genitoriale, ma lo fa aprendo anche alla discussione, alla negozzazione della scelta.
Fa riflettere i figli sull'importanza delle regole e sulla necessità di avere un quadro educativo di riferimento.
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