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COCAINA La cocaina, in natura, è un alcaloide ad
azione stimolante che si estrae dalle foglie della pianta denominata
Erithroxylon Coca. La pianta della coca cresce spontaneamente sulle Ande e
nell'America Latina in genere. La concentrazione di cocaina nelle foglie è
minima, ma attraverso macerazione di più foglie si ottiene la pasta di coca.
Attraverso lavorazioni ulteriori con acido solforico, solventi e acido
cloridrico, dalla pasta viene ricavata la cocaina pura che si presenta come
un materiale compatto. STORIA L'uso delle foglie della pianta di coca,
diffuso nelle Ande Centrali del Sud-America, risale almeno al 2500 a.c. EFFETTI PSICOATTIVI La coca varia i suoi effetti fisici e
psicoattivi in funzione della soggettività personale, della frequenza di uso,
delle modalità di utilizzo, del tipo e della quantità assunta. EFFETTI COLLATERALI Poichè la coca ha un tempo di salita, uno di mantenimento degli effetti ricercati e uno di discesa, sono presenti anche degli effetti che di solito vengono chiamati down. Il down della coca viene accompagnato da stanchezza, malinconia, difficoltà a concentrarsi e ad essere attenti, aumento dell'inappetenza ed episodi di insonnia. RISCHI A BREVE TERMINE Uno dei principali rischi legati all'uso di
coca è dato dalle sostanze da taglio che non sono conosciute e che quindi
possono agire pericolosamente sulla funzionalità di organi come fegato, cuore
e polmoni. RISCHI A MEDIO E LUNGO TERMINE Un uso abbondante della sostanza può portare
anche nell'arco di poco tempo a sviluppare manie di persecuzione, mancanza di
appetito, insonnia e in certi casi allucinazioni visive, uditive e olfattive.
TUTELATI, RIDUCI IL RISKIO! SE QUALCUNO SI SENTE MALE COSA DICE LA LEGGE L'art. 187 del Codice della Strada regola la
Guida sotto l'influenza di ART 73 UFFICIO N.O.T. |
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La
Cannabis Sativa Linneus conosciuta in botanica è distinguibile in diverse
varietà, tra cui Cannabis Sativa e Indica. E' una pianta annuale e dioica
(esistono sia piante maschili che femminili) che appartiene alla famiglia
delle Cannabinacee. La Cannabis cresce bene nelle zone sub tropicali; Africa
del nord, Asia sud orientale, Medio Oriente, America Latina, Giamaica, Hawai,
California sono tra i maggiori produttori al mondo. STORIA La
cannabis è una pianta che nel corso dei millenni si è propagata in quasi
tutti i punti della terra, come origine si presume abbia l'Asia centrale
(Cannabis Ruderalis) poi, grazie all'azione dell'uomo si sia spostata a
raggiera in varie direzioni. EFFETTI
FISICI E PSICOATTIVI EFFETTI
TERAPEUTICI RISCHI TUTELATI, RIDUCI IL RISKIO -
Evita di assumere cannabis se non ti senti bene, mentalmente o fisicamente. L'art.
187 del Codice della Strada regola la Guida sotto l'influenza di ART
73 UFFICIO
N.O.T. |
L'art. 187 del Codice della
Strada regola la Guida sotto l'influenza di
sostanze stupefacenti:
È vietato guidare in condizioni di alterazione fisica o psichica correlata con
l'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. Gli organi di Polizia Stradale
possono effettuare accertamenti preliminari non invasivi o prove, anche
attraverso apparecchi portatili su tutti i conducenti, allo scopo di accertare
l'eventuale uso di sostanze stupefacenti. Se gli accertamenti preliminari
risultano positivi o se gli agenti hanno motivo di ritenere che il conducente
si trovi in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti,
possono accompagnarlo presso strutture sanitarie, fisse o mobili, per far
sì che un medico li sottoponga ad esami successivi (prelievi di sangue o
urine) per accertare la presenza di sostanze stupefacenti. All'accertamento
della guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti, ove non costituisca
reato più grave, il Tribunale irroga le seguenti sanzioni: arresto fino ad 1
mese ed ammenda da 258 a 1032 euro; con l'eventuale sanzione
amministrativa accessoria di sospensione della patente da 15 gg. a 3 mesi.
In caso di rifiuto a sottoporsi agli esami (sia di screening che ospedalieri)
il conducente viene considerato come fosse positivo, quindi sottoposto alle
medesime sanzioni. La guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti o
il rifiuto di sottoporsi agli esami comportano una sottrazione di 10 punti
dalla patente del conducente e l'eventuale sanzione amministrativa accessoria.
Per chi consegue la patente dopo il 1° Ottobre 2003 (esclusi quanti siano
già titolari di altra abilitazione alla guida di categoria B o superiore) i
punteggi saranno decurtati in maniera doppia per i primi 3 anni dal rilascio
della patente.
ART. 75
Il possesso di sostanze stupefacenti per uso personale è configurato nell'art.
75 del D.P.R. 309/90.
Essere fermati dagli organi di Polizia Giudiziaria con dello stupefacente
costituisce un illecito amministrativo (non quindi un reato, di competenza
della Procura della Repubblica e che va a 'segnare' la fedina penale
della
persona), che comporta delle sanzioni. La natura delle sanzioni è afflittiva
e va ad intaccare l'autonomia personale e lavorativa della persona con la
sospensione dei documenti del singolo per un periodo di tempo (validità
per l'espatrio della carta d'identità, patente di guida, passaporto, porto
d'armi). La durata della sospensione dipende dalla natura degli stupefacenti
sequestrati (per i cannabinoidi da 1 a 3 mesi, per tutte le altre sostanze,
dagli oppiacei alle metamfetamine, da 2 a 4 mesi) e dal numero di violazioni
nel quale si è incorsi.
Quando una persona viene fermata gli organi di Polizia Giudiziaria operanti
effettuano una perquisizione ai sensi dell'art.103 del D.P.R. sopra citato.
Contrariamente a quanto si crede, gli agenti hanno facoltà di operare la
perquisizione (personale, veicolare, domiciliare) in qualsiasi momento lo
ritengano opportuno anche senza il mandato, proprio per assicurare la
tempestività dell'azione, che verrà comunque convalidata dall'Autorità
Giudiziaria competente.
Al momento del fermo verranno redatti dei verbali (ispezione e controllo,
contestazione, scheda notizie della persona fermata) che il segnalato dovrà
leggere, firmare e ricevere in copia, tranne che per la scheda notizie. È
importante rendersi conto di quanto si sta sottoscrivendo perché il verbale
'fotografa' la situazione. Se ci sono elementi che la persona fermata
non
condivide, ha diritto di non firmare e di prenderne comunque copia, per
fare eventualmente un ricorso entro trenta giorni dalla data del fermo. Il
ricorso va indirizzato al Prefetto del luogo dove si è stati sorpresi con dello
stupefacente; lo stesso Prefetto è competente ad irrogare le sanzioni di cui
prima si accennava tramite il N.O.T. (Nucleo Operativo Tossicidipedenze).
Tutto l'incartamento riguardante la persona fermata viene trasmesso da
chi ha effettuato la segnalazione al N.O.T. che provvederà, tramite
raccomandata A.R. indirizzata al segnalato (se maggiorenne) oppure a
questi ed ai suoi genitori (se minore), a convocarlo per un colloquio in
Prefettura. Tale incontro servirà a chiarire il motivo che ha determinato la
scelta di acquistare dello stupefacente, andando a toccare in breve vari
aspetti della vita della persona convocata per determinare l'esito
dell'incontro.
ART 121
Se nel corso del colloquio non viene ritenuto opportuno applicare le sanzioni
prima illustrate o avviare la persona ad un programma terapeutico, un iter
socio-riabilitativo da effettuare al Ser.T., Servizio pubblico per le
Tossicodipendenze competente per territorio, la persona viene invitata
formalmente a non fare più uso di stupefacenti (il cosiddetto ammonimento)
e viene segnalata ai sensi dell'art. 121 al SER.T. (il servizio prima
ricordato).
La persona incorre nello stesso art. 121 se viene fermata appena dopo aver
consumato sostanze che però non divengono oggetto di sequestro, se
rende dichiarazioni in tal senso a chi ha operato il controllo di Polizia, o se
incorre in un episodio di overdose.
ART 73
Rientra in questa fattispecie chiunque venda degli stupefacenti o ne ceda
gratuitamente a terzi, incorrendo in tal modo in un reato, punibile con una
condanna penale. Le affermazioni rese a chi controlla possono dare adito
ad una accusa di spaccio, nel caso si indichi nella persona con la quale si
viene fermati colui che ha fornito materialmente lo stupefacente.
In questo caso il fornitore risulta lo spacciatore e l'altro viene segnalato
per
uso personale. Per essere accusati di spaccio possono tuttavia intervenire
altri fattori, quali il possesso di somme di denaro non giustificabili, di un
bilancino di precisione, o di uno stupefacente suddiviso in dosi.
UFFICIO N.O.T.
L'art. 75 comma 6 del D.P.R. 390/90 prevede la costituzione di Nuclei
Operativi Tossicodipendenze (N.O.T.) che svolgono l'attività colloquiale,
con la finalità di indirizzare il più possibile verso attività di recupero. Si
cerca
di comprendere le ragioni che sottendono l'uso di stupefacenti, nel tentativo
di individuare le strategie utili a prevenire ulteriori violazioni. Il
colloquio
diviene pertanto contestualmente un'occasione informativa sulla norma
giuridica e circostanza tesa all'attivazione di capacità critiche ed
autoresponsabilizzanti. L'ufficio ricopre così un ruolo di osservatorio
privilegiato perché primo momento di contatto con l'utenza rispetto ai
servizi sul territorio ai quali, tramite il lavoro di rete, ci si rapporta
segnalando
le situazioni più critiche rilevate. Pertanto il colloquio al N.O.T. costituisce
una fase delicata del processo di avvicinamento al ragazzo e alle sue
problematiche. Il N.O.T. viene costituito nella Prefettura (ora denominata
Ufficio Territoriale del Governo) di Reggio Emilia nel Febbraio1993, si avvale
di un assistente sociale coordinatore, di due coadiutori amm.vi contabili
a tempo parziale. Oltre all'attività colloquiale, vengono redatte statistiche
annuali di natura sociale, si lavora in collaborazione con i servizi del
territorio,
il Privato Sociale, le associazioni istituzionali e di volontariato, le Forze
dell'Ord
POPPER
Il popper è un vasodilatatore che si presenta sotto forma di liquido, contenuto in bottigliette o fialette. Nella stragrande maggioranza dei casi chi lo utilizza lo inala. L'uso del popper diventa comune nell'ambiente dei sexy-shop, soprattutto inglesi, con il mito di essere l'ideale per prestazioni sessuali indimenticabili L'effetto sale dopo pochi secondi dall'inalazione e dura non più di 30/60 secondi, brevi sniffate vertiginose e stimolanti. Il popper da un grosso senso di euforia, aumenta il battito cardiaco e la pressione arteriosa e per pochi istanti fa sentire energici e vitali. Effetti indesiderati possono essere: attacchi di nausea e vomito, vertigini, mal di testa, alterazioni della vista (dovuti ad un aumento della pressione oculare) ed una sovrastimolazione del cuore che può portare forti tachicardie e crisi respiratorie. Le prestazioni sessuali poi, se basate sull'effetto del popper, devono essere interrotte da frequenti inalazioni, data la durata breve dell'effetto stimolante, e possono essere temporaneamente messe in crisi a causa di un eccessivo affaticamento fisico.
CRACK
Il crack è un derivato della lavorazione della cocaina cloridrato, ottenuto aggiungendovi bicarbonato di sodio e ammoniaca. Il crack si presenta sotto forma di cristalli di colore azzurrino/biancastro. Lo si assume con apposite pipe di vetro o legno inalando il fumo dopo aver surriscaldato i
cristalli. Questa operazione provoca degli scricchiolii
che danno origine al suo nome. Gli effetti del crack hanno una salita
immediata, intensa e molto breve (3-4 min.). Gli effetti desiderati sono quelli
di sensazioni di forza ed energia, scioltezza comunicativa, euforia e vivacità.
Come tutto anche questo ha un costo, il down del crack è molto pesante: la
persona può sentirsi molto depressa e apatica, può sperimentare stati
paranoici, nervosismo e irritabilità, insonnia o sonno eccessivo, diminuzione
delle sensazioni di piacere e la voglia di rifumare può ripresentarsi
esageratamente forte (intenso craving). Il crack induce dipendenza psichica e
può portare un aumento del numero delle assunzioni. Un consumo continuato e
prolungato può portare all'alienazione dell'individuo con sintomi simili alla
schizofrenia o a stati paranoici accompagnati da deliri e allucinazioni.
La morte di solito può sopraggiungere per overdose, per colpo di calore e
arresti respiratori e/o cardiaci.
EROINA
L'eroina è un
derivato semisintetico dell'oppio che si presenta sotto forma di polvere
granulosa bianca o marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina, come la
morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma con effetto sedativo più potente) è
stata utilizzata come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è uno dei
più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare o iniettare in vena. L'eroina è
una sostanza che deprime il funzionamento del Sistema Nervoso Centrale,
abbassando quindi pressione arteriosa, frequenza respiratoria e cardiaca. L'assunzione
provoca, dopo una prima fase in cui possono manifestarsi nausea e vomito, uno
stato di rilassamento intenso che può durare dalle 4 alle 6 ore, con
sonnolenza, deficit della coordinazione motoria, dell'attenzione, stitichezza,
inappetenza. Non si sentono più angosce né dolore, si vive in uno stato di
benessere diffuso, finchè dura l'effetto.
L'overdose (che può portare a morte per soffocamento causato dall'eccessivo
rilassamento muscolare) è tra i rischi di ogni assunzione: dipende dalla
quantità assunta e dal grado di purezza, infatti è quasi sempre tagliata con
altre sostanze, a volte più pericolose dell'eroina stessa. L'abuso sempre più
frequente di questa sostanza può creare dipendenza psicologica e fisica in poco
tempo, l'organismo non riesce più a farne a meno, bisogna aumentare sempre più
le dosi per sentire lo stesso effetto. In condizione di dipendenza fisica
l'astinenza provoca sintomi dolorosi, così che invece di assumerla per stare
bene o meglio, si è costretti ad assumerla per non stare male.
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Appunti su: mancanza appetito:correlazione con cocaina, |
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