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STORIA DEL TEATRO
Il teatro ha origini antichissime, è una delle prime manifestazioni culturali dell'uomo. Nelle prime civiltà, infatti, il teatro è legato a questi due termini: rito e mito. In Occidente la storia del teatro parte dalla Grecia: culla della nostra civiltà.
TEATRO GRECO
Le prime testimonianze di letteratura drammatica risalgono al VI sec. a.C. Aristotele, Poetica (330 a. C.).
Il genere teatrale fiorì in Grecia fra il VI e il V secolo a. C.
Giungono fino a noi testi di Eschilo (tragedie)
Sofocle '
Euripide '
(sono scritte in versi, seguono una struttura fissa, maschere e coturni, cori cantati, i soggetti sono quasi tutti mitici).
Aristofane (commedia antica)
Menandro (commedia nuova)
L'ingresso al teatro era gratuito, gli spettacoli erano sovvenzionati dai cittadini delle classi più agiate.
TEATRO ROMANO
Le prime manifestazioni teatrali erano di carattere religioso, ma ben presto assunsero carattere profano. Le forme originarie di commedia erano la FARSA e l'ATELLANA. Si sviluppò in seguito una forma di teatro più stabile, su modello di quello greco, nel III secolo a. C. Gli autori più importanti di quest'epoca (III-II) sono:
Plauto (commedia motoria, caricature, vis comica) e Terenzio: (commedia stataria, di carattere, riflessiva).
FABULA TOGATA= commedia di ispirazione romana
FABULA PALLIATA= commedia di ispirazione greca
FABULA PRAETEXTA= tragedia di ispirazione romana
FABULA COTHURNATA= tragedia di ispirazione greca.
MEDIOEVO
Dopo la caduta dell'Impero (476) gli spettacoli furono proibiti dalla Chiesa. Teatro scompare. Verso l'anno 1000 si sviluppò il teatro sacro, che si svolgeva all'interno della Chiesa, durante la Settimana Santa per rappresentare la Passione. SACRA RAPPRESENTAZIONE e forme analoghe in Francia, Spagna e Inghilterra.
Parallelamente, nelle corti feudali, si sviluppano intrattenimenti laici e forme di teatro popolare.
RINASCIMENTO
La cultura umanistica portò alla scoperta del teatro classico, con il rispetto delle tre unità. Tornò un teatro laico e dotto. Le opere venivano rappresentate a corte prima in latino e poi in volgare. Tra un atto e l'altro si prese l'abitudine di inserire un intermezzo musicale- allegorico di argomento mitologico (origine del melodramma e del teatro d'opera). Nel corso del '400-'500 fioriscono molti testi teatrali su imitazione di quelli antichi, per un teatro ristretto e di corte (teatro molto piccoli come quello del Palladio).
Ariosto: La lena
Tasso: L'aminta (dramma pastorale)
Guerini: Il pastor fido
Machiavelli: La mandragola.
Parallelamente si sviluppa una forma di teatro popolare e laica, itinerante: la COMMEDIA DELL'ARTE. (arte= mestiere). (improvvisazione, canovacci, oralità, maschere).
In questo secolo si costruiscono i primi teatri: Teatro Olimpico di Palladio a Vicenza (1579-80)
SEICENTO
È considerato il secolo d'oro del teatro che fiorì in tutta Europa. (Barocco, spettacolarità).
FRANCIA: nacque e si consolidò il teatro classico fondato sul rispetto delle regole aristoteliche. Corneille, Racine e Molière.
INGHILTERRA: fiorì il teatro elisabettiano: Marlowe, Shakespeare.
SPAGNA: teatro profano estraneo alle regole Ar. Fondato sull'affermazione di valori etici: Lope De Vega, Calderón De La Barca.
In questo secolo si costruiscono i teatri prototipo di quelli europei: TEATRO DELLA FENICE (Venezia) e FARNESE di Parma (1618-19). (Le dimensioni sono aumentate per accogliere il vasto pubblico, c'è l'orchestra, la platea, l'arco scenico unico, il palcoscenico molto vasto, con argani e quinte mobili per le nuove esigenze della spettacolarità, ci sono i palchetti per contenere più pubblico: nasce il teatro ad alveare).
SETTECENTO
Nella prima metà del secolo prevale il gusto arcadico che, dal punto di vista teatrale, si concretizzò con il melodramma di Metastasio.
Il clima illuministico fa sentire i suoi influssi anche sul gusto per lo spettacolo: c'è bisogno di maggior rigore, pulizia ed ordine. Goldoni si fa promotore di una vera e propria rivoluzione teatrale: sostituì gradualmente al teatro della Commedia dell'arte un teatro di carattere, con testo scritto e personaggi ben delineati psicologicamente. Ricerca la verosimiglianza delle storie e la semplicità del linguaggio. Alfieri è l'altra grande personalità teatrale del secolo. Spirito passionale, amante della libertà e dell'indipendenza, fu un preromantico per temperamento, ma un classico per il rigore dello stile delle sue tragedie (modello Seneca). Mise sulla scena lo scontro fra eroe e tiranno.
OTTOCENTO
Il teatro europeo fu dominato dal dramma romantico in cui si esaltavano gli ideali dell'epoca, in particolare in Germania con Lessing, Schiller con i quali temi neoclassici, mitologici e romantici si intrecciano. In Inghilterra e in Francia si ha il dramma borghese, caratterizzato da temi domestici con poche pretese letterarie. In Italia Manzoni, con la Lettre à Monsieur Chauvet, si fa portavoce di un teatro più moderno. Egli rifiuta le due unità aristoteliche di tempo e luogo, in quanto limitanti la veridicità della vicenda e la creatività dell'autore; riscopre il valore educativo del teatro. Anche il coro trova una nuova funzione: spazio per commenti dell'autore. Verso la fine del secolo si ha l'influsso del naturalismo e del verismo con il teatro realista (Verga). In Germania, invece, Wagner, come reazione a tutto ciò, produce drammi mitici ed ideali.
In Russia si apre la stagione del realismo con Nikolaj Gogol e Alexander Ostrovskij e, verso la fine del secolo XIX, con Lev Tolstoj e Maksim Gor'kij. Anche Cechov può essere considerato un continuatore della tendenza naturalistica, anche se evidenzia affinità con il simbolismo.
IL XX SECOLO
Alla fine dell'800 il mondo della cultura e il teatro furono influenzati dai nuovi studi freudiani. Il norvegese Ibsen e lo svedese Strindberg sono considerati i fondatori del teatro contemporaneo. Trattano temi sociali, accurate analisi e caratteri individuali con forte introspezione. Il teatro del '900 ha come tema l'individuo e il suo io complesso e stratificato.
Una novità del teatro novecentesco fu l'introduzione del regista. In Italia il realismo approdò al senso del tragico di Luigi Pirandello. (Frammentazione della coscienza, relativismo, ricerca della distinzione fra verità e finzione).
Bertolt Brecht elaborò una nuova teoria teatrale: egli rivendica il carattere di finzione del teatro, lo spettatore non deve immedesimarsi nelle vicende del dramma, ma, attraverso l'estraniazione, giungere alla piena consapevolezza di essere in presenza di una rappresentazione. (ciò contribuisce a far maturare nel pubblico una coscienza critica).
In Francia negli anni '50 si impose all'attenzione un gruppo di autori che criticavano ferocemente i valori borghesi: Jan-Paul Sartre, Albert Camus, Eugène Ionesco, Samuel Becket. Forme di realismo sociale si svilupparono in modi diversi in Germania con Peter Weiss, in Inghilterra con John Osborne, in U.S.A. con Tennessee Williams e Arthur Miller.
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