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INFORMAZIONI GENERALI SUL PERSONAGGIO:
RUOLO: frate del vicino convento cappuccino, situato nel paesino di Pescarenico. Confessore e consigliere di Renzo e Lucia, l'unico di cui ci si possa fidare, e a cui si possa chiedere un consiglio.
VISO: lineamenti tipici di un uomo anziano, caratterizzato dai tratti di un frate cappuccino, e del "vecchio saggio". La descrizione più accurata si sofferma sugli occhi importanti e particolari.
IMPIEGO: frate dell'ordine cappuccino assegnato al convento di Pescarenico, paese di pescatori poco distante da quello dei promessi sposi.
FAMIGLIA: si parla di suo padre, ex-mercante, che aveva rinunciato ai suoi commerci, ed è deciso a dimenticare il suo passato, e tutto ciò che glielo possa far tornare alla mente. Traspare poi un legame piuttosto forte, tra il frate e il giovane Renzo, privo di genitori, svelato dalla sgridata che il frate fa a Renzo quand'egli accenna di voler risolvere la questione a modo suo, oppure proprio dai suoi consigli, utili e preziosi.
RISORSE FINANZIARIE: essendo frate, ha abbandonato tutti i suoi beni terreni, donandoli alla moglie del suo servitore, ma in passato era stato ricco, educato e cresciuto come fosse stato un nobile.
CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE:
Nel personaggio di fra Cristoforo, convivono sentimenti ed atteggiamenti contrastanti, quali giustizia ed ugualità che, in un primo momento, l'hanno portato a compiere un atto estremo, quale l'omicidio, ma che, una volta riuscito a controllarli, sono diventati la sua forza.
Dal momento che era venuto a sapere cosa facevano quelli che erano al suo pari, egli si ribella: si ribella a quella che era la società del tempo, e all'ingiustizia che dilagava, diventando così un giustiziere, un eroe degli oppressi.
Tuttavia tutto questo lo costringeva ad esagerare, ad uscire dagli schemi.
Questa sua intemperanza lo aveva portato all'"incidente" con un nobile, un personaggio di spicco nella società. Questa situazione lo ha portato a scegliere la monacazione, soluzione a cui aveva pensato superficialmente più e più volte, trovando la maniera giusta per fare ciò a cui era destinato, ovvero combattere l'ingiustizia senza commettere illegalità.
Sa essere paziente, avendo imparato a controllarsi, ma lui ha ancora un atteggiamento aggressivo ed impulsivo, questo particolare emerge nell'incontro tra il padre e don Rodrigo, dove fra Cristoforo, dopo aver sentito le provocazioni del prepotente s'infuria, accusando e rimproverando il signorotto, fino ad offendere il suo orgoglio.
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