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Nome e cognome dell'autore: Gavino Ledda.
Titolo: Padre Padrone
Casa editrice: Loescher.
Luogo e data di edizione: Torino, 1975.
Genere: Romanzo autobiografico.
Riassunto:
Il protagonista del racconto, si chiama Gavino e nasce a Siligo in provincia di Sassari nel 1938.Il 2 gennaio del 1944 il nostro protagonista inizia la scuola ma è costretto dal padre a lasciarla solo due mesi dopo per governare un gregge a Baddhevrùstana, un piccolo paese a soli otto chilometri da Siligo.Da questo momento Gavino inizia la sua vita pastorale.Il padre è molto severo nei suoi confronti e spesso nascono liti tra lui e Gavino.
La famiglia di Gavino era composta, dal padre, dalla madre, da lui stesso e dai due fratelli chiamati Filippo e Vittoria ,detta la "maestra" perché era l'unica a possedere un minimo di istruzione.
A Baddhevrùstana Gavino giocava e cantava sempre col suo amico Nicolau, dimenticandosi del suo lavoro. Oltre a giocare con questo piccolo pastore, Gavino si divertiva anche suonando una piccola fisarmonica a cui teneva molto o correndo per i campi con il suo fedele cane Rusigabedra.
Un anno il padre decise di comprare un piccolo campo che decise di coltivare a ulivi. Durante l'inverno seguente, una forte gelata, distrugge tutti gli ulivi, Gavino a questo punto vorrebbe lasciare la sardegna, ma quando il padre lo viene a sapare, mette lui e i suoi fratelli a lavorare duramente.
Nel 1949 il severissimo padre decise di tornare con tutta la famiglia a Siligo, dove erano nati.Qui subentra al suo posto di pastore il fratello, mentre Gavino inizia a dedicarsi alla campagna. Gavino cresce e, all' età di diciotto anni, convince il padre a lasciargli studiare musica da thiù Gellòn. Nel 1957 Gavino e la famiglia decidono di emigrare in Olanda, ma non ci riescono. A questo punto Gavino decide di prestare servizio militare, e consapevole del fatto che bisogna avere la licenza di terza media per eseguirlo, torna a studiare arrivando persino alla maturità. Dopo aver studiato decide di tornare a casa dove finalmente si ribella al padre e si allontana da casa per andare ad insegnare in una scuola a Salerno.
Temi: il tema principale è il rapporto padre-figlio.
Secondariamente possiamo trovare il tema della libertà, del fatto di volere una propria cultura e di liberarsi da chi ci opprime.
Narratore: Il narratore è interno ed è interpretato da Gavino. Anche la focalizzazione è interna.
Tempo della storia e del racconto: il tempo della storia è più lungo del tempo del racconto, infatti sono presenti ellissi, attraverso le quali l'autore omette una parte della storia per accelerare il racconto.
Luogo e tempo storico in qui è ambientata la vicenda:
il romanzo è ambientato in vari paesi della Sardegna, nella zona di Sassari,
precisamente presso Siligo e Baddevrùstana. La vicenda inizia il 2 gennaio del1944 col primo giorno di scuola di Gavino e si conclude nel 1962 con il suo impiego nella università di Salerno.
Personaggi:
GAVINO: l'unica rappresentazione fisica che abbiamo è il suo modo di vestirsi quando viene costretto dal padre alla pastorizia: indossa pantaloni di fustagno, scarponi e cappotto.
Del resto ci vengono fornite informazioni psicologiche e sociali. Gavino appartiene ad una famiglia molto umile e dedita alla pastorizia, è inoltre di personalità forte simbolo di una giovinezza che esplode contro la volontà del padre. E' caratterizzato da una forte passione per lo studio.
PADRE: la caratterizzazione fisica riguarda sempre solo l'abbigliamento: porta pantaloni di fustagno, giacca di velluto liscia, scarponi e berretto rigido.
Anch'egli trascorre una vita umile, impegnato nella pastorizia e nella coltura dei campi. E' un uomo autoritario, severo, solo dedito al lavoro e al guadagno.
Anch'egli possiede una forte personalità, ma che cerca di opprimere gli altri.
Tutti i componenti della famiglia, la madre, il fratello Filippo e la sorella Vittoria, oltre ad essere personaggi secondari, rappresentano semplici comparse di cui non viene data alcuna caratterizzazione.
Importante è anche Thiu' Juanne detto il cantastorie degli avi di Gavino (Thiu Giommaria Ledda, Thiu Giombattista e Don Peppe). La sua caratterizzazione ci è fornita dall'impressione che ha di lui Gavino: lo considera un uomo simpatico e che lo coinvolge particolarmente raccontandogli storielle.
L'amico Nicolau, il maestro di musica Thiu Gellòn, il fedele cane Rusigabedra, la vecchia superstiziosa Thia Fiorentina e Riu Rùzu e i compagni pastori.
Appunti su: la passione per lo studio di Gavino Ledda messaggi che puC3B2 dare questo testo, |
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