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RELAZIONE DI LETTURA SUL LIBRO "ASSASSINIO SULL'ORIENTE EXPRESS"
Agatha Mary
Clarissa Miller nacque nel
Venne allevata dalla madre e dalla nonna perché il padre si occupava più di relazioni sociali che della famiglia.
Agata non andò mai a scuola ma fu istruita in casa. Durante la sua adolescenza e fino al matrimonio nel 1914 con Archie Christie, Agata fece, come il padre, molta vita sociale.
Il suo primo successo come scrittrice fu nel 1923 con "The murder of Roger Ackroyd".
Dopo la morte della madre e l'abbandono del marito Agatha scomparve e per alcuni anni scrisse libri molto al di sotto dei suoi successi finché, un viaggio in treno non le fece conoscere Leonard Wooley, che sposò nel 1930, e le diede l'ispirazione per quello che sarà il suo più grande successo: "Assassinio sull'Orient-Express"
Agatha Christie muorì il 22 gennaio 1976 all'età di 85 anni.
Il romanzo "Assassinio sull'Orient-Express", è come abbiamo detto, il suo più grande successo.
L'idea per questo libro nacque , almeno in parte, dalla tragedia del bambino di Lindebergh rapito e ucciso, nonostante fosse stato pagato il riscatto.
Come abbiamo già visto, il romanzo viene scritto durante prima metà del '900 ossia, più precisamente, nel 1933.
Questi i principali avvenimenti del periodo in Italia ed in Europa:
Nella traduzione italiana del 1935 la censura fascista modifica il nome e la nazionalità di due dei personaggi: la "vittima", l'efferato criminale Cassetti, diventa O'Hara, mentre il viaggiatore di commercio Antonio Foscarelli viene ribattezzato Manuel Pereira di nazionalità brasiliana.
RIASSUNTO
L'investigatore Hercule Poirot, dopo aver risolto un caso riguardante l'esercito francese, sta ritornando a Londra a bordo dell'Orient-Express.
Durante la prima notte sul treno, viene ucciso Samuel Edward Ratchett, milionario americano. L'uomo è stato pugnalato ben dodici volte nella sua cabina: il mistero è fitto! Tranne il segretario, il signor Macueen, e il cameriere, il signor Masterman, nessuno conosceva Ratchet quindi non poteva avere alcun interesse ad ucciderlo.
I passeggeri dell'Orient-Express sono fra i più vari: oltre a Poirot, al suo amico Bouc, al dottor Constantine e ai due dipendenti di Ratchett, viaggiano il colonnello inglese Arbuthnot, Mary Debenham, un istitutrice anch'essa inglese, l'anziana principessa russa Natalia Dragomiroff, Hildegard Schmidt, cameriera della principessa, il conte e la contessa Andrenyj, Martha Hubbard, una turista americana, Greta Ohlosson, una missionaria svedese, Antonio Foscarelli, viaggiatore di commercio italiano, l'americano Cyrus Hardman, anche lui viaggiatore di commercio e Pierre Michel, l'addetto al vagone letto Istanbul-Calais luogo dell'omicidio.
Essendo il treno bloccato in mezzo alla campagna albanese a causa di una bufera di neve, in attesa dei soccorsi, Poirot dovrà risolvere l'enigma con le sue sole forze. A complicare le cose vi sono alcune circostanze molto strane. Innanzitutto una serie di indizi contraddittori trovati nello scompartimento del morto e che portano a sospettare di tutti, poi la misteriosa donna con il kimono scarlatto, infine l'uomo entrato, sempre la notte dell'omicidio, nello scompartimento di Martha Hubbard.
La soluzione è del tutto inaspettata, infatti Poirot, scoprirà che l'assassino non è uno solo ma ben dodici, uno per ogni coltellata inferta alla vittima.
Tutto questo perché in realtà Ratchett era un nome falso: il vero nome della vittima era Cassetti e faceva parte di una banda che rapì e uccise molti bambini in America.
Perciò i dodici, tutti in qualche modo toccati dai delitti, perché parenti o amici delle piccole vittime, diventano, giudici e giustizieri e condannano Cassetti alla pena dalla quale si era salvato, in America, grazie ai suoi soldi.
Alla fine Poirot, insieme agli amici Bouc e Constantine, decide di insabbiare il caso raccontando che Cassetti è stato ucciso da un clandestino che poi è fuggito.
Passiamo ora a analizzare i vari personaggi:
Poirot è un detective privato, ex ispettore della polizia belga. Si trasferisce in Inghilterra nel 1914 come profugo di guerra. È alto poco più di un metro e mezzo, grassoccio e piuttosto anziano. Ha la testa di forma oblunga, simile ad un uovo. Porta i baffi alla militare arricciati sulla punta.
Il suo abbigliamento è rigorosamente preciso e perfetto.
Come investigatore ha un fiuto straordinario e riesce sempre a risolvere i casi più intricati, è un logico, odia l'inspiegabile e riesce sempre a spiegarlo.
Bouc è un grande amico di Poirot ed è, come lui, di origine belga. Fa parte del consiglio d'amministrazione della compagnia vagoni-letto. Non è molto riflessivo e salta sempre alla conclusione che sembra più facile.
Dottor Constantine è un medico di origine greca che torna a casa dopo un viaggio d'affari, sarà di grande aiuto a Poirot durante le indagini e sarà lui che effettuerà il primo controllo sul cadavere di Ratchett.
Ratchett è un milionario di origine americana che viaggia sul treno per affari, ha un carattere freddo e odioso, infatti non gli va mai bene nulla di ciò che fanno i suoi dipendenti.
MacQueen è un americano che lavora come segretario del signor Ratchett, è alto e robusto, ha un carattere amabile e simpatico.
Masterman è il maggiordomo inglese del signor Ratchett, lavora per il milionario da parecchio tempo, a lui sono affidate le mansioni peggiori, come lavare la dentiera del suo principale. Tuttavia lui sopporta tutto questo con pazienza e senza dire una parola.
Principessa Dragomiroff è una nobildonna russa che si trova sul treno per recarsi in Francia. È di corporatura esile ma dove non arriva la sua forza fisica arriva la sua forza di volontà, infatti ha un carattere molto forte ma non altezzoso come ci si aspetterebbe da una nobildonna.
Conte e contessa Andrenyj sono due membri dell'ambasciata ungherese di loro si dice ben poco tranne per il fatto che sono entrambi molto belli e che viaggiano con un passaporto diplomatico.
Colonnello Arbuthnot cittadino inglese che ha servito il suo paese durante il conflitto mondiale e ora in pensione, il suo carattere è piuttosto rigido e iroso soprattutto quando gli si pongono domande che non gli piacciono o che mettono in dubbio la sua innocenza.
Martha Hubbard simpatica e loquacissima turista americana, adora parlare della sua famiglia, in particolare della figlia, ma è anche una persona di buon cuore e che non si tira indietro quando c'è bisogno di lei.
Gretha Holsson è una missionaria svedese di ritorno a casa da un viaggio in Turchia. È una persona dolce che, se può, cerca sempre di aiutare gli altri al massimo delle sue possibilità.
Cyrus Hardmann è un texano che viaggia per lavoro, è una persona ironica e disponibile sia durante la perquisizione che durante l'interrogatorio.
Antonio Foscarelli è un viaggiatore di commercio italiano piuttosto grosso e gioviale ma che si lamenta spesso del fatto che il treno è bloccato e per questo, rischia di perdere un grosso affare.
Hildegard Schmidt è la domestica della principessa Dragomiroff, della quale la padrona loda sempre calorosamente la lealtà e che non cambierebbe per nessun'altra al mondo. È una persona molto riservata.
Mary Debenham è una giovane istitutrice inglese, molto carina, di ritorno da un soggiorno a Istanbul per lavoro. Da quando sale sul treno è instancabilmente corteggiata dal colonnello Arbuthnot, cosa che non sembra affatto dispiacerle.
Pierre Michel è il responsabile della carrozza Istanbul-Calais, grande e grosso, un po' tonto, ma molto professionale nel suo lavoro.
Per comprendere le cause che spinsero Agatha Christie ad ambientare la vicenda sull'Orient- Express dobbiamo tornare indietro nel tempo fino alla nascita del treno, nel 1883, ad opera di Georges Negelmackers.
Inizialmente l'"Oriente Express" era un treno di lusso, destinato a portare passeggeri molto importanti attraverso l'Europa lungo un tragitto di oltre 3100km.
Essendo però il romanzo del 1933 non può riferirsi a questo treno ma parla invece del "Simplon Oriente Express", un grande treno internazionale, datato però tra il 1919 e il 1983 e riservato più a spie e avventurieri che a re e personaggi importanti nonché danarosi.
È probabilmente per questo lato "giallo" del treno che Agatha Christie, come altri autori, decide di ambientare lì il suo romanzo.
Lo stile di scrittura del libro è piuttosto piacevole, infatti non c'è mai un momento di noia, il linguaggio è semplice e il racconto scorrevole.
Ci sono molti dialoghi, ma con personaggi tanto diversi fra loro che le scene non risultano mai pesanti o ripetitive.
Inoltre c'è un largo uso di vocaboli stranieri, per ricordare le diverse nazionalità dei personaggi del racconto, insomma tutti questi elementi si combinano a creare un libro scorrevole e adatto a tutti.
È proprio un bel libro: scorrevole, divertente e con un finale che non mi sarei mai aspettato.
Il personaggio di Poirot mi è piaciuto in modo particolare perché riesce a risolvere i casi più intricati solo grazie alla sua intelligenza, alla sua logica e caparbietà. In questo romanzo rivela inoltre la sua "umanità" quando decide di "coprire" i colpevoli inventando un fantomatico clandestino, poiché si rende conto che, in questo caso, Cassetti non può essere considerato una vittima: è solo un criminale che è sfuggito alla giustizia e che ha poi ricevuto la punizione che meritava.
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