|
Visite: 929 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:Umberto sabaUMBERTO SABA La vita Umberto Saba è nato a Trieste nel 1883, da Tema di storia - la figura di giolitti e' stata una delle piu' carismatiche e piu' discusse della storia d'italia di inizio secolo. descrivi i punti pTEMA DI STORIA LA FIGURA DI GIOLITTI E' STATA UNA DELLE PIU' CARISMATICHE La letteratura anticlassicaLA LETTERATURA ANTICLASSICA A fianco dell'idealismo (di Ariosto) troviamo |
OVIDIO
Ovidio è vissuto nell'età Augustea, ma era diverso dagli altri autori del suo tempo, i quali facevano parte del circolo di Mecenate e che si rapportavano, seppur in modo critico, al potere. Egli invece era un giovane bello e sereno, non si poneva problemi particolarmente impegnativi. Non aveva alcun interesse, non era un giovane impegnato. Aveva un atteggiamento del tutto relativistico nei confronti della vita. Era figlio delle nuove generazioni, niente a che vedere con l'ideale di giovane proposto dai poeti del tempo. Bello e amante della conversazione, visse di frivolezze di salotto in salotto, circondato da un numero enorme di amori. Scriveva poesie, perché diceva che gli veniva spontaneo. Abile verseggiatore, per lui la poesia era un divertimento e un modo per conquistare i salotti. Per di più aveva l'atteggiamento dell'attore, si sapeva muovere e atteggiare, non passava inosservato. Non aveva temi difficili o importanti; parlava degli obiettivi dei giovani del tempo: scelta semplice e tanti divertimenti.
Le poesie di Ovidio sono state composte per dare 'spettacolo', erano cantate e recitate alla fine di una festa, in un salotto e comunque in pubblico. In questo senso Ovidio lanciò una moda: non importava tanto quello che si diceva, ma l''audience', la spettacolarizzazione.
Ovidio amava sì il godimento, ma quello raffinato! Aveva un gusto superiore e una preziosa eleganza. Era un uomo da salotto, non da taverna. Successo, gloria, mogli, figli, adulterio.
Verrà esiliato e morirà in esilio (scrive le Tristia per il perdono di Augusto, che non otterrà mai).
Ovidio è stato lo scrittore del mondo antico che più ha parlato di se stesso, le sue poesie sono degli autentici autoritratti. È questo il primo segno dei nuovi tempi, di una società che ormai rifrange solo se stessa, in cui i giovani sono prigionieri della propria immagine e sentono di conseguenza il bisogno di parlare con il pubblico di sé, a tutto questo Ovidio sommò la sua grande ambizione.
Anche la lettera ai posteri delle Tristia dove esplica la sua vocazione è un asua autobiografia, è una lettera encomiastica, elogiativa; qui produce la sua immagine per i posteri. È questa una prova della superficialità dell'uomo. Lui è uno specchio, una somma degli stereotipi del tempo che ha preso per se stesso.
Ovidio non sapeva neanche cosa fosse la poesia, scriveva solo versi, credeva di essere poeta per vocazione, era invece il richiamo del mondo luccicante. In verità aveva maestria nello scrivere, ma non pensava , sapeva solo godere dell'estro del momento.
Aveva un'adesione del tutto formale con il circolo di Messala Corvino, il quale si richiamava ad una forma di disimpegno intellettuale, era quindi opposto a quello di Mecenate. Frequentare circoli culturali era in verità una moda culturale.
Nell'8 d.C. Ovidio fu relegato a Tomi, nel Mar Nero, dove c'erano solo pescatori. Le relegatio era differente dall'esilio, perché non c'era né l'esproprio dei beni e la perdita della cittadinanza romana, era solo un'allontanamento da Roma, per cui un rilegato poteva anche essere rimpatriato.
Lui dice che questo allontanamento fu causato da un error ed un carmen.
Il Carmen probablimente si riferisce all'ars amatoria, che era un vero e proprio manuale del libertino, e che quindi era contro la politica di Augusto; però tale opera era stata scritta 8 anni prima (teoricamente dovrebbe essere stato allontanato da Roma molti anni prima).
Error perchè probabilmente aveva a che fare con la tresca amorosa della nipote di Augusto Giulia Minore, che era figlia della moglie Giulia (e che, parole del Sartini, era più puttana della mamma). Giulia minore era in amore con Decimo Giulio Silano, personaggio illustre dell'esercito, probabilmete dentro a questa tresca amorosa ci stava anche Ovidio, che non sappiamo se era il confidente di lui o di lei o se invece c'aveva messo la mano o qualcos'altro. Qaueto potrebbe essere validificato dal fatto che anche Giluia Minore fu relegata nelle Tremiti.
Ma come mai Augusto aveva tollerato Ovidio per 30 anni? Perché Ovidio non era pericoloso, non aveva interessi morali.
Appunti su: |
|
Appunti Grammatica | |
Tesine Pittura disegno | |
Lezioni Inglese | |