La
struttura
Titolo:
L'isola di Arturo
Autore: Elsa Morante (Roma 1912-1985)
Edizione: Einaudi
Anno: 1957
Il tempo
Riguardo al tempo, le vicende del romanzo si svolgono in un arco di tempo che
va dalla nascita di Arturo alla sua partenza dall'isola, che avviene nel suo
sedicesimo anno di vita. Il romanzo è ambientato nel periodo della guerra
mondiale. La storia è caratterizzata da un lungo flash-back, nel quale il
protagonista-narratore ripercorre la sua fanciullezza. In esso sono presenti
parti riflessive e descrittive, che rallentano molto la narrazione e il tempo
della storia, ed ellissi e salti temporali che determinano invece un aumento di
velocità nella narrazione.
Lo spazio
Le vicende si svolgono sempre nello spazio dell'isola di Procida, terra
in cui vive il protagonista Arturo. Nel corso della storia vengono descritti
molti posti diversi sull'isola, ma la narrazione non si sposta mai su luoghi
più ampi.
I personaggi
Il romanzo non presenta molti personaggi. I più importanti sono Arturo,
il protagonista-narratore, e suo padre Wilhelm. Personaggi secondari sono
invece Silvestro, la balia di Arturo, e la matrigna Nunziatella.
Arturo: è il protagonista-narratore del romanzo.
Tutte le vicende narrate riguardano la sua vita dalla nascita alla sua partenza
dall'isola di Procida. Orfano di madre, prova affetto per il padre, ma non
viene ricambiato in questo sentimento poiché il padre si disinteressa di lui.
Nella sua infanzia l'unica persona che si cura di lui è Silvestro, la sua
balia, verso il quale Arturo prova
un grande amore. Il ragazzo soffre per la sua solitudine, anche se cerca di
nascondere questo sentimento. Egli muta più volte il suo atteggiamento nei
confronti dei personaggi, mostrando talvolta affetto, talvolta gelosia nei loro
confronti. Ad esempio, in un primo momento soffre di gelosia poiché la matrigna
allontana da lui suo padre, successivamente prova lo stesso sentimento nei
riguardi della stessa matrigna: infatti ella si interessa solo al fratellastro
senza badare a lui stesso.
Wilhelm: il padre di Arturo è un personaggio che
non si interessa minimamente di suo figlio. Infatti, già durante l'infanzia del
ragazzo, egli preferisce intraprendere lunghi viaggi in compagnia dei suoi
amici piuttosto che badare a lui. Durante la storia, attraverso i sentimenti
del ragazzo, vengono messi in mostra i pregi dell'uomo, a cui Arturo è molto
affezionato. Ma in realtà i suoi sentimenti non vengono ricambiati. Inoltre, al
termine del romanzo, vengono mostrati altri aspetti negativi del padre, come,
ad esempio, la mancanza di fedeltà nei confronti del suo migliore amico.
Il riassunto
'L'isola di Arturo' narra le vicende di un ragazzo di nome
Arturo. Egli è orfano di madre, ma da quando è bambino soffre la mancanza del
padre, che trascorre la sua vita in viaggi con gli amici disinteressandosi del
figlio. Così Arturo vive in una triste solitudine senza famiglia né amici.
L'unica persona che si cura di lui nell'infanzia è Silvestro e, grazie a lui,
il ragazzo riceve un po' d'amore.
In tutta la sua infanzia egli trascorre pochi momenti col padre, ma nonostante
ciò dimostra un grande affetto nei suoi confronti, considerandolo un eroe delle
sue fiabe. Da bambino sogna di partire per un viaggio in sua compagnia e così
cerca in tutti i modi di farsi notare da lui e di dimostrargli il suo valore.
Ma il padre, come già detto, è assolutamente indifferente verso il figlio. Un
giorno viene annunciato ad Arturo l'arrivo, sull'isola in cui vive, della sua
matrigna. In un primo momento egli dimostra la sua gelosia nei riguardi del
padre, poiché la donna lo allontana da lui. In un secondo tempo, però, durante
l'assenza del padre a causa dei suoi viaggi, il ragazzo si rende conto di
essersi innamorato della sua nuova madre. E così, in un atteggiamento
fanciullesco, cerca in tutti i modi di mettersi in mostra di fronte alla amata,
ma, non ricambiato, in seguito a un bacio rubato, spezza definitivamente tutti
i rapporti con la matrigna. Infine un giorno, incontrata sull'isola la sua
balia Silvestro, che era partita anni prima per intraprendere la carriera
militare, decide di arruolarsi con lui per la guerra che sta per scoppiare. E,
sulla nave che lo sta portando via dall'isola di Procida, Arturo decide di non
voltarsi più indietro per dimenticare un passato triste.
L'autore
Elsa Morante (Roma 1912-1985), scrittrice italiana. Dopo aver esordito
con i racconti di Il gioco segreto (1941), e dopo il matrimonio con Alberto
Moravia, si dedicò alla costruzione di un grande romanzo familiare. L'opera,
Menzogna e sortilegio (1948), uscì in piena era neorealista, ma risulta
assolutamente irriducibile ai modelli del neorealismo letterario. Romanzo
d'esordio, stupefacente per maturità e per originalità, Menzogna e sortilegio
costruisce la sua straordinaria tensione stilistica intorno al contrasto
insanabile fra realtà e illusioni, fra un mondo rappresentato nella sua
concreta durezza e i fantasmi mentali dei protagonisti, di cui la stessa
letteratura è l'ultima, paradossale incarnazione. In seguito Elsa Morante
pubblicò pochissimi libri, tutti accompagnati da un lungo e complesso lavorio
linguistico e tutti capaci di concentrare realtà e magia in simboli ad alta
densità. Giustamente famoso è anzitutto L'isola di Arturo (1957), storia
dell'infanzia libera e selvatica condotta sull'isola di Procida da Arturo, un
bambino orfano di madre. I racconti di Lo scialle andaluso (1963) riprendono
testi scritti fra gli anni Trenta e Cinquanta. Di grande rilievo è anche La
Storia (1974), che suscitò un violento dibattito per il suo radicale
pessimismo. Con l'ultimo romanzo, Aracoeli (1982), la scrittrice approdò a una
visione del mondo se possibile ancora più sconsolata. Si ricordano inoltre le
poesie di Il mondo salvato dai ragazzini (1968) e i saggi di Pro o contro la
bomba atomica (1987).