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Il senso della vita non può essere spiegata dalla scienza
Destinazione: fascicolo scolastico di ricerca e documentazione
"Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che vediamo attorno a noi e chiederci: . Qual è il nostro posto in esso?" (S. Hawking; dal big bang ai buchi neri)
Soprattutto negli ultimi anni attorno a noi si sta sviluppando un 'era di guerre. Spesso non sappiamo neanche il perché queste nascono ed è a partire da queste che i giovani si chiedono cosa possono fare e qual è il loro posto nel mondo. Un mondo che non è più riconoscibile.
Cosa ci dice la scienza approposito di noi stessi e sul senso della vita?
Partendo dal fatto che la vita deve essere apprezzata in ogni caso, il senso sta nella vita stessa, è nascosto nel fatto stesso che non riusciamo a darci una spiegazione della nostra esistenza. Ma su questo la scienza non ci fornisci indizi. La vita non è un problema da risolvere, ma un mistero da vivere a cui a tutti noi siamo chiamati a rispondere.
"La scienza è un modo, è un modo decisivo, in cui si presenta a noi tutto ciò che è" (Heidegger; Scienza e meditazione).
Attraverso la scienza e le sue scoperte "giornaliere" viene presentato il mondo, quindi la realtà che ci circonda così com' è o come ce la vogliono presentare.
Quello per cui dovremmo ritenerci fortunati è che nel nostro piccolo mondo (l' Italia) siamo benestanti .si ha tutto, ma nonostante questo non ci si accontenta mai.si vuole sempre di più.
Ma non si pensa mai al terzo mondo? Perché la scienza non riesce a fare niente?
Probabilmente è attiva solo nei paesi sviluppati.anche se è sbagliato dato, che è attiva solo nei luoghi in cui le persone stanno già bene mentre in luoghi sottosviluppati muoiono migliaia di persone per le più "banali" malattie.
"I progressi della scienza sono un capitolo tra i più affascinanti nella storia del nostro tempo. I suoi enormi successi sono stati raggiunti, peraltro, attraverso una delimitazione metodica."(Politi; La Repubblica)
Di fatto la scienza è fondata sull'esperienza e sul calcolo matematico.
Lo scienziato scopre l'elettricità, la misura, ne indica le leggi cui obbedisce, il modo in cui si può produrre.
Tutto questo dunque è basato su calcoli e leggi ma la scienza " comporta anche dei confini e dunque sono "rimaste fuori" tutte le questioni che riguardano il perché dell'esistenza, da dove veniamo, dove andiamo"(Politi; la Repubblica).
Sono proprio queste le domande: da dove siamo venuti? Perché siamo arrivati proprio qui e non in un paese sottosviluppato? Dove siamo diretti? a cui è difficile rispondere attraverso le scienze bisogna trovare una risposta attraverso le persone che ci stanno accanto, che ci fanno capire il perché della nostra esistenza e quello a cui potremmo arrivare.
La scienza non potrà mai rispondere a determinate domande ed è per questo che ci spinge a trovarle in noi stessi.
" Si pretende dal filosofo che sia modesto come lo scienziato; allora egli potrà avere il successo dell'uomo della scienza" (Reichenbach; Nascita della filosofia scientifica).
Come Reichenbach, il filosofo che si basa più sulla ragione e sul pensiero, quindi sulla vera realtà dei corpi, dovrebbe abbassarsi agli scienziati,che si basano sui calcoli, pur dicendo che non bisogna però chiedergli cosa dobbiamo fare della nostra vita.
Questa è una contraddizione perché se i filosofi si devono abbassare agli scienziati e questi non sanno darci delle risposte è sbagliato voler far decadere il ruolo che assumono i filosofi.
"Ascoltiamo piuttosto la nostra volontà e cerchiamo di unirla a quella degli altri . Il mondo non ha alcuno scopo o significa all'infuori di quello che vi introduciamo noi." (Reichenbach; Nascita della filosofia scientifica)
Cerchiamo di unire le nostre idee a quelle degli altri per raggiungere una nuova e migliore vita.
Ma ricordiamoci che il mondo non ha alcuno scopo o significato preciso all'infuori di quello che noi introduciamo.
Siamo noi gli artefici del nostro destino.
Inoltre l'uomo non deve pensare il mondo come una parte di se stesso, ma deve sentire se stesso come una parte del mondo.
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