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I DODICI ABATI DI CHALLANT
Il racconto "I dodici abati di Challant" narra di 12 monaci, che hanno avuto l'incarico di sorvegliare un duca che ha l'obbligo della castità a seguito di un testamento.
Il romanzo passa in rassegna i punti di vista e gli stili di vita caratteristici del medioevo mediante alcuni personaggi particolari.
Il personaggio principale, il duca, passa con l'avanzare del racconto in secondo piano, per fare in modo che i vari personaggi abbiano uguale importanza ad eccezione della contessa, l'unico personaggio che riesce a collegare tutti gli altri ruoli e a dare loro un'importanza.
Mentre il romanzo dei "Dodici abati di Challant" ha luogo in un castello mondano, il racconto del "Miracolo di sant'Odilia" si ambienta nel luogo più ristretto di un convento narrando di due badesse, una devota e pia, la seconda giovane ed intraprendente che, grazie all'aiuto di un cavaliere ed un contadino, riescono a migliorare le condizioni di vita dei bambini del luogo, apportando numerose migliorie al convento.
I personaggi principali della badessa e del cavaliere sono uniti da un unico scopo e agiscono insieme legati da qualcosa di più dell'amicizia.
Inoltre, viene marcata molto la differenza tra le due Odilie; la prima devota e passiva, la seconda bella e intraprendente, capace di trasformare un comune convento in un allegro ritrovo per i bambini.
Il terzo racconto narra dell'avventura di una contessa e di un cavaliere, dell'amore a lungo atteso tra Bianca e l'Imperatore, della passione dell'arpa del cavaliere e del tacito timore dei suoi sentimenti per la contessa, che è una figura malinconica che crede fervidamente nell'amore; e ciò le dà la forza di aspettare molti anni prima di incontrare il suo sposo.
Il carattere del cavaliere è più complesso, perché viene riportata la sua passione per l'arpa attraverso cui esprime meglio i suoi sentimenti, e la sua obbligata fedeltà di cavaliere nonché di uomo verso il suo imperatore che lo trattiene dall'esprimere apertamente i sentimenti per la contessa.
Lo stile linguistico è curato, con uso di frasi prevalentemente ipotattiche caratteristico degli scritti medievali, tuttavia la lettura è molto scorrevole e comprensibile.
Il periodo storico non viene chiaramente definito nei racconti, tranne che in "Gli occhi dell'imperatore". Si può però facilmente comprendere che è compreso tra il 1200 e 1300 perché percorre un tema ricorrente in quel periodo, quello dell'amore gentile, contenuto maggiormente nel primo racconto e per la presenza del personaggio del trovatore, figura tipica di quel periodo storico, anch'esso citato nel racconto "I dodici abati di Challant".
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