I delitti dell'Urbe: 13 inchieste nella Roma dei Cesari
Danila Comastri Montanari nasce come scrittrice nel 1990 con "Mors
Tua", il primo libro di una serie in 13 romanzi, tanti episodi successivi nel
mondo dei gialli. Accompagnando la scrittura creativa con un lavoro di indagine
storica (sino al Medioevo), l'autrice ha dato vita ad una collana non immobile
frutto della sua duplice passione per i gialli e per la storia. I racconti sono
tutti narrati sotto il regno di Claudio (41-54 d.C.); al giorno d'oggi, afferma
l'autrice, non è possibile scrivere un giallo classico data l'avanguardia
tecnologica dell'età contemporanea: è quindi necessario retrodatarli in un
passato pre-industriale. I motivi che hanno spinto la Montanari ad attuare
tale scelta sono principalmente tre:
le
conoscenze popolari circa questo periodo storico;
l'attuale
e diffusa passione per Roma;
il
paragone realizzabile tra la Roma
dei Cesari e quella moderna. Entrambe costituiscono un crogiolo culturale
(lingue, religioni, razze.), presentante un enorme mobilità sociale, la quale
consente un'ampia scelta di personaggi e situazioni.
I 13 romanzi di Danila Comastri Montanari sono riportati qui di
seguito, ognuno dei quali corredato da una breve descrizione, con particolare
attenzione a "Cave Canem" e "Morituri Te Salutant":
- Mors Tua: "Quando noi ci siamo, no c'è la morte;
quando c'è la morte, non ci siamo noi". L'autrice ha iniziato questo libro
sapendo già di avere progettato altri 3 seguiti. Sin da tale testo, sono
riscontrabili alcune caratteristiche ricorrenti nei libri di tale collana,
quale, ad esempio, la presenza di donne fascinose. Publio Aurelio infatti
non può sposarsi: deve avere ogni volta nuove matrone, i cui intrecci
amorosi si intersechino con la vicenda investigativa.
- In Corpore Sano: ambientato nel mondo della medicina
antica.
- Cave Canem: chiaro è il riferimento ai famosi
mosaici pompeiani con le scritte "Attenti al cane". La storia si svolge
presso il Lago di Averno e nei Campi Flegrei, considerati dai Greci la
porta dell'Oltretomba. I Romani non ne rispettarono la sacralità (come
rispecchiato dalla mentalità dello stesso Publio Aurelio) e vi costruirono
alcune ville, in una delle quali si verifica la morte da cui scaturisce il
racconto. In questo libro è rintracciabile una specialità di Agatha
Christie, famosa giallista alla quale la Montanari si è
ispirata, corrispondente nel ricorso all'ambientazione chiusa, dalla quale
non è possibile uscire o entrare: il colpevole deve quindi essere
necessariamente uno dei presenti. Il 2° omicidio, ad opera di un airone,
rispecchia l'amore dei Romani per l'allevamento. Il 3° delitto avviene
invece in una biblioteca: spesso lo scrittore del giallo classico fa agire
l'assassino sui versi di una filastrocca. Egli è infatti il vero
protagonista, mentre l'investigatore ne segue solamente le tracce. Nella
figura dell'assassino è inoltre concentrata un'altra particolarità dello
stile dell'autrice: l'assassino pensa di essere il rappresentante della
vera morale.
- Morituri Te Salutant: "Una sola è l'arte di ben
vivere e ben morire". Non è un giallo classico, bensì un poliziesco,
caratterizzato da una struttura ad albero. Non vi sono infatti sospetti
iniziali: dalla figura della vittima si risale alla sua cerchia sociale.
Tale romanzo (come intuibile dal titolo) è incentrato sulla figura dei
gladiatori, il 90% dei quali era professionista: i Romani volevano infatti
lo spettacolo ed ammiravano soprattutto il coraggio. Sebbene egli dovesse
affidarsi al suo lanista come uno schiavo, questo mestiere era molto rinomato,
anche presso le donne. Nel libro viene esaltato in particolare il mito
della spada, con la quale l'eroe combatte sempre, sia nel passato ("Il
gladiatore"), sia nel futuro ("Star Wars"). A livello generale, il
racconto non possiede finalità propagandistiche: l'attrice non vuole
quindi spettacolarizzare quanto descritto. Paragonabile al film "Il
gladiatore", il cui messaggio mira all'esaltazione del patriottismo (in
particolare in un periodo come quello della guerra in Iraq), tale testo
sottolinea il fatto che l'uomo del 2000 necessita di valori, esempi e
stereotipi ai quali fare riferimento per virtù e coraggio.
- Parce Sepolto: si svolge in una scuola (sottotitolo "Di scuola si muore"); da
evidenziare come l'autrice abbia svolto in passato anche il mestiere di
docente.
- Cui Prodest?
- Spes Ultima Dea.
- Scelera.
- Gallia Est: sembra che gli antichi druidi abbiano
ripreso i sacrifici umani: la mentalità di Publio Aurelio, che non crede
nella religione, spinge il senatore ad iniziare l'investigazione.
- Saturnalia: ambientato nel tempio di Vesta e nei
quartieri popolari, è caratterizzato dalla morte di un bambino che porta
alla scoperta della schiavitù minorile.
- Olympia: si dimostra come le Olimpiadi antiche
fossero ancora più corrotte delle competizioni sportive attuali. Gli
atleti muoiono trapassati dai loro stessi attrezzi ginnici.
- Ars Moriendi: poiché vengono uccise alcune
prostitute, sembra la riproposizione di Jack lo Squartatore nell'antica
Pompei, prima dell'eruzione.
- Tenebrae: è caratterizzato da una protagonista
che soffre di cecità; inoltre le vicende si svolgono di notte.
- Nemesis: non è ancora stato pubblicato.
Domande
Rapporto scrittore - protagonista
Publio Aurelio Stazio è presente in quasi tutte le scene e viene sempre
espresso il suo punto di vista. Se avesse una macchina da cinepresa, infatti,
l'autrice riprenderebbe sempre le spalle di Aurelio. In tale personaggio, la Montanari ha inserito la
propria autobiografia (quando succede qualcosa di veramente strano, l'evento è
accaduto all'autrice): anche per questo motivo spera che esso possa vivere
ancora e che qualcuno continui a scriverlo (Non
si può uccidere la gallina dalle uova d'oro). Per concludere, è necessaria
una breve riflessione circa l'età di Aurelio: mentre nei primi due libri egli è
presentato anziano, dal 3° libro in poi ne viene invece descritta la vita a
partire dall'infanzia. In seguito, data la notevole estensione di questa serie
di romanzi, l'autrice decise di collocare ogni omicidio in un intervallo di
tempo di circa 2 mesi, non più a distanza di un anno.
Scelte linguistiche e tecniche di
scrittura
L'autrice ha seguito 3 diversi percorsi nella stesura dei propri
racconti: alcuni sono stati scritti di getto, altri sono stati descritti
conoscendo esclusivamente l'inizio e la fine, altri ancora sono stati portati a
termine senza conoscere l'assassino. Terminata la scrittura di un libro,
l'autrice lo tralascia per circa un mese e, in seguito, lo rilegge: in questo
modo è infatti possibile giudicare il libro con gli occhi di un estraneo e
coglierne quindi i minimi difetti. Inoltre, uno dei più grandi problemi del
giallista è sicuramente la decisione riguardante il numero dei personaggi da
coinvolgere: un limitato numero di figure provoca un senso di non
verosimiglianza con la realtà, tuttavia il lettore è facilitato nella
comprensione della trama; viceversa abusare di troppi personaggi determina uno
stile più realistico, ma anche confusionario.
Vita e lavoro della scrittrice
Danila Comastri Montanari ha affermato di avere scelto la carriera di
scrittrice per 3 motivi principali. Innanzitutto il libro rappresenta per lei
una valvola di sfogo per eventi reali. Inoltre viene annullato ogni problema di
trasporto e si evita il pendolarismo. Infine ogni libro corrisponde ad un
successo, in quanto permette al proprio immaginario di essere condiviso da
molte persone: finalità dell'autrice non è comunque lanciare messaggi
all'umanità; ella scrive quando ha voglia, poiché si diverte nel suo lavoro.