Hercule Poirot e Freud: il metodo psicologico

Hercule Poirot e Freud: il metodo psicologico

Tra i trentatrè romanzi e gli innumerevoli racconti che hanno per protagonista il detective belga si possono scorgere metodi propri della psicoanalisi, che, negli anni venti, Freud stava perfezionando con opere quali Il disagio della civiltà e L'Io e l'Es. Vengono riportati soltanto alcuni esempi.

a. la TALKING CURE: nel celeberrimo Assassinio sull'Orient-Express, Poirot si ritrova su un    treno bloccato dalla neve e deve risolvere un caso in cui sono coinvolte molte persone legate in vari modi alla famiglia Armstrong. Per aggirare le reticenze di una dei sospettati, il belga la sottopone ad un interrogatorio stringente e così, proprio come Freud, riesce ad aggirare il Super-Io e ad ottenere una verità, importantissima per la risoluzione del caso

- Sì, ma la contessa Andrenyi ha accennato a una persona ben diversa dalla signorina Debenham.

- Appunto: una donna grossa, dai capelli rossi, sulla quarantina. Insomma, proprio il contrario della signorina Debenham. Il che già faceva sospettare. Ma c'è di più. La contessa ha dovuto inventare un nome, così, su due piedi: è stata l'inconscia associazione di idee a ispirarla e a tradirla. Infatti, vi ricorderete che ha detto che la sua governante si chiamava Freebody.

- Sì?

- Eh, bien, forse lei ignora; ma io so che c'è a Londra un grande emporio che, fino a poco tempo fa, prendeva nome dalla ditta proprietaria: Freebody and Debenham, appunto. Col nome di Debenham nella mente, la contessa si è afferrata subito all'altro nome; le è venuto spontaneo, per così dire.

b. le PARAPRASSIE: durante lo svoglimento di un altro caso, raccontato proprio ne Il ritratto di Elsa Greer, si nota come Poirot faccia riferimento agli atti mancati (o lapsus) di cui parlava Freud; in questo caso si tratta di un lapsus memoriae: Adrienne cerca di ricordare gli avvenimenti di 16 anni prima ma il suo inconscio ha disgiunto due fatti che erano consequenziali ed è proprio Poirot a connetterli

- [.] È per questo che era convinto che fosse entrato un gatto nel laboratorio. Il suo naso è molto sensibile: sentì il lieve, sgradevole odore della valeriana, forse inconsciamente, ma ciò le suggerì l'idea "gatto" al suo subcosciente. I gatti amano la valeriana e andrebbero dovunque per averla. La valeriana ha un sapore cattivo e fu a causa della descrizione fatta da lei il giorno prima, che la signorina Adrienne pensò di fare uno scherzo maligno, mettendo della valeriana nella birra che suo cognato aveva l'abitudine di bere d'un fiato.

- Ma era proprio quel giorno? Ricordo perfettamente.[.] Sì, ma non ho mai connesso questo ricordo a quel particolare giorno.

- No, perchè nella sua mente non c'era connessione: i due fatti furono, per lei, completamente distinti. Uno al livello delle scappatelle maligne, l'altro la tragedia capitata come fulmine a ciel sereno, senza che se l'aspettasse, e che escluse dalla sua mente il pensiero di altri incidenti meno importanti. Ma io notai che disse: "Presi, eccetera, eccetera, con l'intenzione di metterla nella sua bevanda", ma non disse che l'aveva messa.

c. tutto ciò però non deve far pensare che la psicologia di cui parla Poirot corrisponda in ogni sua parte alla psicoanalisi di Freud: anche il detective belga amava sostenere

Dunque vedete, amico mio, che sovente le menzogne possono risultare utili quanto la verità?

ma non bisogna dimenticare che dietro questa straordinaria figura letteraria c'è una scrittrice che diffida altamente della psicologia "ufficiale" - perché vittima di uno scompenso giovanile - e cerca di proporre una psicologia più "accessibile", che si basa - come precisa lo stesso Poirot in Se morisse mio marito - sulla ricerca del movente

La criminologia implica lo studio della psicologia. Il detective non si fissa solo sull'atto dell'assassino, si sforza di scoprire il movente che lo ha spinto [.e poi passa a criticare il metodo-Holmes] Quando noi conduciamo un'inchiesta, lei pensa solo al lato materiale del problema. Lei mi spinge a rilevare le impronte digitali, ad analizzare la cenere delle sigarette, a gettarmi ventre a terra al suolo per meglio studiare le impronte dei passi. Ma non capirà proprio mai che seduto in poltrona e con gli occhi chiusi io scopro più facilmente la soluzione di un problema? Io vedo con gli occhi della mente.

d. è proprio nell'ottica di un rifiuto della "psicologia ufficiale" che deve essere letto il racconto intitolato Il sogno: in questa breve novella, Poirot finge di accettare la tecnica esposta nel 1900 da Freud nell'opera Die Traumdeutung per poi smascherare un assassino che pensava di aver aggirato l'investigatore belga: proprio nelle pagine centrali si assiste ad una ridicolizzazione sottile da parte dell'autrice del metodo dell'interpretazione dei sogni

- [.] Il secondo [medico - che il personaggio ha chiamato per capire quale fosse la causa di un sogno ricorrente durante il quale si suicidava, n.d.r.], un giovanotto che segue le teorie più moderne nella medicina, mi assicurò che alla radice di tutto c'era un determinato avvenimento della mia infanzia, accaduto a quell'ora precisa del pomeriggio, le tre e ventotto minuti. Secondo lui, io sono talmente deciso a non ricordare quell'avvenimento che questo gesto di auto-distruzione è un simbolo con il quale esprimo il mio rifiuto.