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GAIO VALERIO CATULLO
Catullo nacque a Verona nell'84-82 a.C. da una famiglia agiata.Ricevette la sua prima educazione a Verona, in un ambiente colto e raffinato che cominciò ad aprire il suo animo alla poesia.Intorno ai 20 anni si recò a Roma e vi si stabilì, allontanandosene solo di tanto in tanto per fare ri8torno a Verona o in una delle due ville di famiglia (una a Sermone, sul lago di Garda e, l'altra a Tivoli).Catullo si inserì facilmente nella società della capitale, dove frequentò un gruppo di giovani impegnati nell'attività forense e politica e, nella poesia.Con questi creò un circolo d'intellettuali uniti dal gusto letterario, educato secondo la moda alessandrina, e da rapporti d'amicizia profondi.Cicerone li definirà "poetae novi" o"neòteroi" (poeti moderni).Catullo entrò in oltre in rapporto con altri contemporanei,fra cui lo storico Cornelio Nipote, Cicerone e,T.Manlio Torquato.nella casa di quest'ultimo,Catullo conobbe una delle tre sorelle,(forse la seconda),di Publio Clodio Pulcro,Clodia,moglie di Quinto Metallo Celere,vedova dal 59 a.c.,amante di Clelio Rufo(che Cicerone difese in una delle sue orazioni).
Quando la vide Catullo se ne invaghì attratto dall'aspetto piacevole,dalla vivezza di ingegno e dai modi distinti e spigliati della donna.Il poeta è travolto subito da una profonda passione e Clodia diventa l'oggetto del suo desiderio,ma nei carmi verrà presentata sotto il nome di Lesbia,poiché l'amore per una donna sposata e di alto rango,a quei tempi,era qualcosa di scandaloso.L'amore per Clodia-Lesbia fu tormentato e dovette durare dal 61 al 58 a.C..Nel 57 Catullo seguì in Bitinia il pretore Lucio Memmio rientrando a Verona l'anno dopo.Il viaggio gli diede l'occasione di sostare nella Triade sulla tomba del fratello a cui dedicò dei versi bellissimi.Al ritorno a Verona,la passione per Clodia si riaccese ma,i continui tradimenti della donna non fecero che deluderlo e amareggiarlo sempre più.Si ritirò così in solitudine a Verona e qui morì poco più che trentenne nel 52-54 a.C.,minato da una grave malattia.
L'OPERA Più IMPORTANTE DI Catullo è una raccolta di 116 carmi: "Il Liber Catullianus".La raccolta dei carmi di Catullo è divisa in 3 sezioni: i carmi brevi polimetri(1-60)detti anche nugae(scherzi,passatempi);i carmi dotti(carmina docti)(61-68)di estensione maggiore e tema più impegnativo;gli epigrammi(epigrammata) in distici elegiaci(69-116).
I temi dei carmi brevi(le nugae e gli epigrammi)sono per larga parte gli stessi:la sezione centrale affronta argomenti di più ampio impegno.I motivi ricorrenti nei carmi brevi di Catullo traggono origine dall'esperienza della vita della cerchia e,dalla storia d'amore con Lesbia.Si hanno così:carmi scherzosi rivolti agli amici;dichiarazioni di poetica;composizioni di attacco contro poetasti o individui di cattivo gusto;poesie che celebrano la felicità dell'amore o lo stupore di Catullo davanti al fascino della donna;carmi risalenti al periodo travagliato del suo amore per Lesbia e,al periodo della loro separazione.In questi ultimi carmi il poeta cerca di analizzare le caratteristiche contraddittorie del sentimento che continua a provare per la donna che lo ha tradito.L'esperienza della vita della cerchia e l'amore per Lesbia sono legati tra loro:l'amicizia lo consola quando l'amore comincia a mostrare il suo aspetto doloroso;Lesbia era integrata nella vita della cerchia dei neòteroi;le poesie dedicate a Lesbia circolavano all'interno del gruppo,lei stessa,come già detto,partecipa alle situazioni sociali della cerchia,inoltre,la vita della cerchia non era limitata alla comunanza di principi di poetica e di esperienze culturali ma,implicava la condivisione di aspetti privati.Ai carmina docta,che tratta temi più impegnativi,appartengono i due epilli scritti da Catullo(i carmi 63 e 64).
L'epillio è un particolare componimento frequente soprattutto nella produzione dei poeti greci del periodo ellenistico e di quelli romani della scuola neoterica.Epillio significa "piccolo epos",è un poemetto in esametri,di argomento mitologico,di estensione variabile.Il tema dell'epillio è soprattutto quello erotico,legato per lo più alle vicende di sventurate eroine,carico di venature poetiche,sentimentali e con una inclinazione al patologico e al mostruoso.All'interno della narrazione prescelta,il flusso narrativo non procede compatto ed esaustivo,ma opera una serie di accelerazioni e di tagli:l'inizio e la fine del componimento sono sintetici e il procedere della storia si realizza tramite una giustapposizione di scene prive di transizione.L'epillio latino predilige le storie d'amore contenenti elementi fantastici di metamorfosi o elementi di pathos estremo e di scandalo innaturale.
Il carme 64 di Catullo è l'esempio più significativo ed alto di epillio latino.Ha un inizio privo di preamboli;procede per quadri giustapposti;è attento alla psicologia dell'eroina e,da grande spazio al suo monologo;si ha la combinazione di due vicende mitologiche:quella primaria narra delle nozze tra Peleo e Teti,per poi inserirvi la storia di Teseo che abbandona Arianna sull'isola di Nasso;l'attenzione poi ritorna,nuovamente,sul banchetto nuziale dei due sposi.
La conclusione riporta il poeta alla sua epoca ed egli manifesta il suo rimpianto per quei tempi in cui dei e mortali convivevano insieme e,la pietas,la fides,la giustizia erano rispettate o,per lo meno,chi le violava veniva punito.Nella sua opera Catullo utilizza una lingua dolce ed immediata,che include arcaismi e termini da lui coniati,vezzeggiativi e diminuitivi.L'opera e la vita di Catullo sono una testimonianza del fatto che,in quei tempi,si stava verificando un distacco dai valori tradizionali e,la nostalgia,da parte del poeta,dei valori tradizionali che infondevano sicurezza.Catullo sente molto,e lo testimonia anche la sua opera,il senso dell'amicizia e dell'amore.
Per lui l'amicizia è un legame tra individui,autonomo dalle istanze della vita sociale e,dai rapporti di clientela e di potere all'interno della città.Il tradimento,la superficialità,la dimenticanza di un amico sono per Catullo un fatto gravissimo.Per lui l'amicizia è basata sulla fides,la credibilità e l'affidabilità riconosciute all'individuo in un contesto sociale e politico.Per Catullo è importante rispettare,attenersi alla pietas che esprime il rispetto e il dovere del singolo verso i propri familiari e verso gli dei.Gran parte della sua opera e della sua vita ruota intorno al suo amore tormentato per Clodia-Lesbia.A quei tempi,l'amore passionale era accettato,nelle classi alte,solo come elemento marginale della vita del singolo e,poteva essere ammesso solo se aveva come oggetto donne del ceto inferiore.
Quindi la relazione tra Catullo e Lesbia,matrona appartenente alla gens Claudia,non poteva essere accettata.
L'amore,per Catullo,era un continuo ricercare,in una relazione adultera ed informale,quegli elementi di stabilità basati sulla pietas e sulla fides,valori non rispettati da Lesbia.infatti la passione di Lesbia,che era sensuale,superficiale,incline al tradimento,si scontra con il sentimento di Catullo,che vuol far diventare la loro relazione un foedus,un patto d'amore che rispetti la fides e la pietas.
Oltre che nelle poesie d'amore,nel foedus che lo lega a Lesbia,la ricerca della fides e della pietas si manifesta anche nei carmina docta.Infatti in questi carmi il poeta ripropone i valori tradizionali attinenti alla fides e alla pietas.Nel carme 64 dimostra come le nozze tra Peleo e Teti rispettino la fides,la pietas nel loro foedus,nel loro patto d'amore e,come,l'allontanamento da tali valori sia punito severamente dagli dei(Teseo e Arianna).
Il mondo del mito quindi non si presenta a Catullo privo di macchia, in esso s'incontra sempre dolore, tradimento, passione, ma gli dei ascoltano le preghiere degli uomini ed intervengono per infliggere le giuste punizioni, per salvaguardare la giustizia, i principi di fides e pietas, che Catullo cercava invano di trovare nel presente.
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