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Ermetismo - Giuseppe Ungaretti




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Italiano


Ermetismo  



L’ermetismo è una corrente poetica che si sviluppa tra la I e la II Guerra Mondiale. Il termine “Ermetismo” fu dato da un critico letterario Francesco Flora che pubblicò un articolo, definendo la poesia di questo periodo. Francesco Flora nel 1936 pubblicò un articolo “La poesia ermetica”, dove la poesia,difficile da capire, appare “ermetica”chiusa alla comprensione. Questa poesia si diffuse a Firenze, dove ci sono tante riviste letterarie, ma anche in altri centri come Roma e Genova.

Secondo Carlo Bo non c’è una distinzione fra letteratura e vita. I letterati Ermetici volevano giungere alla verità parlando attraverso il mito, la religione e la storia, utilizzando molto la parola in senso allusivo o attraverso solo termine. Il poeta Ungaretti si serve di poche parole cariche però di significato. Tanto che a volte un suo verso è composto da una unica parola. L’Ermetismo fu criticato negativamente dai critici marxisti perché secondo loro fu una poesia d’èlitè e perché si mostrò incurante della realtà socio-politica del tempo.


Giuseppe Ungaretti


Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, dove la sua famiglia di origine toscana, si era trasferita per ragioni di lavori e suo padre lavorava come operaio nella costruzione del canale di Suez, ma morì in un incidente, la madre riuscì a mandare avanti la famiglia grazie ai guadagni di un negozio alla periferia di Alessandria . Ungaretti nel 1912 partì per Parigi dove avvenne la sua formazione culturale, grazie al contatto con la poesia simbolista e con gli artisti della capitale francese. Nel 1914, mentre che stava a Versilia, venne chiamato alle armi per partecipare alla guerra. In questo periodo egli scrive le poesie più belle. Alla fine della guerra egli tornò a Parigi dove si sposa. Dal 1936 a 1942 insegnò letteratura italiana all’università di S.Paolo in Brasile, in questo periodo funestato dalla morte suo figlio. Nel 1948 ricoprì la cattedra di letteratura all’Università di Roma fino al 1958. Giuseppe Ungaretti morì nel 1970.

Le raccolte poetiche di Giuseppe Ungaretti sono:

1919 – Allegria di Naufragi

1933 – Sentimento nel tempo

1939 – La terra Promessa

1947 – Il Dolore

1977 – Vita di un uomo.

Alcune poesie che abbiamo trattato di Giuseppe Ungaretti sono: Il porto sepolto, Veglia, Fratelli, San Martino del Carso e I Fiumi.




ANALISI POESIE


Il porto sepolto (Mariano 29 giugno 1916)


Vi arriva il poeta

e poi torna alla luce con i suoi canti

e li disperde


Di questa poesia

mi resta

quel nulla

d’inesauribile segreto





Analisi del testo


Il porto a cui si riferisce il titolo è quello antico, sommerso, di Alessandria d'Egitto dove Ungaretti trascorse la sua fanciullezza . Il porto era stato scoperto in quegli anni ed era la testimonianza, nascosta dal mare, di una città anteriore a quella fondata da Alessandro Magno e poi scomparsa.

Il segreto di questa città e del suo porto appare ad Ungaretti come il simbolo del mistero della vita, della condizione precaria e difficile in cui vive l'uomo.

Il poeta, dopo aver scoperto il mistero della vita, lo farà conoscere.

Ne farà dono agli uomini che non hanno più la capacità di abbandonarsi a ciò che sfugge agli schermi logici della ragione.



Veglia (23 dicembre 1915)

Un’intera nottata

buttato vicino

a un compagno

massacrato

con la sua bocca

digrignata

volta al plenilunio

con la congestione

delle sue mani

penetrata

nel mio silenzio

ho scritto

lettere piene d’amore


Non sono mai stato

tanto

attaccato alla vita


Analisi del testo


I versi di questa poesia descrivono una notte passata dal poeta al fronte accanto al corpo di un compagno ucciso, con il viso sfigurato dal dolore, le mani irrigidite della morte.

Le labbra ritratte in modo da mostrare i denti in una sorta di smorfia feroce.

Il gonfiore e il colore violaceo delle mani, provocati dalla morte, sono immagini sconvolgenti, penetrate profondamente nell'animo desolato del poeta

La reazione del poeta è una ribellione disperata al destino di morte, un prorompente sentimento di attaccamento alla vita: non solo alla propria vita personale, ma a quella che è un bene comune, un diritto fondamentale di tutti gli uomini.


Parafrasi

Per un’intera notte buttato come uno straccio accanto ad un compagno massacrato, con la bocca deformata rivolta verso il plenilunio, e con le mani congestionate, impresse nel silenzio assorto della mia anima col gesto disperato di aggrapparsi alla vita, ho scritto lettere d’amore, mosso da un incoercibile (irrefrenabile) bisogno di affetto.

Mai come in quel momento, davanti all’orrore della morte violenta, ho sentito un più intenso attaccamento alla vita (un attaccamento non egoistico, ma sentito come protesta contro la guerra, come proclamazione del diritto di tutti gli uomini alla vita).


Commento

In questa poesia, il poeta esprime il suo pensiero riguardo alla guerra e la vita. Nella prima parte descrive il suo compagno morto, ed esprime il suo parere sulla guerra. Nella seconda parte Ungaretti scrive che la vita è importante. La poesia è breve e senza rime, ed è costituita da versi che non hanno la stessa lunghezza.


Fratelli


Di che reggimento siete

fratelli ?


Parola tremante

nella notte

Foglia appena nata


Nell’aria spasimante

involontaria rivolta

dell’uomo presente alla sua

fragilità


Fratelli.





Analisi del testo


Un frase fra le tante, colta durante il passaggio e il momentaneo incontro di reggimenti diversi nel corso di una notte. Nella dolorosa realtà della guerra, una parola tanto comune, <<fratelli>>, si carica improvvisamente di un valore umano prezioso per chi è incessantemente calato in situazioni di solitudine e angoscia. Il poeta avverte i significati più profondi della parola: un senso di ribellione alla violenza e la consapevolezza che la guerra accomuna il destino di tutti coloro che la combattono.

Il tutto a sensazioni di struggimento e dolore intenso.

Pronunciare la parola <<fratelli>>, in quel contesto, significa ribellarsi, anche solo inconsapevolmente, all'odio e alla violenza scatenata dalla guerra.

Parafrasi

Di che reggimento siete fratelli?

La parola fratelli trema nella notte

La parola fratelli esprime un desiderio di pace

Nell’aria piena di sofferenza degli uomini

Spontanea rivolta alla guerra dell’uomo con la sua debolezza.

Fratelli

Commento

Nella poesia, Ungaretti esprime la sua sofferenza e amarezza per la sua condizione di soldato; Infatti, la parola fratelli è un augurio di pace ed esprime la speranza che la guerra finisca.



San Martino del Carso (27 agosto 1916)


Di queste case

non è rimasto

che qualche

brandello di muro


Di tanti

che mi corrispondevano

non è rimasto

neppure tanto

Ma nel cuore

nessuna croce manca

E’ il mio cuore

il paese più straziato


Analisi del testo


San Martino del Carso, è un paese sconvolto dalla guerra: il senso di desolazione provata di fronte alle sue rovine evoca nel poeta la visione di una distruzione ancora più devastante, quella delle persone che egli ama e che ricambiavano i suoi sentimenti e il cui ricordo resta dolorosamente vivo nel suo animo.


Parafrasi

In questo paese le case sono tutte distrutte,

fatta eccezione di qualche pezzo di muro.

Le persone che vivevano nel paese sono morte o mutilate

Ma il ricordo di tutti è fissato nel mio cuore

Commento

San Martino del Carso è formata da due quartine, e da altri due versi formati da due strofe ciascuno. La poesia è stata scritta durante il periodo della Prima Guerra Mondiale. Nel Primo verso il poeta vuol mettere in evidenza ciò che del suo paese e rimasto, cioè qualche brandello di muro, mentre nel Secondo verso,l’autore vuol comunicare,che la guerra non fa distinzioni e chiunque, anche persone del tutto neutrali possono morire in qualsiasi momento, ma nel terzo verso poeta vuol far vivere per sempre nel suo cuore il ricordo dei suoi compagni defunti, infine, nel quarto verso l’autore esprime tutto il suo dolore per il suo paese distrutto dalla guerra, ma soprattutto per le persone a lui care.


I fiumi (16 agosto 1916)


Mi tengo a quest’albero mutilato

abbandonato in questa dolina

che ha il languore

di un circo

prima o dopo lo spettacolo

e guardo

il passaggio quieto

delle nuvole sulla luna


Stamani mi sono disteso

in un’urna d’acqua

e come una reliquia

ho riposato


L’Isonzo scorrendo

mi levigava

come un suo sasso


Ho tirato su

le mie quattr’ossa

e me ne sono andato

come un acrobata

sull’acqua


Mi sono accoccolato

vicino ai miei panni

sudici di guerra

e come un beduino

mi sono chinato a ricevere

il sole


Questo è l’Isonzo

e qui meglio mi sono riconosciuto

una docile fibra

dell’universo


Il mio supplizio

è quando

non mi credo

in armonia


Ma quelle occulte

mani

che m’intridono

mi regalano

la rara

felicità


Ho ripassato

le epoche

della mia vita


Questi sono

i miei fiumi


Questo è il Serchio

al quale hanno attinto

duemil’anni forse

di gente mia campagnola

e mio padre e mia madre


Questo è il Nilo

che mi ha visto

nascere e crescere

e ardere d’inconsapevolezza

nelle estese pianure


Questa è la Senna

e in quel suo torbido

mi sono rimescolato

e mi sono conosciuto


Questi sono i miei fiumi

contati nell’Isonzo


Questa è la mia nostalgia

che in ognuno

mi traspare

ora ch’è notte

che la mia vita mi pare

una corolla

di tenebre


Analisi del testo


È questa una poesia di guerra, forse la più nota, scritta sul Carso.Il poeta ha fatto il bagno nell’Isonzo, e questo fiume gli riporta il ricordo di altri fiumi, legati a momenti altrettanto importanti della sua vita: il Serchio, il Nilo e la Senna. Il Serchio rappresenta le radici della sua esistenza, è il fiume al quale i suoi avi hanno attinto acqua per secoli, e quindi gli permette di gettare un ponte tra il presente e un passato lontano, addirittura prenatale; il Nilo gli ricorda la fanciullezza; alla Senna è legato il primo contatto con la cultura e la storia; l’Isonzo rappresenta l’esperienza della guerra. Questa poesia appartiene a “L’Allegria” e si compone di quindici strofe di vario numero di versi di diversa lunghezza, senza rima. La lirica si apre e si chiude con la descrizione di un paesaggio notturno collocato, dal punto di vista temporale, nel presente. La prima strofa contiene tre elementi paesaggistici: l’albero mutilato, la dolina carsica e la luna. L’aggettivo mutilato umanizza l’albero e lo riconduce ai corpi di tanti uomini colpiti dalle granate. Le doline sono cavità tipiche del terreno carsico, dove si rifugiavano i soldati nella prima guerra mondiale, usandole come trincee. In una di esse si trova appunto il poeta. In questa dolina c’è la tristezza solitaria di un circo senza spettatori, quando le luci festose si sono spente e le cose rivelano il loro aspetto. Nelle urne, vasi di cristallo, vengono conservate le reliquie, i resti, ricordi dei santi e dei martiri, e le cose preziose in genere. Come una reliquia si sente il poeta nelle dolci acque dell’Isonzo che, scorrendo, lo lisciava come se fosse una pietra del suo greto. Dopo essersi alzato, il poeta cammina adagio, faticosamente come un acrobata, cioè un ginnasta del circo a causa del fondo pieno di sassi. Dopo aver fatto il bagno, raggiunge gli abiti impregnati di sudiciume fisico e morale della guerra e si siede accanto come un arabo al sole. Qui nell’Isonzo il poeta si è riconosciuto con una parte piccolissima dell’universo. Il poeta è felice: sentirsi in armonia con il resto del mondo è per lui fonte di gioia. Sofferenza è invece sentirsi solo, incapace di entrare in comunicazione con gli altri. Ma le acque del fiume, simili a mani misteriose che lo guariscono dalle ferite del suo spirito inquieto regalano al poeta la felicità, così raramente provata, di comunicare, partecipare. Poi passa in rassegna le epoche della sua vita ricordandosi i fiumi: primo fra tutti il Serchio, che scorre nella regione lucchese, dove sono nati i suoi genitori, ha irrigato le campagne dove vissero i suoi avi, gente campagnola. Poi viene il Nilo, che scorre in Egitto, dove il poeta nacque e crebbe e questo fiume lo vide inconsapevole del mondo, ignaro delle cose che lo avrebbero poi tormentato. Segue la Senna, che scorre a Parigi e che lo vide immergersi nella caotica vita della grande capitale, vita convulsa e agitata, che però gli affinò lo spirito. Questi sono i fiumi ritrovati nelle acque dell’Isonzo, fiume che attraversa il Friuli. A ciascun fiume è legata la nostalgia del poeta. Ora che è notte e il buio lo avvolge, la vita assomiglia a un cerchio (“corolla”) di buio e silenzio.

Parafrasi

Mi tengo a quest'albero spezzato, isolato e abbandonato dal consorzio umano, in questa dolina, che è priva di vitalità come un circo nel momento precedente e successivo allo spettacolo e osservo le nuvole che passano sulla luna.

Questa mattina mi sono disteso sull'acqua, quasi fossi in un'urna e ho riposato come una reliquia.

Le acque dell'Isonzo mi levigavano come se fossi un sasso.

Mi sono alzato e me ne sono andato come un acrobata che cammina sull'acqua.

Mi sono seduto vicino alle mie vesti sporche per la guerra e come un bambino mi sono chinato a

prendere il sole.

Questo fiume è l'Isonzo e qui meglio ho potuto vivere l'esperienza di sentirmi in comunicazione con la natura, come una docile fibra dell'universo.

La mia sofferenza è causata dal non sentirmi in armonia con ciò che mi circonda.

Ma quelle mani nascoste nell'Isonzo che mi stringono nell'acqua, mi regalano una felicità che è rara a trovarsi.

Ho ritrascorso le età della mia vita.

Questi sono i miei fiumi.

Questo è il Serchio, al quale hanno attinto forse per duemila anni i miei antenati campagnoli e i miei genitori.

Questo è il Nilo, vicino al quale sono nato e cresciuto, inconsapevole del mio destino, trascorrendo la mia fanciullezza nelle estese pianure.

Questa è la Senna e in quella sua acqua fangosa mi sono rimescolato acquisendo la consapevolezza di me stesso. Questi sono i miei fiumi che confluiscono nell'Isonzo, ma che sono distinguibili gli uni dagli altri.

Questa è la mia nostalgia, che traspare dal ricordo di ognuno di loro, ora che è notte e che la mia vita mi sembra un fiore (l'essenza del fiore) circondato dalle tenebre.

Commento generale sulle poesie di Ungaretti

Queste poesie mi sono piaciute molto, perché mi hanno fatto capire come era la condizione dei soldati nelle trincee. Ho anche imparato ad apprezzare la vita, perché è la cosa più bella che una persona può avere, e quindi non la si può buttare andando in guerra, ma bisogna apprezzarne ogni singolo momento, bello o brutto, perché la vita non è fatta di solo di piaceri, ma anche di dispiaceri e dolori. Quindi spero che i governi capiscano questo, e che non vengano più dichiarate guerre, ma che invece vengano affrontati problemi più seri, come la





Storia

La prima guerra mondiale


In seguito all’uccisione a Sarajevo dell’arciduca erede al trono austriaco Francesco Ferdinando e della moglie Sofia per mano del serbo Gavrilo Princip (28 giugno 1914), ke voleva vendicare i popoli slavi oppressi, l’Austria dikiarò guerra alla Serbia, dopo averle inviato un ultimatum nel quale pretendeva una resa senza condizioni. Il sistema delle alleanze, allargò immediatamente il conflitto: in nome della Triplice Alleanza, la Germania entrò in guerra a fianco dell’Austria (imperi centrali) contro la Russia e la Francia, skieratisi con la Serbia.

FRONTE OCCIDENTALE→ L’esercito tedesco cercò di ottenere una rapida vittoria invadendo il Belgio (neutrale) per prendere alle spalle l’esercito francese (agosto 1914) e poi concentrare tutte le forze sul fronte orientale dove le mobilitazione russa era resa difficile dalle enormi distanze e dall’insufficienza delle comunicazioni. La violazione della neutralità belga convinse l’Inghilterra, minacciata dalla presenza tedesca sulla manica, ad entrare in guerra a fianco della Francia, cui la legava la Triplice Intesa. Con l’ingresso di Turkia e Bulgaria a fianco degli imperi centrali e d Giappone (interessato alle colonie tedeske in Asia) e Romania a fianco dell’Intesa (Francia, Russia, Inghilterra, Serbia e Belgio) il conflitto assunse un carattere mondiale. La resistenza dei belgi infranse l’illusione di una guerra-lampo e dette ai francesi il tempo per organizzare una valida difesa sul fiume Marna (40 km da Parigi) e, dopo una sanguinosa battaglia, a spingere i tedeski sul fiume Aisne, dove si stabilizzò il fronte occidentale. Da una guerra di movimento si passò ad una guerra di posizione, combattuta lungo le trincee protette da enormi sbarramenti di filo spinato.

FRONTE ORIENTALE→ I Russi, benkè a corto di munizioni, con scarsa artiglieria, e militarmente impreparati, invasero la Prussia ma furono sconfitti dall’esercito tedesco nelle battaglie di Tannenberg (agosto) e dei Laghi Masuri (settembre); contemporaneamente xò, gli Austriaci furono costretti alla ritirata dalla pressione Russa e anke ad oriente il conflitto si stabilizzò nelle trincee.

ITALIA→ Intanto in Italia imperversava lo scontro tra neutralisti: ●cattolici (x ragioni morali), ●socialisti (Turati) e ●liberali ke sul piano parlamentare facevano capo a Giolitti (egli era consapevole della scarsa preparazione militare e della debole struttura economica dell’Italia e sperava in trattative con l’Austria, offrendo la neutralità in cambio del Trentino e del Friuli) ed interventisti: ●nazionalisti di estrema destra rappresentati da D’Annunzio (x la gloria dell’Italia in onore di un passato glorioso), ●irredentisti trentini e friulani, ●democratici con a capo Bissolati (x egli il conflitto era lo strumento necessario x far avanzare la democrazia in Europa e mettere fine al predominio dell’Austria e alla forza imperialistica della Germania), ●futuristi (esaltano la guerra come sola igiene del mondo) ed ●alcuni socialisti tra i quali era presente Mussolini (egli si era convertito dal pacifismo all’interventismo, sostenendolo con il nuovo quotidiano “Il popolo d’Italia”) ke sul piano parlamentare facevano capo al presidente del consiglio Salandra. Però, nonostante il ministro degli esteri Sonnino firmò un accordo segreto (Patto di Londra, aprile 1915) ke garantiva all’Intesa l’appoggio militare italiano contro la Triplice Alleanza a cui l’Italia era legata (l’Austria aveva ignorato il fatto ke l’alleanza era solo difensiva e manteneva il Friuli e il Trentino), la maggioranza parlamentare era neutralista e fortemente legata alla personalità di Giolitti e l’interventismo sembrava destinato all’insuccesso. Tuttavia le manifestazioni di piazza intimidatorie e violente degli interventisti aumentavano ed il Re, sotto la spinta della corte, del governo e della piazza, si skierò a favore dell’intervento fino a spingere Giolitti all’abbandono. In questo modo Salandra riuscì ad ottenere i pieni poteri e il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra a fianco dell’Intesa dikiarando guerra all’Austria dopo averle inviato un ultimatum il giorno prima. Quando l’Italia entrò nel conflitto la situazione non era favorevole x l’Intesa. Sul versante orientale la ritirata delle truppe zariste e la capitolazione della Serbia, ottenuta con l’appoggio della Bulgaria, avevano permesso il consolidamento di un fronte ininterrotto dal Baltico all’Egeo. Inoltre l’Intesa subì altre sconfitte come: ●il fallimento della spedizione inglese nello Stretto dei Dardanelli (x aprire una comunicazione diretta con i russi) a causa della resistenza turca, e ●le conseguenze al blocco navale imposto alla Germania dall’Inghilterra e Francia: la Germania scatenò una guerra sul mare, prima usando delle navi corsare camuffate da mercantili, ke affondavano tutte le navi ke incontravano, e poi usando i sommergibili, capaci di colpire con i siluri anke le + potenti navi da guerra. Nel frattempo l’esercito italiano, al comando del generale Cadorna, si diresse verso il Trentino e Gorizia e subito si portò al di là del confine austriaco, in modo lento e metodico. L’avanzamento xo, costato enormi perdite soprattutto nel corso delle quattro battaglie dell’Isonzo (giugno-dicembre 1915), si bloccò x il sopraggiungere dell’inverno, segnando anke x Italia l’inizio della guerra di posizione. In Francia all’inizio del 1916 l’esercito tedesco sferrò a Verdun un duro attacco ke costò migliaia di morti, nel quale venne usato ogni mezzo come il lanciafiamme e le bombe con gas asfissianti. In seguito gli inglesi, x alleggerire la pressione su Verdun e grazie all’introduzione della coscrizione obbligatoria, poterono contrattaccare sul fiume Somme, impiegando per la prima volta i carri armati; entrambi i conflitti xo si conclusero senza vincitori né vinti. Nel maggio 1916 gli Austriaci, a causa del tradimento dell’Italia, sferrarono una spedizione punitiva contro l’esercito italiano, il quale dovette arretrare ma riuscì poco dopo a riconquistare le posizioni perdute, grazie anke all’intervento dei Russi ke effettuarono un’offensiva a sorpresa su Vienna portandola sull’orlo della capitolazione (evitata all’ultimo dall’intervento della Germania). Nel frattempo il Italia, dopo il pericolo corso in Trentino, il governo di Salandra si dimise e dette vita ad una forte compagine ministeriale con la partecipazione di tutti i partiti interventisti detto “concentrazione nazionale” e presieduto dal vekkio compatriota Boselli. Quest’ultimo, x rispettare l’impegno assunto dall’Italia a Londra, dikiarò guerra alla Germania e in poki giorni conquistò Gorizia. La morte di Francesco Giuseppe in Austria e la successione di Carlo I (egli credeva ke la salvezza della monarkia si trovasse nella pace) fece sperare nella cessazione del conflitto, rikiesta dal papa e dai socialisti )Partito Socialista Italiano a maggioranza pacifista), ma respinta dall’Inghilterra. Mentre in Germania si delineava una minoranza di estrema sinistra, il movimento spartakista, guidato dai marxisti Liebknecht e Luxemburg, ke proclamava la necessità di approfittare del malcontento popolare per instaurare un regime comunista, iniziava il quarto inverno di guerra, caratterizzato dal logoramento del cosiddetto “fronte interno” (popolazione civile). La scarsità di viveri, di materie prime e l’aumento dei prezzi, scaturì proteste sociali e una diffusa propaganda pacifista sia tra la popolazione ke fra le truppe. In tutti i paesi in lotta si andavano diffondendo manifestazioni contro i disagi causati dalla guerra, come insubordinazioni, diserzioni e scioperi, acuite dalla constatazione degli enormi profitti realizzati da industriali e speculatori.

Tecnica Turistica


Il turismo è un’attività importante dal punto di vista economico, con il tempo si è ampliata la gamma dei clienti e si è modificata la struttura del mercato turistico.

Il candidato, dopo aver parlato della caratteristica del sistema turistico, illustri il mercato turistico e il marketing plan.


A partire dal “boom economico” degli anni ’50 – ’60, in Italia il turismo è diventato un fenomeno di massa.

Negli ultimi anni il turismo è diventato uno dei settori più importanti dell’economia mondiale, visti anche i numerosi fattori a suo vantaggio.

Questi fattori sono principalmente la maggiore disponibilità di tempo libero, le disponibilità economiche, il miglioramento della qualità della vita, l’allungamento della vita stessa, l’influenza della pubblicità e i prodotti/servizi offerti e richiesti nell’ambito della domanda e dell’offerta turistica.

La domanda turistica riguarda i beni/servizi richiesti in un determinato momento, luogo e prezzo; essa è condizionata dal reddito familiare, dal tempo libero di ogni singolo individuo, dall’attitudine al consumo e da fattori quali i prezzi dei servizi, la moda, la situazione politica di un paese, ecc.

La domanda turistica presenta tre caratteristiche rilevanti: manifesta più bisogni, è elastica (ossia varia al variare del prezzo) ed è stagionale (è concentrata in particolari periodi dell’anno).

In base alla provenienza e alla destinazione geografica della domanda, essa si suddivide in domanda interna ed estera; la domanda interna è una forma di turismo attivo, ossia proviene dalla produzione e vendita di beni e servizi prodotti nello stesso paese da dove è nata (ad esempio, basti pensare allo spostamento dei cittadini italiani dentro l’Italia stessa). La domanda estera invece riguarda gli stranieri che richiedono particolari servizi in Italia.

La domanda è composta soprattutto dal mercato potenziale, ossia i possibili acquirenti; essa si suddivide in vari segmenti: omogenei (es. un albergo di medio – basso livello non potrà soddisfare le esigenze sia della clientela a basso reddito che di quella commerciale), significativi (dal punto di vista dimensionale), misurabili in quantità e accessibili (raggiungibili da messaggi mirati).

L’offerta turistica invece è rigida e non è in grado di adeguarsi ai cambiamenti che si verificano nella domanda.

L’offerta può essere continua (strutture ricettive aperte tutto l’anno), stagionale (strutture ricettive aperte in determinati periodi dell’anno) e pluristagionale (strutture ricettive aperte in più occasioni, come ad esempio un albergo in montagna che può essere aperto in inverno e in estate, ma non in autunno e in primavera).

La crescita costante della domanda turistica aumenta la spietata competitività delle imprese e, per poter fronteggiare al meglio queste condizioni di mercato competitive, è nato il marketing; il marketing è l’insieme delle politiche per vendere un prodotto o per acquistare un servizio e si pone l’obiettivo di massimizzare le vendite e soddisfare i bisogni del consumatore.

Il vecchio concetto di marketing si basava sulla vendita e produzione del prodotto, il nuovo concetto è basato sulla realizzazione dei bisogni del consumatore.

Il marketing turistico si articola in marketing pubblico (macromarketing) e privato, svolti rispettivamente da enti turistici pubblici e privati.

Il prodotto turistico comprende le aree turistiche e i sistemi turistici locali; la legge quadro n. 135/ 2001 ha istituito i sistemi turistici locali come “contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate”; l’ENIT (Ente Nazionale Italiano per il Turismo) si occupa di promuovere all’estero l’immagine turistica dell’Italia.

Ciò che valorizza tutte le risorse turistiche di una zona è il marketing integrato, ossia un coordinamento tra marketing pubblico e privato.

Per poter comunicare la propria posizione e pubblicizzare il proprio prodotto o i propri servizi, l’impresa si serve del marketing mix, una combinazione di vari fattori quali: prodotto turistico, ambiente, prezzo, pubblicità e promozione e le risorse umane.

Il prodotto turistico può essere un’area turistica (insieme dei servizi forniti in un’area turistica), un albergo, un pacchetto viaggio (package) o una crociera; nel caso dell’albergo, è opportuno che l’albergatore offra servizi accurati, in quanto il cliente potrebbe fare delle obiezioni. L’ambiente è una variabile, riguarda il contesto storico, culturale e naturale dove viene inserito il prodotto. Il prezzo deve essere sia competitivo, sia redditizio; la pubblicità è una qualsiasi forma di promozione di un bene/servizio, vuole formare l’immagine del prodotto. La promozione è una serie di attività rivolte a proporre occasioni e stimoli al consumatore, per far crescere la domanda, come gli educational o incentive tour (viaggi offerti dai tour operator alle AdV per far vedere al meglio i servizi offerti) e le over commission (commissione più alta del salario standard alle AdV che raggiungono gli obiettivi di budget). Infine le risorse umane, ossia il personale utilizzato dalle imprese.

Per pubblicizzare il prodotto, si utilizzano le Pubbliche Relazioni e il Direct Marketing; le prime si rivolgono a particolari categorie di persone, creando un’immagine solida e positiva dell’azienda. Il direct marketing invece, è una strategia verso un pubblico individuato.

Ma la pubblicità non è l’unico mezzo per promuovere il prodotto: esistono i canali di distribuzione del prodotto, che possono essere breve, medio e lungo.

Il canale breve consiste in un contatto diretto tra produttore e consumatore, senza intermediari;

il canale medio prevede un intermediario (Tour Operator – AdV – Consumatore);

il canale lungo comprende più intermediari (Tour Operator – Incoming – Outgoing – Consumatore).

Il marketing ha le sue strategie, ovvero delle azioni che devono portare al successo il prodotto, puntando sul mercato, sul prezzo e sulla distribuzione.

Sotto questo punto di vista, il marketing si suddivide in marketing indifferenziato, differenziato e concentrato.

Il marketing indifferenziato si basa sul presupposto che tutti i consumatori abbiano gli stessi gusti, l’obiettivo è realizzare un profitto praticando prezzi bassi.

Con questa strategia si massimizzano le vendite ma la spietata concorrenza può portare all’erosione del profitto.

Il marketing differenziato si rivolge a più mercati, è adatto ai tour operator con più segmenti di mercato; grazie a tale strategia si riesce a compensare la perdita di un settore con il guadagno di un altro; in questo caso il rischio economico è minore poiché ci si rivolge a più segmenti di mercato. L’esempio lampante è il “Caso Ramada”, ossia una catena alberghiera che si rivolge sia ad una clientela commerciale che punta sul risparmio, sia ad una clientela d’èlite (Ramada Inns & Ramada Hotels).

Il marketing concentrato tratta più servizi differenziati ad un solo segmento (èlitario); l’obiettivo è allargare la quota di mercato e raggiungere un profitto.

Ogni prodotto ha un proprio ciclo di vita; il prodotto turistico ha un ciclo di vita differente dal prodotto industriale, in quanto il prodotto turistico ha una lunga fase di maturità.

Attraverso un’analisi del mercato si può effettuare un’ appropriato piano di marketing “marketing plan”. Il piano di marketing è quella dedicata all’analisi della domanda e della concorrenza. Come possiamo vedere nell’esercizio svolto, abbiamo localizzato 3 hotel di Rimini.






































Scheda per l'analisi della concorrenza





Servizi

Ns Albergo

Conc. 1

Conc.2

Denominazione

Hotel Rivazzurra

Hotel Marinara

Hotel Arno

Stelle

3

3

3

Posizione

Rimini

Rimini

Rimini

Distanza aeroporto

15 km

10 km

20 km

Distanza da F.S.

50 km

15 km

15 km

Camere

50

55

40

di cui doppie

25

30

10

di cui singole

8

15

20

di cui triple

17

15

50

di cui quadruple

20

10

10

Letti

109

105

70

Aria cond.

si

si

si

Telefono

si

si

si

TV color

si

si

si

Frigo bar

si

si

si

Garage

si

no

si

Parcheggio

si

si

si

Piscina

si

si

si

Sale meeting

no

si

si

Bar

si

si

si

Colleg. Internet

si

si

si

Baby sitting

si

no

no

Ascensore

si

si

si

deposito bagagli

si

si

si

Personale multilingua

si

si

si

Servizio lavandaria

si

si

no

Informazione turistiche

si

si

si

Reception - 24 ore su 24

si

si

si

Cassaforte

si

si

si

Prezzo a notte a persona €

72

70

68




















Numero di camere

Numero di posti letto

% occupazione media

Presenze albeghiere 2005

Quota reale

Quota potenziale

Prezzo



Hotel Rivazzurra (ns albergo)








50

109

68,00%

27.054

40,83%

36,38%

72















Hotel Marinara








55

105

63,00%

24.125

36,44%

36,97%

70















Hotel Arno








40

70

59,00%

15.074

22,75%

24,64%

68















Totale








145

284

190

66.253

100%

97,99%

210


103,660

( capacità ricettiva)

47,50%

(presenze annuali)












Analisi delle variabile dimensioni e di mercato della concorrenza































Formule per svolgere l’esercizio


Per calcolare le presenze alberghiere

Numero posti letto * 365

Hotel Rivazzurra (ns hotel) 109 * 365 = 39.785

Hotel Alba Marinara 105*365 = 38.325

Hotel Arno 70*365 = 25.550











Per calcolare la % occ. Media

Presenze effettive : numero presenze * 100

Hotel Rivazzurra 27.054 : 39.785 * 100 = 68%

Hotel Alba Marinara 24.154 : 38.325 * 100 = 63%

Hotel Arno 15.074: 25.550 * 100 = 59%











Per calcolare numero presenze alberghiere

Capacità ricettiva * grado di occupazione / 100

Hotel Rivazzurra (ns hotel) 39.785 * 68 : 100 = 27.054

Hotel Alba Marinara 38.325 * 63 : 100 = 24.145

Hotel Arno 25.550 * 59 : 100 = 15.074











Per calcolare la quota di mercato reale

Presenze ricettiva alberghiera : tot presenze annuale del mercato * 100

Hotel Rivazzurra (ns hotel) 27.054 : 66.253 * 100 = 40,83 %

Hotel Alba Marinara 24.145 : 66.253 * 100 = 36,44 %

Hotel Arno 15.074 : 66.253 * 100 = 22,75%











Per calcolare la quota potenziale di mercato

Capacità ricettiva alberghiera : capacità ricettiva del mercato * 100

Hotel Rivazzurra (ns hotel) 39.785 : 103.660 *100 = 38,38%

Hotel Alba Marinara 38.325 : 103.660 * 100 = 36,97%

Hotel Arno 25.550 : 103.660 * 100 = 24,84 %











Per calcolare la capacità ricettiva annuale del mercato

Totale dei posti letto *365

284*365 =103.660






Geografia




Il continente africano si estende prevalentemente in latitudine, è tagliato in due dall’Equatore e attraversato dal Tropico del Cancro a nord, e dal Tropico del Capricorno a sud.

L'Africa che ha una superficie di circa 30.000.000 km². È bagnata a nord dal Mar Mediterraneo, a ovest dall’Oceano Atlantico e a est dall’Oceano Indiano; quest’ultimo comunica con il Mar Rosso attraverso lo stretto di Bab al Mandab, affacciato sul Golfo di Aden,mentre il Canale di Suez si divide a sua volta con il Mar Rosso dal Mediterraneo. È separata dall’Europa da due sottili bracci di mare, lo stretto di Gibilterra e il Canale di Sicilia, il Canale di Suez, invece divide l’Asia a cui era precedentemente unita attraverso la Penisola del Sinai.

Essa presenta una struttura orografica diversa da quella degli altri continenti, dato che non prevalgono le catene montuose le quali si trovano, invece, nelle zone più settentrionali, dove si segnala il sistema dell'Atlante o in quelle meridionali dove emergono i Monti dei Draghi. La maggior parte dei rilievi è infatti formata da altopiani, che occupano in prevalenza il territorio e sono molto estesi soprattutto nella zona centro-meridionale, dove sono collegati fra foro da scarpate che i fiumi superano con rapide e cascate. Altra forma importante di rilievo africano sono i massicci, spesso di origine vulcanica, come il Kilimanjaro, che si trova nella zona centro-orientale e raggiunge quasi i 5.900 m, segnalandosi come la massima elevazione del continente, seguita dai vicini massicci dei Kenya e del Ruwenzori. Altra caratteristica significativa del rilievo africano è la Rift Valley, la grande fossa tettonica che si sviluppa sempre nella zona orientale, da nord verso sud. e che testimonia l'instabilità geologica di questa regione, dove sono presenti diversi vulcani e numerosi fenomeni di questo tipo.

Il fondo della Rift Valley è occupato spesso da laghi di forma allungata e con grandi profondità, il più esteso è comunque il lago Vittoria, che è ugualmente di origine tettonica, ma non è collegato alla presenza della Rift Valley.

In questo continente si trovano comunque anche altri laghi, spesso di origine artificiale, oppure effimeri, come avviene nelle zone aride. Anche molti corsi d'acqua presentano irregolarità delle precipitazioni ed hanno quindi un regime irregolare, non adattandosi alla navigazione, anche a causa delle molte e spesso imponenti cascate, tra le quali le Vittoria sullo Zambesi e Kabalena sul Nilo.

Il Nilo è considerato generalmente il fiume più lungo del mondo, con uno sviluppo di 6.570 km, ma la sua portata non è elevata in quanto il suo bacino comprende estese zone desertiche; si ricorda comunque il grande significato storico e antropico. Altri fiumi importanti sono il Niger e lo Zambesi, ma il principale è lo Zaire, che è il secondo per portata del mondo dopo il Rio delle Amazzoni, in quanto attraversa le zone molto piovose attorno all'equatore.

Le coste si sviluppano per soli 30.000 km, dato che mancano le insenature e le penisole. Sono poche anche le isole, tra le quali ricordiamo alcuni arcipelaghi importanti per il turismo e il Madagascar, che è quella più estesa.

Le condizioni climatiche e ambientali sono generalmente sfavorevoli e si succedono in maniera simile se dall'equatore ci si sposta sia verso sud che verso nord. La zona equatoriale, salvo che sugli altipiani orientali, dove le temperature sono più miti, è caratterizzato da un clima caldo-umido, con grande sviluppo della foresta, che fornisce legnami pregiati, ma che non è molto adatta per l’insediamento umano, come indicato dal basso valore della densità. A nord e a sud della zona forestale si sviluppa la savana, che è l'ambiente più favorevole per la diffusione dei grandi mammiferi, dato che la vegetazione è formata essenzialmente da distese di erbe, mentre gli alberi sono piuttosto radi. Successivamente si trovano le steppe e i deserti, a nord quello del Sahara e a sud quello dei Kalahari con circa 9.000.000 km², il più esteso del mondo. Si ricordano i climi e gli ambienti mediterranei delle coste meridionali e settentrionali, che sono i migliori per l'uomo e le sue attività.















Egitto (ufficialmente Repubblica Araba d'Egitto; dal 1958 al 1971, Repubblica Araba Unita), stato situato nell'Africa nord orientale, comprendente la penisola del Sinai, in Medio Oriente. È bagnato a nord dal mar Mediterraneo e a est dal Mar Rosso, e confina a nord-est con Israele, a sud con il Sudan e a ovest con la Libia. Ha una superficie di 997.738 km2; la capitale e città maggiore è Il Cairo. Sviluppatosi nella regione attraversata dal Nilo, l'Egitto è la culla di una delle più antiche e grandiose civiltà del mondo, la cui storia risale al 3200 ca. a.C.

Territorio

L'Egitto si estende in un territorio in gran parte desertico, fertile e coltivato soltanto in corrispondenza della valle del Nilo e delle numerose oasi. A ovest della valle del Nilo si estende il deserto libico, a est il deserto arabico. Il vasto tavolato del deserto libico, chiamato 'Grande mare di sabbia', è interrotto da numerose depressioni come la vasta area di Qattara (18.100 km2), che raggiunge una profondità di 133 m sotto il livello del mare (il punto più basso dell'Africa) e comprende le oasi di Siwa, Kharijah, Bahriyah, Farafirah e Dakhilah. Il deserto arabico si estende fino alla costa del Mar Rosso e al canale di Suez, raggiungendo un'elevazione media di circa 600 m. Nell'estremo sud, al confine con il Sudan, si trova il deserto di Nubia, vasta regione di dune e di pianure sabbiose. Infine la penisola del Sinai, compresa tra il golfo di Suez e di Aqaba, è in prevalenza montuosa e culmina nel Gebel Katrina (2637 m), la cima più elevata dell'Egitto; la regione comprende inoltre il monte Sinai dove, secondo l'Antico Testamento, Mosè avrebbe ricevuto le tavole della legge.


Clima

Il clima è caratterizzato da una stagione calda, da maggio a settembre, e da una stagione fresca, da novembre a marzo. Le temperature in entrambe le stagioni sono influenzate dai venti che soffiano da nord. Nella regione costiera le temperature medie variano da un massimo di 37 °C a un minimo di 14 °C. Nei deserti si verificano marcate escursioni termiche che variano da una media annua di 45,6 °C durante il giorno, a una media minima di 5,6 °C dopo il tramonto. Durante l'inverno le temperature nel deserto scendono spesso fino a 0 °C. Le zone più umide si trovano lungo la costa mediterranea, dove si hanno precipitazioni medie annuali di circa 200 mm. Scendendo verso sud, le precipitazioni diminuiscono rapidamente; nel Cairo cadono appena 28 mm di pioggia all'anno e in molte zone desertiche si possono verificare lunghissimi periodi di siccità.

Storia

Fino a noi sono giunti i testi scritti in geroglifici su rotoli di papiri. Furono i Greci a chiamare la scrittura egizia geroglifica. Essa infatti era presente sulle tombe e sui templi, questa scrittura era molto complicata e difficile da comprendere, infatti fu decifrata nel 1822 dallo studioso francese Jean – François Champollion. Nella lunga storia dell’Egitto posiamo riconoscere importanti momenti: il regno del faraone, la conquista ellenista,il potere di Roma, l’invasione araba, la dominazione turca,la colonizzazione francese e inglese, l’indipendenza del Paese. Ma quello più importante ed significativo dal punto di vista dell’interesse turistico è la civiltà faraonica. Esa può essere divisa in tre grandi periodi corrispondenti ad altrettanti :Antico, Medio e Nuovo Regno.

- Egitto Antico:

Abitato fin dall’epoca paleolitica da gruppi tra loro slegati e la cui origine va cercata nei gruppi di cacciatori che percorrevano il Nord Africa allora ricoperto da foreste e pascoli dove le prede erano abbondanti.

Fu politicamente ordinato in regni dal 4000 a.C. e fu unificato verso il 3100 a.C. da Menes, cui seguirono faraoni di 30 dinastie distribuite in diversi periodi:


Antico regno (2778 – 2220 circa a. C.):

fu in questo periodo che incominciarono a diffondersi le religioni politeiste; tra le principali divinità: il Cielo, personificato dalla dea Nut, il Sole, ovvero Ra che si riteneva percorresse il cielo su due barche, la diurna e la notturna, la Luna, le Stelle e la Terra, sposa di Nut.

Inoltre nell’Antico Regno era praticato il culto degli animali, tra i più noti: il bue Api e l’ariete Amon.

La capitale era Tinis.

Tra i più importanti faraoni Cheope e Chefren, costruttori delle piramidi di El Giza.

Non sembra che i sovrani dell’Antico Regno si siano dedicati ad una costante politica di conquista, infatti si sono limitati a campagne in Asia a scopo di difesa contro le incursioni dei popoli vicini.


Medio Regno (2000 – 1785 circa a. C.):

Ebbe per capitale Tebe e i sovrani regnanti vennero identificati come degli dei che bisognava amare e obbedire.

I faraoni migliorarono l’agricoltura con enormi lavori di ingegneria idraulica. Seguirono un secondo periodo di anarchia e la conquista dell’Egitto da parte di una popolazione asiatica: gli Hyksos, chiamati popoli del mare, che si impadronirono del delta del Nilo e vi si stabilirono per un secolo.


Nuovo regno (1580 – 1085 circa a. C.):

Il dominio egizio si estese a Cipro, alla Siria e alla Valle dell’Eufrate e per questo fu senza dubbio il periodo più glorioso della storia faraonica.

Ramses II, il successore di Ramses I che ebbe un regno brevissimo, respinse definitivamente gli Hyksos e arricchì l’Egitto di monumenti che rispondono al gusto del colossale.

La nuova religione era praticamente monoteista e più semplice dell’antica: il re era il pontefice supremo da adorare come un dio.

Nel 525 a.C. Cambise, re di Persia, invase l’Egitto annettendolo al suo regno.

Autoproclamatosi faraone fondò la XVII dinastia. Grazie a delle rivolte popolari il paese fu libero per un breve periodo durante il quale regnarono le ultime dinastie indipendenti.

Ma le rivalità per la successione, permisero un nuova invasione persiana nel 343 a.C.

I re persiani imposero al paese dure condizioni, trattandolo come terra di conquista.

Nell’autunno del 332 a.C., il macedone Alessandro Magno entrò in Egitto dove fu accolto come un liberatore.

Qui fondò una nuova capitale: Alessandria, dove venne incoronato re d’Egitto.

Alla sua morte seguirono Alessandro II, suo figlio, e Tolomeo.

L’amministrazione propose di sfruttare più ricchezze possibili per mantenere una flotta e un esercito potenti cui era affidata la difesa della supremazia macedone nel Mediterraneo.

La più celebre sovrana dell’Egitto fu Cleopatra VII nel 35 a.C. che però si suicidò ad Alessandria, che nel frattempo era stata assediata dai romani.

Dopo la sua morte l’Egitto venne inglobato nell’Impero romano di cui fece parte per sei secoli.

Divenuto il granaio di Roma l’Egitto conobbe un periodo di anarchia sociale e di miseria economica. Durante il successivo periodo bizantino (395 d.C.) la profonda corruzione dell’amministrazione pubblica, le pesantissime tasse imposte a tutte le classi promossero un tale odio contro la rapacità romana e i rigori bizantini che gli egiziani opposero solo scarsa resistenza ai conquistatori arabi, arrivati in Egitto nel 640.

Essi diffusero alla popolazione la loro lingua, l’arabo e la loro religione, l’islamismo.

I copti, una minoranza etnica che si differenziava per lingua e religione, però, non furono d’accordo quando gli arabi ebbero l’intenzione di modificare il calendario egiziano che era formato da tre stagioni corrispondenti all’inondazione, alla semina e al raccolto e cominciarono una propaganda nazionalista.

Nel 1250 occuparono l’Egitto i mamelucchi di origine turca, greca e albanese. Si divide la dominazione mamelucca in due dinastie: quella dei Bahriti e quella dei Burgiti, favorevoli alla soppressione del potere ereditario.

Fu un’età di straordinario splendore per le arti e per la cultura, oltre che per l’economia, grazie soprattutto al commercio di spezie con l’Occidente.

Nel 1517 l’Egitto venne occupato dall’esercito ottomano, sotto di esso i mamelucchi continuarono ad amministrare il paese.


Le città

La capitale è Il Cairo (6.452.000 abitanti nel 1992); altre città importanti sono la città portuale di Alessandria (2.917.327 abitanti); Giza (1.883.189 abitanti), centro industriale vicino al Cairo; Porto Said (401.172 abitanti), situato nel punto in cui il canale di Suez sbocca nel Mediterraneo, e Suez (327.717 abitanti), nella zona meridionale del canale.

Il turismo – le principali mete

Il turismo culturale le località principali sono : Il Cairo, Giza, Sakkara, Alessandria, Luxor, Karnak, Assuan, Abu Simbel.

Il turismo religioso e di pellegrinaggio prevalentemente legato alle memorie bibliche, è legato alla penisola del Sinai,con il monte di Sinai, dove Mosè ricevette da Dio le tavole della Legge, e il Monastero di Santa Caterina.

Il turismo balneare è concentrato lungo il Mar Rosso con: El Gouna, Makadi Bay, Safaga, Quseir, Maesa Alam, ma soprattutto Hurghada e Sharm El Sheikh, che risultano le mete più esclusive.

Il turismo da safari nelle oasi del Sahara occidentale.

Il Cairo:La cittadella di Saladino




Giza: la piramide di Chefren



Sharm El Sheikh





Psicologia


Per turismo si intende un sistema comprendente delle attività materiale ed immateriale, volte alla soddisfazione dell’uomo al dì fuori del suo habitat naturale.

Il sistema turistico si divide in:

Sottosistema naturale: comprende l’ecosistema e le risorse paesaggistiche e naturali:

Sottosistema socio – culturale: che interessa valori, atteggiamenti e comportamenti delle persone residenti nei riguardi dei turisti:

Sottosistema economico: che comprende le aziende che operano in modo diretto o indiretto a soddisfare le esigenze del turista;

Sottosistema infrastrutture: che comprendono tutte le infrastrutture (strade, ponti,autostrade, ecc..)

Un’altra cosa importante nel sistema turistico è quello di soddisfare i bisogni delle persone per qualche motivo (svago,sport, cultura, religione,ecc..). I turisti si possono suddividere in:

Turisti : sono coloro che possono almeno una notte fuori dalla loro residenza;

Escursionisti : sono coloro che passano solo la giornata e rientrano.

Invece non vengono definiti né turisti e né escursionisti quelli che si spostano da una località all’altra.

Il prodotto turistico è l’offerta complessa di servizi turistici offerti dagli enti e dalle organizzazione che operano in tale area.

Ad esempio la città Firenze, è un prodotto turistico unico, perché è composto da un insieme di servizi e di attrattive tra loro collegati (alberghi,servizi di trasporto,servizi di informazione, negozi per lo shopping,parcheggi, ecc..).

Il posizionamento è il modo in cui il consumatore relaziona un prodotto con un altro, presente nel mercato e poi sceglierne quello che soddisfa i bisogni del turista. Un prodotto turistico deve avere tre elementi di base:

Alloggio;

Trasporto;

Vitto

e si possono aggiungere poi anche altri tipi di servizi accessori come di tipo sociale, culturale,ricreativo, sanitario e informativo. Un prodotto turistico, deve essere in grado di rispondere alle esigenze dei turisti.

I prodotti turistici sono intangibile, cioè che non si possono toccare come ad esempio il viaggio.

Invece hanno come protagonisti delle persone e non degli oggetti sono i tour operator, e non possono essere trasferibili.

Un macro prodotto turistico si compone di molteplici elementi tra loro.

MACRO = ampie dimensione di altro livello.

Il Macro prodotto turistico è una zona geografica, che possiede delle caratteristiche tali che da potere essere considerata come un unico prodotto turistico. Esempio la Raviera Romagnola.

Gli elementi che compongono un macro prodotto turistici,sono:

Le discoteche, cinema, teatri,musei,

Le strutture ricettive di ristorazione,sportive;

Il clima;

Le bellezze naturali e paesaggistiche;

Il prezzo del pacchetto turistico;

I servizi sanitari;

I servizi di supporto alle risorse turistiche (mostre,concerti,festival, le visite guidate)

Il turismo viene considerato come un bisogno di lusso, è oggi diventato un fenomeno di massa che ogni anno coinvolge milioni di persone. Esso si sta avviando a diventare la principale industria del mondo. I turisti preferiscono fare le vacanze di minore durata., ma più frequenti, cioè preferisco fare vacanze brevi ma distribuite lungo il periodo dell’ anno che piuttosto fare lunghi e pochi.

In Italia ormai le vacanze sono più concentrati nel periodo estivo e natalizio, ma si sta affermando l’uso di dividere le ferie in più periodi infrannuali, sfruttando cosi l’occasione di risparmio che si presentano nei mesi di bassa stagione.

Il processo di scelta della vacanza passa attraverso 3 fasi:

le persone avvertano l’esigenza di abbandonare la routine quotidiana e cosi formula il desiderio di andare in vacanza. Tali aspirazioni posso riferirsi:

Per riposo;

Per lo sport;

Per la cultura;

Per lo shopping;

Per divertirsi;

Per conoscere nuova gente;

Per incontri.

si passa alla scelta della tipologia di vacanza:

mare;

montagna;

città d’arte, ecc..

anche per scelta di rapporto prezzo.

le persone raccolgono informazione più o meno approfondite sulle varie offerte.

Secondo il psicologo americano Maslow ha evidenziato in 5 gruppi di bisogni fondamentali dell’uomo e svilupparsi completamente.





Con il termine città d’arte si intende una città che è dotta di un patrimonio storico- artistico (musei,monumenti,storica,ecc..), di livello tale da poter costituire motivo di attrazione per il turismo.

Possiamo individuare le città d’arte italiane in:

Città d’arte maggiori: sono quelle città, che possiedono un’immagine artistica ben conosciuta e considerata nella mente dei turisti. Come Roma, Firenze, Napoli e Venezia.

Città d’arte minori : sono quelle città, che pur posseggono un patrimonio storico – artistico di tutto rispetto, ma ancora non sono inseriti nei circuiti turistici abituali.

In Italia, il turismo religioso è il paese leader, la basilica più visita è la basilica di San Pietro a Roma.

Il turismo è un importante mezzo di conoscenza e di crescita individuali.

Le tipologie dell’offerta turistica che riguardano i giovani sono molteplici e possono essere:

Le vacanze – studio;

Le vacanze lavoro;

I viaggi d’istruzione;

I pacchetti – viaggio rivolti alla conoscenza ed al rispetto dell’ambiente

Le vacanze – studio prevedono soggiorni all’estero, prevalentemente estivi, di 2-4 settimane.

Le vacanze – lavoro prevedono il soggiorno (spesso gratuito), all’estero, presso una famiglia, un ostello o altre strutture pubbliche o private.

I viaggi d’istruzione più impegnativi sono quelli organizzati per le classi terminali degli istituti superiori.

Due segmenti che continuano a riscuotere notevole successo sono quelli che riguardano i viaggi di nozze e i tour per la terza età.

I viaggi di nozze sono delle speciali offerte riservate ai novelli sposi.

Un nuovo segmento turistico è quello che appartengono alla terza età. In genere si attinge ai normali listini, e si prevedono sconti e tariffe speciali del tipo Speciale terza età, cioè per tutti coloro che hanno compiuto 60 anni,escludendo, però, i viaggi nei mesi caldi luglio e agosto.

L’offerta turistica deve essere in grado di:

Ottimizzare il rapporto qualità /prezzo dei servizi;

Offrire servizi quanto più possibili “personalizzati”, in gradoni soddisfare il cliente;

Rendere il soggiorno dei clienti “ricco” e senza problemi, anche attraverso la predisposizione di servizi e d’accorgimenti che consentano loro di risparmiare tempo.


Inglese


Tourism can be defined as traveling for a short time to a place. These reasons include:

The desire to relax, play sport, generally have a pleasant time;

Business necessity

Desire to see friends;

Cultural interest.

In the sixteenth century tourism was motivated by commercial and religious objectives. Commerce the time of the Greeks and Romans. Religious became important in the Middle Ages.

In eighteenth century born the tourism of health cure, became a significant factor in tourism in the Renaissance. English upper classes began Grand Tour, the important cultural centres Europe, particularly France and Italy. In the nineteenth century the Industrial Revolution, resulted in better forms of communication and transport. People could now travel further, more quickly leading to creation of new wealth.

In the twentieth century of enjoying leisure tourism

Positive

As tourist often want to visit and explore places they have never undeveloped part of a country. Tourism development projects frequently include roads, sewage, system marinas , airports and restoration of cultural monuments.

Negative

Roads and airports built near the tourist areas do not necessarily serve the rest of the country.

The positive aspects of the economy when a tourist visit a foreign , they improve, the economic situation of the host nation.

The negative aspects of the economy that the tourist when it is in trip it doesn’t spend money, because it is everything inclusive.

Outbound tour operator supply package holidays for people in their own country wishing to travel abroad. Italian outbound tour operator package for Italians

Domestic tour operator own country to people staying there domenist holiday’s are popular with people who just want a short break. Special operator can:

Special group;

Particular destination ;

Accommodation;

Means of transport;

Special interest holiday.












































Apt (Azienda di Promozione Turistica) in the office which promotes a town/area focusing on its characteristics and events.

Its main functions are the following:

It help visitors with practical information such as tours and hotel bookings;

It provides free maps and guidebooks in various languages.

It can refer tourist to local tour guides and advise on trips and excursions.


Italian State Tourism Board (Ente Nazionale per il Turismo Italiano).

Promoting Italy abroad with the support of media advertising, production of print, multimedia and audiovisual materials, distribution of informative materials.

Organising and taking part in fairs, exhibitions, and large – scale events in Italy and abroad.

It provides assistance and offers technical support to enable them to penetrate foreign markets.















The are three main types of tour operator: inbound tour operator, outbound tour operator, and domestic tour operator.

Outbound tour operator supply package holidays for people in their own country wishing to travel abroad. Italian outbound tour operator package for Italians

Domestic tour operator own country to people staying there domenist holiday’s are popular with people who just want a short break.

Inbound tour operator holidays and tourism services for people coming into their country. Example Italian tour operator specifically with incoming British tourist will produce brochures in English.



Travel agencies have various functions. They:

Act as the link between customers and tour operators.

Make booking and sell tickets for transport services such as airlines, railways, ferries and coaches.

Arrange accommodation in hotels both at home and abroad

Organize excursion to cities and tourist sights.

Francese


Le tourisme représente désormais l’un des secteurs essentiels de l’activité économique des États.

Les départs en vacances concernent en particulier les pays riches et fortement urbanisés, situés surtout dans l’hémisphère Nord ( États – Unis, Europe, Japon, Canada). Ces pays sont dits émetteurs parce qu’une bonne partie de leurs habitants ont la possibilité de se déplacer facilement pour leurs loisirs et leurs vacances.

En revanche, on appelle pays récepteurs ceux qui accueillent les touristes et disposent d’infrastructures (hôtel, moyens de transport). Dans ce sens ; la France est en même temps pays émetteur et pays récepteur.

Le tourisme s’est développé surtout après l’introduction des congés payés dans les pays industrialisés à partir des années 1930.

En France, la conquête des vacances a commencé en 1936, quand le Front Populaire de Lèon Blunt a introduit deux semaines de congés payés.

En ce qui concerne la durée annuelle des vacances, la France occupe le deuxième rang dans le monde derrière la RFA.

La France est de loin la première destination touristique au monde et le flux touristique ne fait qu’augmenter grace à la baisse du prix de l’avion, au développement du TGV partout en Europe.

Pour la France , le tourisme n’est pas uniquement une source de revenus, c’est aussi un formidable gisement d’emplois et d’entreprises. Dans l’ensemble, le secteur du tourisme rapporte davantage que des industries aussi puissantes que l’automobile, l’aéronautique ou l’agroalimentaire.

Depuis 1988 l’installation d’un Ministère du Tourisme au gouvernement a entrainé une forte augmentation des fonds consacrés par l’État aux activités touristiques.

Sur le plan local,l’organisation touristique est assurée par les régions, les départements et les communes. À la base de l’organisation pyramidale du tourisme français il y a, à l’échelon communal, les Office de Tourisme et les Syndicats d’Initiative qui assurent l’accueil et l’information des touristes, l’édition des brochures et des dépliants ainsi que l’organisation des manifestation culturelles. Les régions les plus touristiques sont en premier lieu la région Ile- de- France. La France est la région qui concentre le plus grand nombre de monuments. La forêt de Fontainebleau et Euro – Disneyland sont parmi les sites les plus visités. Des régions moins fréquentées par les vacanciers, comme le Nord – Pasde – Calais. Lourdes, deuxième ville touristique de France après Paris.

















Il existe différents types de tourisme qui correspondent à différents types de tourisme. Dans l’ensembles, les principaux types de produits sont:

v    Le tourisme de santé : qui concerne les traitements spécifiques

v    Le tourisme d’affaires : centré sur l’organisation de congrès

v    Le tourisme vert : avec des séjours dans les stations verts de vacances

v    Le tourisme sportif : qui concerne surtout les sports qu’il est difficile de pratiquer tous les jours : le ski, le golf.

v    Le tourisme religieux : qui s’organise autour des pèlerinages. Lourdes accueille chaque année plusieurs millions de pèlerinage provenant du monde entier.

v    Le tourisme balnéaire : qui est le plus répandu.

v    Le tourisme ludique : est ces personnes qui voulons(le persone che si vogliono divertir)

v    Le tourisme culturel : qui comprend : la visite de musées et de monuments historiques. La fréquentation de festivals et de carnavals fait partie à la fois du tourisme ludique et culturelle : Festival di cinéma ( Cannes), festival du théatre et carnaval de Nice.

Le tourisme comprend des emplois directs, c’est – à- dire des emplois dans une entreprise touristique proprement dite, ainsi que des emplois indirects, c’est – à – dire des emplois dans une entreprise touristique. Le secteur du tourisme est un générateur important et présent une grande variété de figures professionnelle : agents de voyage, employés des services d’accueil ou d’animation, guides et accompagnateurs, réceptionnistes, cuisiniers. Les emplois du secteur touristique ont dans la plupart des cas un caractère saisonnier .




ecnica Turisticava and tourist sights.

and abroad

hes.

ill produce brochures in Englishts.

materials, distribution of ubforma

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