Bartoli e la letteratura gesuitica
La compagnia dei Gesuiti si impegnò da subito
nella produzione di un'arte che prendesse il controllo della comunicazione di
massa, e compì il suo massimo sforzo creativo dopo il 1640, quando l'arretramento
della cultura laica gli permise di occuparne il posto.
La compagnia elaborò una letteratura in grado
di definire il comportamento umano, le tecniche di comunicazione, metodi di
conoscenza che esaltassero la Compagnia stessa.
La personalità di maggiore importanza è
Daniello Batoli, di Ferrara
Egli risiede quasi sempre a Roma, dove adempie
all'incarico di scrivere "L'istoria della Compagnia di Gesù", stampato fra il
'50 e il '73.
Oltre a quest'opera, con la quale dimostra una
grande abilità narrativa, scrive anche altre opere minori ad argomento etico o
culturale, tra le quali vi sono "L'uomo di lettere difeso ed emendato" ,
"L'uomo al punto cioè l'uomo in punto di morte" , "La geografia trasportata al
morale" e "De' simboli trasportati al morale".
Il Batoli riesce a sintetizzare nei suoi
scritti la precisione della letteratura scientifica con l'artificio proprio del
barocco.
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