BAROCCO
Il termine barocco veniva già usato nel XVIII
sec. per designare in modo negativo forme bizzarre, distorte e non rispettose
dell'armonia e delle proporzioni proprie della produzione artistica del secolo
precedente. Il Manierismo e il Barocco hanno in comune lo stravolgimento degli
schemi equilibrati del classicismo con la differenza che nel Manierismo
rimangono gli ideali estetici del
Rinascimento, si cerca di far restare uguale la forma mentre cambiano i contenuti;
mentre nel Barocco vengono ripudiati tutti i canoni classici (gli artisti
prediligono rifarsi all'età argentea), in una ricerca ossessiva del nuovo.
Inoltre nel Barocco le arti si complicano, avviene cioè una commistione tra i
vari campi artistici come: pittura letteratura e architettura. Sul piano
letterario, in particolare nella poesia, i poeti sono terrorizzati
dall'inquisizione, quindi viene meno una poesia impegnata, che viene sostituita
dalla poetica della meraviglia, si
cerca cioè di sollecitare nel pubblico il piacere e la meraviglia, mediante un
uso edonistico dei mezzi artistici. La controriforma si servì di questa poetica
soprattutto nel campo dello spettacolo e delle arti figurative, con lo scopo di
piegarle, stupendole e illudendole, all'accettazione dei valori religiosi. I temi
principali dell'arte barocca sono: la natura, che l'arte non si limita ad
imitare ma la ricrea in modo fantastico (giardino di Armida), l'erotismo, e il
senso della morte. Sotto questa luce il brutto e il deforme non vengono più
visti in chiave comica, ma come componenti di un nuovo tipo di bellezza
(Pallidetto mio sole del Marino). Altri temi rilevanti nella letteratura
barocca sono l'attenzione per la quotidianità e la sua banalità, una parte
significativa viene affidata oltre che agli eroi a figure marginali, come
vagabondi e straccioni. Sul piano stilistico il Barocco rinuncia alle continue
giustificazioni retoriche proprie del Manierismo, per creare una nuova estetica
e una nuova retorica, svuotate dai normali caratteri filosofici. La poetica
della meraviglia si serve principalmente del concettismo, che attraverso l'uso di "concetti" impreziosisce
ossessivamente il linguaggio, fino al raggiungimento di scritture estremamente
ricercate. Uno degli strumenti del concettismo è l'amplificatio, che, come una
sorta di paragone allungato, tende ad esaurire ogni argomento tramite l'uso del
maggior numero di metafore non analogiche ma descrittive possibili. Metro di
misura dell'artista barocco è il suo ingegno ovvero quella capacità che gli
consente di trasferire concetti da un ambito all'altro, e di mutare i loro
rapporti. Il maggior teorico di questo periodo fu Emanuele Tesauro che nella
sua opera maggiore "Il cannocchiale aristotelico" dimostra l'argutezza della
natura nel suo passare da argomento ad argomento.
Marino è l'esponente
principale della poetica fondata sulla meraviglia, infatti scrisse "è del poeta
il fin la meraviglia", e svuota i suoi temi di ogni significato etico e
sentimentale giocando con le parole e le metafore fino all'eccesso.