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Titolo: Diario
Carattere dell'opera: è un diario personale, tuttavia lo sfondo storico-politico dovuto al momento e alla situazione di perseguitati dell'autrice e della famiglia ne fanno un documento storico.
Argomento e linee narrative: le linee narrative sono due, una strettamente personale riguardante le piccole avventure sue, dei suoi genitori e degli altri ebrei perseguitati, l'altra che illustra gli avvenimenti storico-politici di quel periodo. Questi avvenimenti sono acutamente criticati da Anna; le sue considerazioni sono degne di un adulto già formato e temprato dall'esperienza; alcune affermazioni rasentano la filosofia, anzi sono filosofia. Nel diario del 22 maggio 1944, ad esempio, parlando del dovere dell'Inghilterra di liberare l'Olanda occupata, Anna scrive che "nessun paese può sacrificare i suoi uomini per niente e tantomeno per l'interesse di un altro paese" e che la situazione raggiunta era il frutto della politica sbagliata che le nazioni avevano adottato nei confronti della Germania di Hitler. Sul piano personale, nel diario troviamo il resoconto dei mutamenti di Anna, prima ragazza spensierata, poi maturata dal dolore, ma ancorata a speranze e ad illusioni giovanili, e il racconto di due anni di vita in un ambiente allucinante, che rodeva i nervi giorno per giorno, tra il terrore e le speranza, fino a che i Tedeschi non irruppero nel rifugio.
Protagonisti: Anna è la protagonista. Il ritratto che dà di sé è autentico e vario, con note ora drammatiche ora argute. Anna è nata a Francoforte, in Germania, il 12 giugno 1929, in una famiglia di ebrei benestanti che nel 1933 dovette emigrare in Olanda a causa delle leggi razziste di Hitler. Dopo nove anni passati ad Amsterdam e due nel rifugio segreto, il 4 luglio 1944 i Frank furono arrestati e circa otto mesi dopo, nel marzo 1945, Anna morì di tifo nel lager di Bergen Belsen.
Personaggi minori: la sorella Margot, più vecchia di Anna di tre anni, che visse con lei e morì tre giorni prima della sorella; il padre che Anna amava molto perché era il più rassomigliante a lei stessa (riuscì a salvarsi); la madre che fu la prima della famiglia a morire; i Van Daan che condivisero con i Frank la vita del rifugio (tra questi il figlio Peter si legò ad Anna di un tenero amore); il dentista Dussel, il signor koophuis e le due persone che aiutarono i Frank nella loro clausura.
Ambiente: tutto si svolge nel chiuso del nascondiglio. L'alloggio segreto è descritto da Anna a volte con odio, a volte con speranza, a volte con amore.
Tempo: la vicenda è ambientata nel periodo in cui i nazisti, dopo aver invaso l'Olanda, cominciarono a perseguitare gli ebrei olandesi. Il diario inizia con la fuga dei Frank dalla casa di Amsterdam nel giugno del 1942, per finire il 4 agosto 1944, all'arrivo della polizia nell'alloggio segreto.
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