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Aforismi sulla letteratura
[] letteratura come libertà, creatività, comunicazione e proiezione dell'inconscio, evasione e autoanalisi. (A. Berardinelli)
La vita vera, la vita infine rischiarata e scoperta, l'unica vita quindi pienamente vissuta, è la letteratura. (M. Proust)
La differenza fra giornalismo e letteratura è che il giornalismo non è leggibile e la letteratura non è letta. (O. Wilde)
La letteratura è utile, è la via per raggiungere la saggezza. (H. Bloom)
Io prendo carta straccia e la faccio diventare denaro. (A. Campanile)
L'esperienza
ora mi fa dire che non si può comprendere completamente la tecnica di un testo,
un quadro, un romanzo, senza mettere in relazione la struttura dell'opera con
l'esperienza biografica.
Io parlo di un'esperienza biografica non di superficie, ma di quell'esperienza
che in linguaggio freudiano è il soggetto. Si tratta di scoprire gli strati più
complessi della personalità di un artista che il critico deve interpretare.
All'opera da comprendere va aggiunta quindi la parte nascosta della
personalità, che dà la vera misura della complessità del soggetto.
(J. Kristeva)
Scrivere
è trascrivere. Anche quando inventa, uno scrittore trascrive storie e cose di
cui la vita lo ha reso partecipe: senza certi volti, certi eventi grandi o
minimi, certi personaggi, certe luci, certe ombre, certi paesaggi, certi
momenti di felicità e disperazione, tante pagine non sarebbero nate.
(C. Magris)
L'uomo
abita la terra come un essere utile, ma anche poetico.
(Hölderlin)
Shakespeare
è un profeta mandato da Dio a proclamare il mistero dell'uomo e dell'anima
umana.
(F.M. Dostoevskij, nei
taccuini dei Demoni)
Almeno
due cose in cui ho creduto lungo il mio cammino e continuo a credere, vorrei
segnare qui. Una è la passione per una cultura globale, il rifiuto della
incomunicabilità specialistica per tener viva un'immagine di cultura come un
tutto unitario, di cui fa parte ogni aspetto del conoscere e del fare, e in cui
i vari discorsi d'ogni specifica ricerca e produzione fanno parte di quel discorso
generale che è la storia degli uomini, quale dobbiamo riuscire a padroneggiare
e sviluppare in senso finalmente umano. (E la letteratura dovrebbe appunto
stare in mezzo ai linguaggi diversi e tener viva la comunicazione tra essi).
(I. Calvino in La generazione
degli anni difficili)
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