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Studi e considerazioni sul corpo nero
Nel 1860 il fisico Gustav Robert Kirchhoff fig.(22-b) introdusse la nozione di "corpo nero" come un corpo in grado di assorbire completamente onde elettromagnetiche di qualunque lunghezza d'onda. Poiché ogni corpo può emettere le stesse lunghezze d'onda che è in grado di assorbire, il corpo nero è anche capace di emettere radiazioni di qualunque lunghezza d'onda. Il corpo nero è un modello ideale che non esiste in natura (anche se ci si può avvicinare parecchio) per il quale le leggi dell'irraggiamento diventano particolarmente semplici e più semplice diventa lo studio dell'emissione e dell'assorbimento della radiazione da parte della materia. Lo stesso Kirchhoff dimostrò che si può ottenere un dispositivo che si comporta come un corpo nero ideale mantenendo a temperatura uniforme le pareti di un contenitore cavo nel quale è praticato un forellino. Le pareti calde emettono, diffondono e assorbono continuamente onde elettromagnetiche; dopo molti processi di questo genere, soltanto una frazione piccolissima di tale radiazione incide sul foro ed esce dalla cavità. Allo stesso modo, tutte le onde provenienti dall'esterno, che giungono in corrispondenza del foro, entrano nella cavità e, dopo diversi processi di diffusione sulle pareti, sono completamente assorbite. L'introduzione di questo dispositivo permise di condurre misure sempre più accurate sulle proprietà della radiazione di corpo nero. Fu così possibile giungere a diversi risultati sperimentali. Uno di essi è la legge di Stefan-Boltzmann, fig(2-b/4-b) che mette in relazione l'intensità di irraggiamento I del corpo nero con la sua temperatura:
Dove T è la temperatura assolta, S la superficie del corpo nero e la costante universale di Stefan-Boltzmann .
Per ogni valore fissato della temperatura, si determinano i contributi all'intensità di irraggiamento da parte delle onde elettromagnetiche di diverse lunghezze d'onda. La fig.(24-b) mostra le curve che, per diverse temperature delle pareti, forniscono la distribuzione spettrale dell'intensità di irraggiamento R(l,T):
dove DI(l l Dl,T) è l'intensità di irraggiamento, alla temperatura T, dovuta alle onde elettromagnetiche di lunghezza d'onda compresa tra l e l Dl
E' evidente che l'intensità d' irraggiamento del corpo nero aumenta con l'aumentare della sua temperatura. Inoltre la lunghezza d'onda a cui corrisponde il massimo di R(l,T) diviene sempre più piccola all'aumentare di T. Il fisico Wilhelm Wien fig.(1-b) stabilì che, alla temperatura T, la lunghezza d'onda in corrispondenza della quale si ha il massimo di R(l,T) è inversamente proporzionale a T secondo l'equazione nota come la legge dello spostamento di Wien:
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