L'effetto doppler
L'avvento della locomotiva rese molto più notevole di prima un
particolare fenomeno. La combinazione della velocità e di un fischio
d'avvertimento, produsse l'effetto desiderato. La gente notò che il fischio
aveva un tono elevato man mano che la locomotiva si avvicinava, e che il tono
scendeva improvvisamente quando la locomotiva passava ed iniziava ad
allontanarsi. Un fisico austriaco, Christian Johann Doppler (1803-1853), spiegò
correttamente il fenomeno, sottolineando che le onde sonore partecipano al moto
della fonte, e perciò raggiungono l'orecchio a intervalli più brevi quando la
fonte sta avvicinandosi - da cui il tono più elevato.
Quando la fonte si allontana, le onde raggiungono l'orecchio a intervalli più
lunghi - da cui il tono più basso. Questo avvenne nel 1842, e un paio d'anni
più tardi Doppler procedette a verificare la questione dal punto di vista
sperimentale. Per due giorni, una locomotiva tirò avanti e in dietro un
pianale, a diverse velocità. Sul pianale c'erano dei suonatori di tromba che
suonavano questa o quella nota, mentre a terra dei musicisti con un senso
assoluto del tono, riferivano quel che udivano. In questo modo Doppler verificò
la sua spiegazione. L'effetto Doppler, nel giro di qualche anno si rivelò di
enorme importanza in relazione all'astronomia.