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Il tiraggio aspirato e il tiraggio soffiato
Le considerazioni fatte in
precedenza riguardavano un tiraggio per aspirazione naturale, cioè quando si
crea una depressione nel focolare ed il fumo viene quindi aspirato verso
l'alto. Nel caso invece di tiraggio soffiato o pressurizzato l'aria viene inviata
forzatamente nella camera di combustione, creando all'ingresso del focolare una
pressione superiore a quella atmosferica. Quindi si può dire che il tiraggio
sarà sempre dato dalla differenza tra la pressione atmosferica all'uscita fumi
e la pressione all'ingresso del focolare, con la sola differenza che i due
diversi tipi di funzionamento sono fisicamente uno l'opposto dell'altro.
Comunque si può affermare che i cosiddetti
"pro e contro" coesistono in entrambe le soluzioni. Nella caldaia del
tipo ad aria soffiata si può ottenere un miglior rendimento di combustione,
quindi una maggior pulizia ed un minor emissione di sostanze inquinanti, oltre
al fatto che la variazione delle condizioni climatiche esterne sono ininfluenti
sul tiraggio e di conseguenza sulla combustione. Per contro le caldaie ad aria
aspirata hanno un minor dispendio di energia elettrica, una minor turbolenza
oltre ad una minor velocità nei passaggi del fumo, circostanze queste che si
traducono in pratica in una maggior durata della caldaia oltre ad una
rumorosità decisamente inferiore.
E' bene che i camini quando sono ubicati all'interno del fabbricato od anche in
aderenza ad una parete esterna dello stesso, vengono dimensionati in modo tale
che al loro interno non si verifichino in nessun punto alcuna sovrapressione.
Di conseguenza le caldaie pressurizzate dovranno avere una pressione tale da
vincere solamente la resistenza opposta dal focolare e dai passaggi dei fumi
nella caldaia. Alla base del camino non vi deve essere alcuna sovrapressione e
i relativi gas di scarico dovranno essere evacuati all'esterno esclusivamente a
tiraggio naturale: così facendo si evita che, in caso di perdite del condotto
dei fumi, parte di questi fuoriescano negli ambienti con conseguenze anche
molto gravi. Solo quando il camino fosse completamente isolato dal fabbricato è
possibile adottare una caldaia con una pressurizzazione tale da vincere, oltre
alla resistenza del focolare e dei passaggi interni dei fumi, anche le
resistenze dell'interno camino, e in particolar modo quando questo presentasse
un tracciato inadeguato o fosse mal dimensionato.
Dimensionamento
Per determinare la
sezione dei camini a tiraggio naturale con potenzialità
(= 1163kW) occorre utilizzare la
seguente espressione:
dove:
S è la sezione del camino in
N è la potenzialità del focolare in kW
è l'altezza virtuale del camino (altezza reale del camino meno le perdite di carico )
Le perdite di carico sono così stimate:
- 0,5 m per ogni cambio di direzione;
- 0,5 m per ogni cambio di sezione;
- 1 m per ogni metro di sviluppo sub-orizzontale;
- 3 m per caldaia.
K è un coefficiente numerico uguale a:
per combustibili solidi;
per combustibili liquidi;
per combustibili gassosi.
ESEMPIO
Dimensionare un camino a servizio di una caldaia, alimentata con combustibile liquido,con potenzialità di 210000 Kcal/h. L'altezza del camino è di 19 m. Il raccordo tra la caldaia e il camino stesso è realizzato mediante un condotto sub-orizzontale lungo 4,5 m, il quale presenta 3 cambi di direzione.
DATI
N = 210000 Kcal/h = 244 kW;
H = 19 m;
n° 3 di cambi di direzione;
n° 1 di caldaia;
sviluppo sub-orizzontale = 4,5 m;
combustibile liquido K = 21.
SVOLGIMENTO
La sezione effettiva può essere compresa tra
Comunque mai inferire a
Dalla formula mi ricavo il diametro che sarà:
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